Già... lavoro e preghiera, come per l'appunto riportava San Benedetto da Norcia.
La sua "Regola" è una mirabile sintesi della spiritualità orientale e dell’operosità occidentale...
Quel suo famoso “ora et labora” è un monumento al Vangelo incarnato che “dissoda” i terreni della storia e dà forma alla società nel segno della carità.
Di lui si ricorda un avvenimento: A Totila, re dei Goti, era giunta la notizia del dono della profezia di s. Benedetto e volle verificarla. Domandò di essere ricevuto da Benedetto. Ma venuto il giorno della visita mandò al suo posto lo scudiero Rigo, vestito di tutto punto dell'abbigliamento regale e attorniato da una scorta regale. Benedetto vedendo giungere Rigo, gli grida "Levati, figlio, levati questo abbigliamento che indossi senza che sia tuo". Rigo riferisce tutto a Totila che si presenta di persona. San Benedetto gli rimprovera la sua crudeltà e l'invita a rinunciarvi non prima di aver profetizzato: "Entrerai in Roma, passerai il mare, regnerai per nove anni e nel decimo morrai". Così, in seguito, avvenne.
Ma la sua più grande eredità sono i numerosi monasteri sorti sulla scia del suo carisma e sparsi poi in tutto il mondo...
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