Oggi per iniziativa dell'Associazione "Libera" si ricordano 3 vittime innocenti uccise per mano della mafia a Catania.
L'Ispettore di Polizia Giovanni Lizzio, l'agente Penitenziario Luigi Potenza e l'Avvocato penalista Serafino Famà la cui morte peraltro ricorre proprio domani 9 novembre.
Già... sono passati quasi trent'anni da quei terribili agguati e a ricordo di quanto successo allora, ci si incontra oggi per mantenere il loro ricordo ed anche per comprendere il terribile contesto in cui ebbero luogo quegli omicidi.
Ecco quindi che è stato organizzato nel pomeriggio un incontro - ore 17:30 nell'aula 21 del dipartimento di Scienze politiche in via Vittorio Emanuele 49, dal titolo: Famà, Bodenza, Lizzio, analisi di un disegno criminale".
E' giusto ricordare quanto accaduto in quegli anni nella città etnea, per non dimenticare... ma soprattutto per non ripetere quei momenti di terrore, oppressione e corruzione.
Un periodo fatto d'imposizioni e vessazioni (alcune delle quali sono ancora oggi purtroppo visibili, anche se va detto, in maniera minore...) Sono stati molti i soprusi compiuti, ma ahimè anche le parole non dette - a causa di quella onnipresente omertà - a cui vanno certamente sommate le mancate denunce e segnalazioni dei miei concittadini, che hanno condotto a quelle morti annunciate...
Una storia che ha visto come protagonista la "
mafia", si quell'associazione criminale meglio conosciuta nella nostra terra con il nome di "
cosa nostra", che ha saputo imporre grazie a meccanismi perversi clientelari, politico e imprenditoriali alla popolazione la propria coercizione e dove non vi è riuscita, ha ucciso deliberatamente coloro che si opponevano ...
Ecco tra questi nomi abbiamo proprio coloro che oggi ricordiamo, i quali attraverso un lavoro estenuante, senza tregua e senza piegarsi a quelle volontà, hanno saputo portare in evidenza quanto stava "celatamente" accadendo, portando altresì in evidenza tutte i nomi di quegli affiliati delle famiglie mafiose e per questi motivi sono stati colpiti a morte...
La Mafia è qualcosa di mostruoso non solo per quanto compie in maniera crudele alle proprie vittime, ma perché è capace attraverso quel proprio "
apparato esterno", d'allontanare i sospetti su di essa e quindi quei reati da essa commessa di stampo mafioso, facendoli passare per futili motivi, pettegolezzi privati, circostanze non attinenti con "
cosa nostra"!!!
Ed in questo quell'associazione a delinquere ha trovato terreno fertile, grazie ad una popolazione reticente che invece di scendere per le strade e far sentire tutta la propria avversione, ha preferito stare in silenzio, obbedire e ancor peggio... accettare quelle ipotesi "infondate" come fossero vere!!!
E' tempo quindi di riscattare quelle bugie, quegli inganni, quelle manipolazioni contraffate per non voler far emergere la verità e cioè che dietro tutti quegli omicidi, vi era una sola mano... quella della nostra mafia catanese!!!
Ricordo a quanti oggi volessero partecipare, che è prevista la partecipazione del Dott. Sebastiano Ardita membro del CSM, cui seguiranno le testimonianze di Flavia Famà, Pietro Potenza e Antonio Guglielmino, familiari delle vittime.
A introdurre il convegno sarà Dario Montana di "Libera Catania", moderatrice la prof.ssa Francesca Longo dell'università di Catania e il rettore Prof. Francesco Priolo porterà i saluti dell'Ateneo.
Rivolgendomi quindi ai miei concittadini dico: ci vediamo alle 17,30...
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