Sento ultimamente parlare di controlli di cave, di estrazioni abusive, di tonnellate di materiale lavico trafugato, d'indagini da parte della magistratura, di sequestri e confische, di ambiente deturpato, di un mercato illegale parallelo che soffoca in maniera concreta quel po' di libera concorrenza, etc...
Ma in tutto questo mi chiedo, chi sono i reali fruitori di quei servizi...
Perché se da un lato c'è chi estrae quel materiale, dall'altro ci deve essere certamente qualcuno che lo acquista e pur di averlo a un prezzo bassissimo, solitamente "fuori mercato", chiude un occhio e si affida a società che non possiedono alcun requisito... neppure quello formale di una semplice iscrizione ad un elenco fornitori (non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa), registrazione che ormai in molti conosciamo come "White List"!!!
Quindi... senza andar lontano, basterebbe seguire quanto prevede la normativa vigente e le prescrizioni su ciò che concerne la qualità e la provenienza dei materiali che si risolverebbe immediatamente il problema...
Certo, la regola prevede che le forniture possano essere acquistate da cave che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, sempre che, ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori, rispondano alle caratteristiche o prestazioni di cui agli articoli riportati nel Capitolato Speciale...
Ma i materiali devono altresì corrispondere alle prescrizioni di legge ed essi dovranno, non solo essere della migliore qualità e/o perfettamente lavorati per poter essere messi in opera, ma certamente essere autorizzati o accettati dalla Direzione dei Lavori...
Qualcuno ora potrebbe obbiettare dicendo che alla fine l'unica a dover rispondere è sempre l'impresa, che peraltro è essa ad avere la piena responsabilità sui materiali adoperati o forniti durante l’esecuzione dei lavori, essendo tenuta a controllare e che questi corrispondano alle caratteristiche prescritte a quelli richiesti e poi fatti esaminare dalla Direzione dei Lavori...
Fatta questa dovuta premessa, provo quindi a entrare nel merito del post...
Tralascio in questa sede l'analisi sulla corrispondenza dei materiali, la loro accettazione, la posa in opera, ed ancora, i diritti e i poteri della Stazione Appaltante...
Sorge spontanea una domanda???
Non sarebbe corretto verificare prima di ciascuna di queste operazioni ove l'esecutore abbia acquisito quel materiale necessario per eseguire l'opera e se la cava di provenienza sia stata correttamente verificata???
Già... al fine di comprenderne se il fornitore possieda le giuste autorizzazioni rilasciate dagli organi preposti, ma soprattutto, se le stesse siano ancora valide e quindi non scadute o viceversa se involontariamente (quanto inconsapevolmente sarebbe poi del tutto da verificare...), l'impresa affidataria di quei lavori, abbia deliberatamente impiegato materiali di provenienza illecita, per ragioni prettamente utilitaristiche???
Perché alla fine, a causa di quei mancati controlli o quantomeno di quella poca accuratezza per non dire negligenza, chi viene danneggiato da questo sistema illegale è proprio chi prova quotidianamente ad operare nella legalità!!!
Prendo ad esempio quei cavatori onesti che cercano di seguire tutte le regole previste, partendo dagli obblighi dei contratti di lavoro (CCNL), dal pagamento degli oneri fiscali, dal passaggio obbligato presso la Prefettura di pertinenza per essere iscritti nella "White List" ed ancora, dai controlli di qualità predisposti che passano dagli accertamenti di laboratorio alle verifiche tecniche obbligatorie, per continuare con la prevenzione e protezione di tutti i lavoratori, in particolare ora, con le procedure previste anti "Covid-19", con l'adozione cioè di quanto necessario affinché tutto venga svolto in maniera corretta e per come previsto dalle normative...
Sì... sappiamo tutti che al momento della consegna dei lavori, l'appaltatore dovrà indicare le cave di cui intende servirsi e garantire che queste siano adeguate e capaci di fornire in tempo utile e con continuità tutto il materiale necessario ai lavori con quelle prescritte caratteristiche, ma se poi in corso d'opera egli decidesse di utilizzare anche una diversa cava per far giungere quel quantitativo (senza dover necessariamente mettere a rischio la qualità dei materiali o le consegne previste... d'altronde parliamo di forniture difficili da esaminare per un occhio poco esperto...) procedendo affinché si faccia fronte all'impegno preso, ditemi... chi dovrebbe mai accorgersene???
L'aver abbandonato la cava regolarmente registrata e ritenuta idonea, per attivarne "celatamente" un'altra, certamente idonea sotto il profilo qualitativo ma non più autorizzata o regolarmente registrata... ditemi a chi dovrebbe interessare???
Perché dover scoperchiare quel sistema illegale che di fatto si traduce in milioni di euro, un vero e proprio "bancomat" per molti soggetti tra cui parecchi "colletti bianchi", ditemi quindi... quanti sono quelli realmente interessati a far altare quel banco???
Risponde il sottoscritto: nessuno!!!
Difatti, nessuna pagina sul web tratta questi argomenti, ma d'altronde bisogna essere quantomeno preparati per farlo e soprattutto bisogna essere certi di non aver compiuto nel passato, azioni o fatti riprovevoli o comunque dannosi per la propria reputazione, altrimenti c'è il rischio di subire per quelle segnalazioni delle aggressioni personali, già... per aver accettato o partecipato a suo tempo ad imbarazzanti situazioni di cui si pensava d'essersi liberati, ma che forse qualcuno ricorda ancora con molta lucidità e potrebbe quindi al momento opportuno far riemergere...
Ed allora facciamolo continuare questo gioco: Les jeux sont faits, rien ne va plus...
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