Ed allora, disteso in quella panchina, ho iniziato a cantare quelle strofe: Sotto questo sole è bello rimanere sì, ma c'è da sudare... Sotto questo sole, rosso e col fiatone, e neanche da bere...
Già... nel ripensare a quanto per l'ennesima volta mi stava accadendo, per non rammaricarmi per una giustizia che si prende beffa di chi viceversa s'impegna a riportare in questo Paese un po' di legalità, beh.. ho cercato di superare l'empasse, provando a curare le ferite, cantando quella canzone:
La faccio finita, è meglio sparire, vi lascio la fotografia e saluto tutti là...
La faccio finita e fammi il piacere, cosa dovrei dire io, sorpreso da questo sciopero quà...
Mi sento chiamare e Carlo che dice: "dai..."; non te la prendere, vedrai... la prossima volta andrã bene lo sai!
Allora prendo e gli dico, rubiamo una bici e vai...
mi prende sul serio, partiamo alla grande, partiamo da quà!!
Ma sotto questo sole, è bello rimanere sì, non accellerare...
sotto questo sole rosso e col fiatone si... senza mai sapere...
Sotto questo sole è bello chiacchierare ma, c'è da sudare
sotto questo sole, un mondo di colore c'è, ma senza godere...
Allora facciamo che andiamo, perchè non può finire così...
ti stanno chiamando, va bene t'aspetto lì...
ehi... ferma un momento, cos'hanno quelli là,
ti guardato storto, si chiede e mi chiedo... chissà???
Sotto questo sole è meglio riposare ma, mi chiama l'usciere...
sotto questo sole, mi sento un leone ma, attento a cadere...
Sotto questo sole è bello rimanere sì... ma quante preghiere
Sotto questo sole, bello come Adone ma... mai un piacere!!!
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