Ecco giungere nella nostra città l'ennesima inchiesta giudiziaria...
Questa volta riguarda il famoso certificato chiamato "Durc" (Documento unico di regolarità contributiva) che permette, se in regola, di poter partecipare alle gare d’appalto... altrimenti si resta fuori!!!
Che dire... sembra incredibile che ancora oggi, nel periodo della massima tecnologia, ci sia un semplice "addetto" che, senza alcuna capacità informatica o abilità di hacker, sia riuscito dinnanzi ad un monitor a fare 2-2=0 togliendo così di punto in bianco, tutte quelle irregolarità presenti nel certificato e facendolo diventare magicamente limpido e cristallino...
Ovviamente quanto compiuto rappresenta un grave reato, ma ritengo che la cosa peggiore sia stata quella di aver permesso a molte di quelle imprese, di partecipare a molti appalti pubblici a scapito di chi viceversa era in regola, e chissà... che proprio quei disonesti imprenditori, non si siano tra l'altro aggiudicati negli anni alcuni appalti, alla faccia di quei protocolli di legalità e controlli dell'Anac...
Già... mi viene da ridere quando sento queste notizie, così banali, così, ovvie, così semplici da compiere... basta difatti un soggetto qualunque, incapace sotto tutti i punti di vista, eppure... capace a fottere per anni i controlli di uno Stato certamente disattento!!!
Ma lo sanno anche i "
cani" (
certamente più intelligenti dell'uomo... ) che quella del Durc era uno delle procedure da attenzionare con la massima diligenza e certamente in maniera costante e quotidiana; non si poteva lasciare al caso o a semplici dirigenti e/o funzionari quella procedura, dove è bastata una tastiera, per modificare quei parametri della "Bni" e ripulire le posizioni di ben 232 imprese tra il 2013 e il 2018... società che probabilmente si saranno aggiudicati negli anni anche degli appalti pubblici milionari!!!
Ma chi doveva controllare cosa faceva dormiva??? Dove cazz... era??? Può essere mai che all'interno di questi nostri uffici pubblici, vi siano semplicemente dipendenti che non vedono mai nulla???
Quanto sopra mi ha fatto venire i mente un episodio del mio ex datore di lavoro, l'Ing. Emanuele Rimini, in quel periodo delegato Ance e Presidente della Cassa Edile: vedi Nicola, non sarebbe male aver uno come te all'interno di questo ufficio (ricordo che si trovasse all'interno di una traversa di Viale Mario Rapisarda... non so dirvi oggi se sia ancora lì...), certamente daresti un valido contributo, ma conoscendoti credo che dureresti poco; sì... perché ho come l'impressione che prima o poi qualcuno farà qualcosa di sbagliato... e se tu quel giorno dovessi essere lì, sono certo, saresti il primo a denunciarlo!!!
Caro "Manoli", come mi conoscevi bene...
Leggendo l'articolo difatti non mi sorprende neppure leggere quei nomi, alcuni tra l'altro li conosco ahimè molto bene... e cosa dire, mi sembra di rivivere nuovamente quei cosiddetti "corsi e ricorsi storici"...
Proprio ieri sera d'altronde, intervenendo in un dibattito alla presenza del Procuratore Nazionale di Catania, dott. Carmelo Zuccaro e del Componente del Csm, dott. Sebastiano Ardita, avevo dichiarato che secondo il sottoscritto, ben il 90% delle nostre imprese fosse di fatto legate ad un sistema collusivo, clientelare e massone...
Ed inoltre aggiungevo che se qualcuno desiderava conoscerne i nomi... ci si poteva tranquillamente accomodare, ed evidenziare per ciascuna di quelle società, gli amministratore, i prestanome, i reali referenti e anche eventuali collegamenti che queste imprese hanno di fatto con altre imprese, legate anch'esse con quel "sistema", attraverso ATI (associazioni temporanee di imprese), Consorzi Stabili e quant'altro...
Sì... perché la cosa più bella della nostra città etnea è quella che ciascuno di noi, riesca sempre (in un qualche modo...) a sapere tutto di tutti, anche di coloro di cui neppure si conosce l'esistenza, perché il più delle volte si nascondono, per non apparire!!!
Ed è per questo che amo... Catania!!!
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