In questi giorni ho visto in streaming una fiction intitolata "Maltese. Il romanzo del commissario"... con protagonista Kim Rossi Stuart, collaborato da un cast eccellente, dove anche la comparsa più insignificante è stata interpretata da attori bravissimi...
Nulla a che fare con quelle serie televisive nelle quali, si cerca di ricreare ambienti e costumi siciliani con attori che definirli "cani" offende quel genere animale...
Già definirli "scadenti" è quasi un merito, in particolare quando recitano e dimostrano quella improvvisata incapacità professionalità... e difatti, quando vengono proposti sceneggiati di quel tipo, con quegli attori "raccomandati", dopo solo alcune scene, cambio e passo ad altro...
Questa viceversa, a differenza di quelle, è perfetta, per di più... ambientata in una Trapani bellissima degli anni 70'...
I colori, le immagini di quel territorio, i paesaggi di quella parte di Sicilia occidentale, sono posti in maniera scenografica e fanno da sfondo all'indagine del commissario... nondimeno, senza farsi "insudiciare" da tutti quegli omicidi che nel corso di quelle investigazioni vanno, di volta in volta, sopraggiungendo...
Il protagonista, Dario Maltese, fuggito anni prima come in molti dalla Sicilia, ritorna in quella sua terra, dove il padre, anch'egli commissario, si era suicidato molti anni prima, per le accuse infamanti e ingiuste, che lo avevano colpito...
Stessa fine aveva fatto il suo migliore amico, quando un giorno prima delle sue nozze era stato barbaramente assassinato, ed è il motivo principale che lo ha spinto nuovamente a ritornare in questa sua città natia...
Guardare oggi quella fiction, mi ha fatto comprendere come, da allora ad oggi... nulla sia cambiato... anzi tutto è rimasto inalterato!!!
Sì... sono cambiati gli uomini delle istituzioni, quelli dei servizi deviati, i mafiosi, i politici, i partiti i governo e d'opposizione, gli imprenditori, gli uomini di chiesa, le marionette della PA, tutti "pupi" di un sistema che ha continuato a tenere le fila ed i cui "pupari" si sono tramandati negli anni quell'eredità, da padre in figlio...
Mi piace la dicitura che compare alla fine della fiction che dice: "
i personaggi riportati potrebbero essere reali, ma rappresentano nomi e vite sostanzialmente di fantasia"....
E' bellissima questa frase, chissà forse ci si è resi conto durante la realizzazione della fiction, di quanto la verità di quella sceneggiatura, non fosse poi così lontana, dalla realtà che negli anni, noi siciliani abbiamo vissuto e che purtroppo ancora oggi, stiamo subendo!!!
Ho letto sul web che ad ispirare questa fiction sia stato il commissario Cassarà... assassinato sotto la propria abitazione il 6 agosto del 1985, insieme ai due agenti dell scorta, da un gruppo di nove uomini armati di mitragliatori (AK-47), appostati sulle finestre e sui piani dell'edificio in costruzione di fronte alla propria palazzina...
L'agente Roberto Antiochia, che era uscito dall'auto per aprire lo sportello a Cassarà, venne violentemente colpito dagli spari e cadde a terra davanti al portone di ingresso dello stabile, mentre Natale Mondo (l'altro agente di scorta) restò illeso, riuscendosi a riparare sotto l'automobile bersagliata dai colpi dei killer, ma sarà ucciso anch'egli il 14 gennaio 1988...
Il commissario Cassarà, spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa in lacrime dopo aver visto l'accaduto insieme alla figlia dal balcone della propria abitazione...
Stranamente - come per il giudice Borsellino - dopo l'assassinio (e/o contemporaneamente a esso), sparisce in questura la sua agenda, dove si presume fossero annotate informazioni importanti...
Sembra retorico... ma tutti coloro che hanno provato a cambiare questa terra, che hanno voluto combattere in prima linea, sono finiti ammazzati... mentre tutti gli altri, già coloro che hanno scelto di allontanarsi e dirigersi verso la capitale, casualmente negli anni, hanno occupato posizioni prestigiose di governo...
Ma... forse la storia non è quella che abbiamo letto in tutti questi anni, forse nulla centra con quanto riportato da quei media fortemente legati a quei poteri "occulti" che hanno fatto in modo di limitare o filtrare, tutte quelle notizie sconvenienti... a discapito di quel giornalismo libero, che oggi, finalmente grazie al web, dimostra di essere certamente più coraggioso!!!
Quella Sicilia degli anni 70'... non è minimamente lontana da quella del 2017, dove la lotta per la verità si trova a scontrarsi quotidianamente con la prevaricazione, i ricatti, le coercizioni e le intimidazioni, e via discorrendo... in un territorio costantemente violentato, da abusi e sopraffazioni...
Ma tanto lo sappiamo bene, è tutto predisposto alla perfezione: affinché tutto cambi... per non dover cambiare!!!
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