Tra i reati contestati dalla Procura di Firenze all'ex Premier Silvio Berlusconi c'è ora il fallito attentato al giornalista Maurizio Costanzo, che nel maggio del '93 sfuggi all'esplosione di un'autobomba a Roma.
La Procura toscana, ha riaperto l'indagine sulla stagione stragista di cosa nostra che comprende gli attentati di Milano, Firenze e Roma del 93 e il fallito attentato all'Olimpico del '94... e secondo la ricostruzione di quest'ultima, Berlusconi avrebbe agito in concorso con Cosa nostra e sarebbe coinvolto nell'intera pianificazione stragista, quindi anche nell'autobomba contro il giornalista e nel mancato omicidio del pentito Salvatore Contorno del 14 aprile 1994...
Va ricordato inoltre come a Palermo, la Corte d'assise d'appello sta celebrando il processo sulla cosiddetta trattativa "Stato-mafia", ed ha reso noto che il 3 ottobre deciderà in che veste giuridica "ascoltare" Silvio Berlusconi, citato a deporre dalla difesa dell'imputato Marcello Dell'Utri.
Nel frattempo però i difensori di Berlusconi hanno depositato una certificazione che attesta che l'ex premier è indagato nel capoluogo toscano in un procedimento sulle stragi mafiose del '93, circostanza questa che secondo i difensori darebbe all'ex premier lo status di indagato di reato connesso e gli consentirebbe quindi di avvalersi della facoltà di non rispondere... d'altronde gli stessi legali avevano anticipato ai giudici che proprio il 3 ottobre, il loro assistito non poteva essere a Palermo per impegni istituzionali.
Di questa vicenda va ricordata un'altra circostanza, quella ripresa dagli investigatori tra i vecchi verbali di un ex componente del gruppo di fuoco di Brancaccio, un certo Pietro Romeo.
Fu egli nel 1995 ha dichiarare di aver saputo da Francesco Giuliano (un boss agli ordini dei Graviano) che c'era un politico di Milano che aveva chiesto a Giuseppe Graviano di continuare a mettere bombe.
Il politico altresì consigliava di compiere gli attentati su "opere di valore storico e artistico“, viceversa il politico avrebbe rivelato informazioni su dove erano custoditi i pentiti...
Ora... su chi era questo cosiddetto “politico di Milano“, il Romeo lo dirà l'anno dopo e cioè nel 1996!!!
Difatti, mentre si trovava in un agrumeto di Ciaculli, nei dintorni di Palermo, Giuliano aveva chiesto allo Spatuzza, se era Berlusconi la persona che c'era dietro gli attentati e questi gli aveva risposto di sì!!!
Quanto ci sia del vero in quelle deposizioni non possiamo saperlo, d'altronde sappiamo bene quanto poco veritiere siano solitamente come quelle dichiarazioni dei pentiti, che provano il più delle volte ad alleviare la propria posizione carceraria, inventando situazioni e circostanze a cui non erano presenti e che forse hanno solo sentito dire...
Certamente questa della stragi e della trattativa Stato-mafia ha lasciato un solco profondo nella storia di questo Paese, anche perché dopo quasi trent'anni si ha come l'impressione che sono in pochi, anzi pochissimi, coloro che realmente vogliono giungere a far emergere quell'unica verità e cioè che qualcuno è stato complice in quegli anni di quell'associazione criminale!!!
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