La storia che voglio raccontarvi oggi, desidera mettere in evidenza uno strano valore, quello del "senso civico", manifestato da molti miei conterranei in maniera "leggero"...
Non solo... quanto sto per riportare fa comprendere in maniera efficace, perché da noi ,non cambi mai nulla...
Proverò quindi ad analizzare quel tema della leggerezza dell'essere, dinnanzi alla messa in pratica di quei principi di senso civico e di come questi si alterano se agiscono in maniera individuale e quindi personale oppure se il concetto viene visto da un punto di vista sociale o istituzionale...
Ed allora... stamani mi trovavo presso un ufficio pubblico, dopo aver preso il numero di prenotazione - vi erano all'incirca una ventina di persone - sono rimasto in attesa del proprio turno.
Ascoltavo discutere dietro di me su alcuni temi interessanti, che andavano dal senso civico al rispetto delle regole, dalla legalità a quegli odiosi atteggiamenti verbali aggressivi...
Potremmo paragonare quelle discussioni, come le solite frasi fratte, di quelle che sentiamo ogni giorno, niente di più, niente di meno...
Ciascuno di loro, in maniera garbata, elencava le proprie virtù e metteva in evidenza i difetti degli altri, in particolare dei propri concittadini, criticando i modi irrispettosi solitamente praticati, quella generale mancanza di educazione e quel voler in ogni circostanza soverchiare gli altri...
Ed ancora continuando con quell'elenco, ecco discutere su quel odioso clientelismo, quei favoritismi applicati agli amici, alla politica, a quella diversità di vivere all'interno delle regole...
In particolare era quello dietro di me che più di tutti incuriosiva... sì perché a differenza degli altri, dimostrava a parole d'essere fortemente ostinato nel voler lottare contro questo sistema arrogante e prepotente...
Sembrava quasi un insegnante e primeggiava con quella voce baritonale su tutti gli altri presenti...
Era soprattutto molto convincente, già... con quei suoi esempi positivi, io stesso mi sono meravigliato di sentire un soggetto che, come il sottoscritto, provava a trasmettere quei valori morali, così tanto importanti...
Ho pensato tra me... forse non tutto è perso, forse con queste premesse qualcosa si potrà anche salvare, sì... se diventiamo in tanti questa terra potrà mutare...
Ho ricordato quella frase del giudice Falcone che diceva: " Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così"!!!
Ma qui, dinnanzi a quella stanza, qualcosa stava accadendo... e mentre viaggiavo entusiasta con il pensiero a quanto stava accadendo... è uscito da quella stanza uno dei due impiegati.
Ho notato che salutava affettuosamente quel nostro "oratore" e quindi, spostandolo in disparte ho sentito che gli chiedeva di cosa avesse bisogno...
L'impiegato lo ha accompagnato in una stanza adiacente vuota e quel cosiddetto "
moralista" ha iniziato a uscire da una carpetta alcuni documenti per farli visionare...
Sono passati alcuni minuti e quel dipendente è rientrato nella propria stanza, per riuscire alcuni minuti dopo con alcun stampati...
Guardavo la scena... la visione dei documenti, un abbraccio caloroso e dopo i saluti, la promessa di rivedersi presto...
Incredibile... avevamo ascoltato tutte quelle bellissime asserzioni, per poi vedere che i fatti dimostrassero il contrario...
A quel punto ho riguardato il mio numero di prenotazione... era il 9, già nel frattempo era giunto il mio turno, ed allora mi sono alzato e incuriosito ho chiesto chi avesse il numero successivo al mio e cioè il 10...
Nessuno mi ha risposto, ciascuno elencava il proprio numero, ma nessuno aveva il 10, allora ho chiesto se qualcuno sapesse che numero avesse quel signore che si era appena allontanato...
Una signora mi ha confermato che fosse giunto prima e quindi avendo ella l'11, quel signore avrebbe sicuramente dovuto avere il 10!!!
Mi sono detto: "guarda un po'... bastava attendere una posizione e veniva il suo turno"!!!
Ma egli, con quel suo gesto, provando a sopravanzare gli altri ha lordato le regole morali di senso civico, già... è come se fosse tornato indietro di mille caselle...
Sì...ricordate quel "
gioco dell'oca" ora è posizionato nella casella iniziale, ma non solo... con quel gesto compiuto egli ha perso due volte: la prima volta... la dignità, mentre la seconda volta, ha dimostrato di essere come a tutti gli altri!!!
Ed allora mi è tornato nuovamente in mente quella frase del giudice Falcone... si perché mi ero dimenticato di dirvi che la frase riportata sopra proseguiva e diceva: "Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare... ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare"!!! Infatti...
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