Non “pizzini” ma lettere scritte sulla carta della Camera dei deputati!!!
Sembra incredibile quanto avviene in questo nostro paese, ma la verità è che non c'è nulla di cui meravigliarsi: da noi accade tutto ciò che solitamente vediamo realizzarsi in quei paesi dell'america latina o del terzo mondo, Stati dove livelli alti di corruzione - grazie alla complicità di uomini delle istituzioni - permettono ad affaristi, politici e mafiosi, di compiere tutte quelle attività illegali e criminali!!!
D'altronde come non ricordare la nostra nazione che si attesta ogni anno fra i fanalini di coda in Europa ed è piazzata nel mondo alla 53° posizione, dietro nazioni come la Namibia, Botswana e Rwanda!!!
Ma d'altronde se nessuno verifica una lettera spedita in carcere su carta intestata della Camera (per questo non sottoposta ad alcun controllo... viene da chiedersi se non vi sia molta superficialità da parte di chi dovrebbe attuare quelle azioni di contrasto, ma come ripeto spesso: "s'inni futtuni"...), su cui si cela un un vero e proprio "pizzino" scritto dal boss.
Se ci pensiamo un attimo, non possiamo che ammirare questo sig. Antonino Nicosia, già un genio... quantomeno fino a ieri, essendo riuscito a sottrarre in maniera agevole una risma di carta intestata della nostra Camera dei deputati, per poter comunicare con i propri associati mafiosi, attualmente detenuti!!!
No... perdonate la battuta, ma la verità è che non è lui ad essere stato un genio, ma molti altri ad essersi comportati come "CRETINI", individui che certamente andrebbero licenziati in tronco!!!
D'altronde se si pensa che il destinatario era Santo Sacco - un esponente della famiglia mafiosa di Castelvetrano e uomo di fiducia di Matteo Messina Denaro - il quale, visto quanto riusciva a compiere, si faceva anche vanto con i propri compagni di cella... così come lo stesso Nicosia racconta in un colloquio con l’onorevole Giuseppina Occhionero, divenuta la sua chiave d’accesso nei penitenziari italiani...
Peraltro le intercettazioni tra l'onorevole e il Nicosia parlano chiaro: "
La carta intestata della Camera, cioè io sono Santo Sacco, pure qua dentro, capito?";
Occhionero: "Gli è piaciuta?";
Nicosia: Ma certo, la carta intestata della Camera, gli potevo mandare una cosa così? Mi sono fatto dare un blocchetto di carta intestata...".
Occhionero: "Bravo!".
Nicosia: "
Con la firma sotto perché ho firmato tutte e due, gli ho messo Onorevole ... e lui questa cosa la porterà in giro come fidanzata …".
Occhionero: "Amoooreee"...
Nicosia: "Come una fidanzata... Io sono Santo Sacco anche in galera!!! E il Primo ministro è sempre a Castelvetrano, non si scherza... (e ride...)"!!!
Se si pensa che il "primo ministro" sarebbe il super-latitante Matteo Messina Denaro, viene da piangere... tanto da dire al'onorevole: non parlare a matula (a vanvera, ndr)... Santo Sacco non sbaglia, il braccio destro del primo ministro, non sbaglia. Non sbagliare a parlare tu, invece... per proseguire con una sorta di invocazione... "Noi preghiamo San Matteo... tutti i Matteo... quelli buoni e quelli cattivi... San Matteo proteggici... Onorevole Occhionero... mai, mai si deve dire che siamo stati contro San Matteo, non si può sapere mai... Per ora c’è San Matteo che comanda e noi siamo, preghiamo San Matteo... grazie San Matteo per quello che ci dai tutti i giorni... grazie...!!!
Se si pensa che i messaggi che Nicosia avrebbe portato dentro e fuori dal carcere riguardano - secondo gli inquirenti - possibili collaborazioni coi magistrati da scongiurare, progetti di estorsioni e attentati/omicidi, ed anche sostegni politici nei confronti di alcuni partiti garantisti...
Cosa dire, altro che 53esima nell'indice di Transparency International... continuando con questo intangibile contrasto, diverremo presto -
se non lo siamo già - duecentesimi nel mondo nella classifica della legalità!!!
Ma d'altronde si sa, il nostro è il paese delle contraddizioni: quanti di voi ad esempio sanno che San Matteo è il protettore della Guardia di Finanza???
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