Oggi 13 agosto voglio ricordare un uomo di cui si è persa memoria nelle coscienze dei suoi concittadini...
Sì... perché quell'uomo, quasi 40' anni fa, era soprattutto il loro Sindaco, primo cittadino di una comunità nota ora per aver dato i propri natali al più ricercato latitante di cosa nostra, quel boss chiamato Matteo Messina Denaro...
Eppure quel Sindaco, a differenza di molti suoi colleghi che in questi lunghi anni sono andati a braccetto con quella associazione criminale, aveva deciso di contrastarla...
Già, invece di mostrarsi sottomesso e omertoso come i suoi cittadini... no quell'uomo - da solo - sì senza neppure il sostegno dello Stato (in un periodo fortemente colluso con quel sistema mafioso, basti vedere come sono state condotte le indagini...) fece in modo di lottare per far valere le ragioni delle istituzioni e per questo venne ucciso prima e dimenticato poi...
Parlavo dello Stato... si uno Stato debole e corrotto, incapace di fermare gli stessi uomini di quell'omicidio, arrestati poche ore dopo nella zona, ma immediatamente scarcerati, senza essere stati sottoposti al guanto di paraffina e quindi incredibilmente assolti in Cassazione nel 1993....
Sono gli stessi uomini che successivamente dimostrarono essere spietati assassini di quella associazione malavitosa, in particolare di quella mafia catanese; la stessa pistola che sparò al sindaco, risultò provenire dalla mafia etnea a conferma già allora dell'alleanza che le cosche trapanesi avevano con quelle di Catania, che poi fu la stessa che venne utilizzata nel delitto del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto!!!
Sarebbe bastato che lo Stato (o meglio quei suoi corrotti uomini togati) in quel preciso istante, avesse compiuto il proprio dovere e forse molti degli assassini compiuti negli anni a venire, non sarebbero mai stati commessi...
Ma quella è un'altra storia... non certo la nostra storia, e soprattutto non quanto nei fatti è accaduto!!!
Ed allora ricordiamo oggi 13 agosto quel coraggioso Sindaco di Castelvetrano, Vito Lipari, ucciso in un agguato mafioso nel 1980...
Ho visto oggi alcune foto sul web di quella commossa se pur moderata cerimonia, a cui hanno preso parte i familiari e alcuni amici...
Ora, seppur comprendo come in questa particolare data (
in procinto di ferragosto) molti suoi concittadini siano andati in ferie presso quelle note località turistiche, certamente quanti rimasti in città... avrebbero potuto, anzi no... "
dovuto" partecipare a quella commemorazione, perché con la loro assenza hanno evidenziato ancora una volta, quanto forte sia la presenza della mafia su quel territorio, ed essi - ingrati suoi concittadini - dimostrano ahimè quella evidente codardia nel metterci la faccia...
Peraltro rappresenta la stessa viltà che permette per l'appunto a quel compaesano di rimanere latitante da oltre vent'anni, grazie alle protezioni che molti di loro gli hanno in questi anni concesso...
Vedere quella lapida commemorativa lì... quasi fosse abbandonata a se stessa, nel mezzo di quelle erbacce secche, senza che nessuno abbia provveduto -
neppure in questo giorni di commemorazione - a ripulire, dimostra in maniera chiara e ineccepibile la totale assenza di questo nostro Stato, capace sì di sperperare milioni di euro per spese superflue, ma incapace di mandare settimanalmente un giardiniere a ripristinare quell'area (
o a piantargli tutto intorno un roseto), affinché quel posto possa diventare luogo di pellegrinaggio per ogni bimbo che nasce in quella cittadina e non solo, sì... anche per ogni conterraneo di questa nostra isola!!!
Quella stessa assenza che dopo quarant'anni si avverte... non solo per quanti l'hanno dimenticato o non ne ricordano la memoria, ma soprattutto per questo nostro Stato incapace in questi lungi anni di riuscire a dare a quel suo amministratore e ai suoi familiari, una pur minima dignitosa giustizia!!!
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