IL Prof. Emanuele Coco, docente di Storia della Filosofia dell'Università degli Studi di Catania, ha aperto i lavori, cui sono seguiti gli interventi Istituzionali del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Sen. Nello Musumeci, il Presidente dell'Associazione Nazionale Antimafia "Alfredo Agosta", Ing. Carmelo La Rosa, il Dirigente dell'Ufficio scolastico per la Sicilia Ufficio VII - Ambito Territoriale di Catania, il Presidente della Corte d'Appello di Catania, Dott. Filippo Pennisi ed il Prefetto di Catania, Dott.ssa Maria Carmela Librizzi.
E' intervenuto inoltre a mezzo teleconferenza il Presidente della Commissione Nazionale Antimafia di Camera e Senato della Repubblica, On.le Chiara Colosimo.
In ricordo del Maresciallo Maggiore Alfredo Agosta è intervenuto il figlio Giuseppe, componente del Consiglio Direttivo dell'Associazione Nazionale Antimafia "Alfredo Agosta", con una coinvolgente e commovente testimonianza personale/familiare che ha saputo trasmettere ai giovani presenti gli insegnamenti espressi dal padre per quei valori di onestà, principi di coraggio e ideali che contraddistinguono quel giusto percorso di crescita che si deve insitillare sin dall'infanzia.
I ragazzi presenti, particolarmente colpiti da quelle sue parole, hanno abbracciato egli ed il fratello Antonio, con un lungo e caloroso applauso.Difatti, la loro partecipazione a questo convegno ha reso unica questa giornata alla memoria del Maresciallo Agosta; è infatti a loro che viene consegnato il futuro e soprattutto l'esempio di coloro che hanno sacrificato la loro vita nel nome della legalità.
Il messaggio è quindi “La mafia uccide, il silenzio pure" ed allora, non bisogna mai abbassare la testa di fronte alla criminalità, alla colllusioni, alla corruzione, viceversa, bisogna avere in ogni momento della nostra vita il coraggio di dire no, di denunciare, perché il cambiamento della società è ora nelle vostre mani!!!
Mi riprometto inoltre nei prossimi giorni di dedicare alcuni post alle parole espresse dai relatori, perché in esse vi è contentuto un messaggio cardine alla lotta e al cambiamento, in particolare da quel radicamento storico-culturale della mafia nel territorio e soprattutto a quei falsi miti per cui la mafia vince sempre sullo Stato, nonostante centinaia di funzionari dello Stato abbiano perso la vita per combattere la criminalità organizzata!!!
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