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martedì 16 gennaio 2024

La cultura passa dalla legalità e non bisogna possedere una toga e/o una divisa per darne prova!!!

Avrei dovuto scrivere stasera sul "Comune di Ropolano Terme", ma ho promesso ad uno degli addetti con cui ho parlato telefonicamente che avrei atteso un loro risposta prima di raccontare nel mio blog quanto di spiacevole è accaduto...

Quindi ora, nel non affrontare appositamente quella fastidiosa vicenda, prendo in esame un argomento fondamentale, quello che fa comprendere come questo nostro Paese - ricordo uno Stato che evidenza quotidianamente un livello altissimo di corruzione e una totale mancanza di cultura della legalità - manchi di quella necessaria formazione per sviluppare cittadini consapevoli; difatti, la maggior parte dei miei connazionali è talmente abituata a vedere lo Stato quasi fosse una parte a se, distante da loro, già... come un qualcosa di estraneo a cui essi non appartengono e ciò diventa più evidente quando essi si trovano a dover rispettare gli obblighi previsti...  

Ho sempre creduto che il tema della legalità appartenga a noi cittadini sin dalla nascita ed è fondamentale ai genitori far comprendere ai loro bimbi questa cultura, la stessa che poi crescendo si dovrà promuivere e non mi riferisco a quella personale scolastica, certamente fondamentale, come imparare la nostra lingua, la storia, la geografia, etc, no...  ciò che voglio dire e che la legalità è importante perché insegna a rispettare gli altri, attraverso le regole ed il rispetto delle leggi.

Difatti, se tutti imparassimo il valore della legalità, il mondo diventerebbe non solo più civile, ma la società stessa sarebbe più giusta ed equa e difatti, senza corruzione e malaffare, anche la criminalità organizzata scomparirebbe!!!

Ecco perché non mi meraviglio più quando accadono situazioni come quella di cui parlerò forse domani, già... perché ormai lo Stato attraverso i suoi dipendenti - mi riferisco a quelli solitamente preposti ad inviare sanzioni o quant'altro a livello fiscale - sono talmente convinti di rivolgersi ad uno dei tanti loro connazionali che di "cultura della legalità" non sanno neppure dell'esistenza, che pensano immediatamente, già senza alcun indugio, che si possa fare di tutta un'erba un fascio!!!

Ed allora, permettetemi di dire: cari amici, prima di poter soltanto pensare a cambiarsi i vestiti con altri, sì come il sottoscritto, come dice quel proverbio: "acqua sotto il ponte ne deve passare"!!!

Vorrei tra l'altro aggiungere - riprendendo un tema toccato dal magistrato Giuseppe Ayala nell'inserto di fine anno del quotidiano "La Sicilia" intitolato "Uno nessuno centomila" e riproposto nello specifico dal generale dell’Arma (già a capo di Ros e Dia) Giuseppe Governale e cioè che la cultura è legalità e conta come una divisa o una toga - che ci sono cittadini che non hanno alcuna toga e ancor meno possiedono una divisa, ma operano da sempre in maniera coerente e soprattutto palese, tra l'altro senza alcun tornaconto personale, già... neppure quello di poter percepire uno stipendio da parte dei contribuenti, eppure sono sempre lì a fare il proprio dovere e non solo, fanno anche ciò che altri - solitamente collusi o ricattabili per non aggiungere "omertosi" - non fanno!!!

D'altronde come ripeto spesso, è facile parlare di legalità quando si è protetti da una divisa o da una toga, certamente più difficile esporsi personalmente, sapendo di non aver nessuno dietro a proteggerti, il più delle volte neppure lo Stato!!!

E difatti... vorrei contarli tutte quegli esposti presentati personalmente da quei soggetti di cui sopra, sarei curioso di sapere in quanti processi ciascuno di essi è coinvolto a titolo personale, sì... vorrei conoscerlo quel dato, ma forse è meglio lasciar perdere!!!

Comunque, ciò che volevo dire è che quando un cittadino è corretto e rispetta la cultura della legalità, sa bene di doverla mettere in pratica sempre e non occasionalmente o quando fa comodo!!!

Faccio alcuni esempi; si osservi a quando si tratti di onorare le imposte fiscali, quando vi sono presso alcuni enti di riscossione cartelle a debito a nostro nome, oppure quando giungono a casa avvisi di accertamento come multe stradali (parlo ovviamente di quelle corrette e non certo di quelle erroneamente inviate da taluni Comuni per far cassa... senza verificare se poi quelle stesse siano state già ottemperate nei pagamenti  e quindi non vi è alcuna ragione plausibile nel provare ad accreditare ulteriori sanzioni per ritardi, se non l'incompetenza di quegli addetti, incapaci di accertare che quella sanzione sia stata pagata entro i termini di legge e cioè nei cinque giorni previsti...) e quant'altro...

D'altronde, come dicevo sopra, in questo Paese si è così convinti che sismo tutti eguali che si pensa agli altri con la propria testa, quasi fossimo simili!!! 

Sì... è quella loro natura a parlare per loro, la stessa che ogni giorno si chiedei: può esser mai che qualcuno sia così corretto e quindi migliore di noi??? E poi perché a differenza nostra, egli possieda quella cultura di legalità così intrinseca???

Difatti è proprio questa la ragione che tanto fastidio dà alla maggior parte dei miei connazionali e rappresenta la stessa motivazione che in questi anni ha fatto comprendere al sottoscritto che, per la sola ragione d'aver fatto la cosa giusta, si è stati ahimé odiati!!! 

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