Il Procuratore Capo di Catanzaro è uscito in questi mesi allo scoperto, non solo attraverso i media, ma con le numerose inchieste che hanno visto coinvolti uomini e donne della "Calabria bene", in particolare da quando egli è stato incaricato di dirigere quella Procura c'è stato un totale cambiamento: “Ho trovato un arretrato di fascicoli fermi da 16 anni, in un anno ho ridotto gli arretrati di 14 anni, sono venuti a lavorare anche di sabato e domenica” e forse questo nuovo modo di operare ha iniziato a disturbare molti...
E' difatti in questo cambio di passo che si nascondono i reali motivi per cui il procuratore Gratteri si trova al centro del mirino: "Ci sono delle persone che abbiamo indagato che sono molto, ma molto preoccupate della mia presenza a Catanzaro, di questa nuova gestione"!!!
Ed allora escludendo la possibilità di assassinarlo (sicuramente per l'alta protezione di cui gode, è stato difatti aumentato il livello di scorta fino al primo livello, grazie l’arrivo di auto blindate ma soprattutto per l'alta "sensibilità e il senso dello Stato del capo della polizia), ma anche per evitare di creare da parte della criminalità organizzata quello scontro con lo Stato, che quando è stato chiamato in circostanza analoghe, ha dimostrato sempre la propria forza, anche per evitare che l'opinione pubblica possa (
come accaduto...) scendere poi per le strade e mostrare la propria indignazione...
Ed allora qualcuno ha pensato di cambiare strada, provando quindi a delegittimarlo, indebolirlo attraverso i media, creando una serie di documenti compromettenti, dossier riservati, incartamenti che possano determinare un suo diretto allontanamento da quegli uffici...
E' il motivo che ha portato il Procuratore Capo a rivolgersi alla Commissione parlamentare antimafia, per riportare non solo le numerose minacce subite, ma soprattutto le calunnie volte per l'appunto compiute per delegittimare quel suo operato.
Un vero e proprio attacco senza sosta... da “strutture e quotidiani on line che scrivono cose inesistenti”.
Certo quanto sopra non ha scoraggiato il procuratore che difatti ha dichiarato:
“Ho le spalle larghe e sono allenato da più di 30 anni a tenere botta; il mio obiettivo è fare bene il mio lavoro e ho l'onore di dirigere una procura con magistrati superiori alla media e grandi investigatori”.
Qualcuno vuole zittirlo, in particolare dopo l'inchiesta "Rinascita-Scott", che ha portato ad oltre 300 arresti, svelando una serie di intrecci tra rapporti istituzionali/massonici e l'organizzazione criminale...
La verità forse è che non si vuole procedere contro quel sistema collusivo e tutte le parti in causa, stanno cercando di ridimensionare quel Procuratore tanto fastidioso, per sostituirlo forse con uno sicuramente più cedevole a quelle loro particolari richieste...
D'altronde perché meravigliarsi... di questi "duttili" procuratori nazionali la storia della nostra Repubblica ne è piena... e non è certo mia intenzione mettermi qui ora a farne l'elenco!!!
Lo Stato quindi, in particolare mi rivolgo a quelle cariche istituzionali - che rappresentano di fatto la giustizia in questo nostro Paese - dimostrino di saper fare il proprio dovere, in particolare, difendendo e proteggendo tutti i loro uomini migliori, tra cui proprio il Procuratore Capo, Nicola Gratteri!!!
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