I giudici d'Appello dovranno rideterminare le pene a cui erano stati condannati gli imputati.
Secondo i giudici della Suprema Corte, alcuni reati contestati nei capi d'imputazione sarebbero già prescritti e pertanto le pene vanno rideterminate.
Il Procuratore Generale della Suprema Corte, Simone Perelli, durante la requisitoria aveva chiesto di confermare la condanna a 8 anni e 10 mesi di carcere per Saguto emessa dalla corte d'Appello, ma di assolverla, "perché il fatto non sussiste", per i tre capi di imputazione sulla rivelazione del segreto d'ufficio.
Nel processo sono imputati anche l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara, ex amministratore giudiziario per i beni confiscati che in Appello era stato condannato a 7 anni e 7 mesi, il professor Carmelo Provenzano, già condannato a 6 anni e 10 mesi, e per il commercialista Roberto Santangelo che in secondo grado aveva ricevuto una condanna a 4 anni e 2 mesi.
Il Pg aveva chiesto la conferma anche per l'ex Prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, già condannata a 3 anni.
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