E' incredibile, invece di promozionare la nostra isola con infrastrutture concrete, con iniziative culturali e turistiche, con impianti di produzione d'energia altamente tecnologici, con la gestione del patrimonio agroalimentare, vinicolo e quant'altro, no... quei geni delle agenzie che si occupa di nucleare e di ricerche ambientali, supportati dai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, si sono espressi a favore di questi nostri quattro siti ed hanno aperto ad una discussione cui potranno partecipare le Regioni, gli enti locali e tutti quei soggetti portatori di interesse, l'importante che siano altamente "qualificati”, sì... come lo sono loro!!!
Ecco quindi che quei rifiuti radioattivi - attualmente stoccati in una ventina di siti provvisori - devono essere smaltiti in maniera definitiva e la soluzione prevede che essi passino da quei 67 luoghi previsti in sole sette regioni, di cui quattro sono proprio in Sicilia!!!Ovviamente, come sempre avviene nel nostro Paese, ora che la notizia è uscita pubblicamente, tutti insorgono, comunicando di non essere mai stati informati...
Ma d'altronde perché informare, si sa che certe cose vanno compiute in maniera celata... anzi, meno persone sanno ciò che avviene e meno problemi si hanno!!!
D'altronde di cosa stiamo parlando... di un po' di scorie radioattive che si vogliono seppellire sotto terra!!!E poi... perché pensare che qualcuno tra noi siciliani potrà bloccarne quella realizzazione??? Già... chi mai dovrebbe essere questo paladino dell'ambiente che in maniera coraggiosa dimostrerà di voler lottare per salvaguardare questa sua terra??? Sì ... In quanti scenderanno a difesa dei propri luoghi affinché questi impianti non vengano mai realizzati??? Già in quanti saranno...
Ho l'impressione che finirà come sempre, con la distribuzione di qualche mazzetta suddivisa ai soliti politici, dirigenti e funzionari, qualche posto di lavoro all'interno di quegli impianti per alcuni limitrofi cittadini confinanti con quei depositi ed ancora, il trasferimento di quelle attività agricole e di allevamento, offrendo a quegli agricoltori, braccianti, mandriani, etc., nuove terre o incentivi economici per trasferire quelle proprie attività e via discorrendo...Ed allora, pur comprendendo il delicato tema delicato dello smaltimento dei rifiuti nucleari, ritengo sia corretto a tutela dell'ambiente e della salute dei miei conterranei, che ciascuno si assuma le proprie responsabilità di quanto compiuto negli anni e quindi, chi ha prodotto quelle scorie radioattive, le regioni cioè che di fatto hanno contribuito a realizzarle, dovranno ora procedere - in quelle loro stesse regioni - ad individuare le aree ove depositari e smaltirli!!!
Peraltro è come se si decidesse di recuperare gran parte di quelle scorie radioattive di Chernobyl per poi gettarle dinnanzi le coste del Mar Nero...Concludo ricordando il manifesto dell'amico Presidente Nello Musumeci "Diventerà bellissima" che parlando della voce rifiuti - ovviamente non si faceva riferimento a quelli radioattivi - scriveva:
Sino ad oggi, piuttosto che valorizzare il rifiuto, trasformandolo in risorsa, si è preferito alimentare il sistema delle discariche; un sistema clientelare, oligarchico, talvolta contiguo a associazioni criminali, che ha solo prodotto un aumento indiscriminato dei costi di smaltimento, a vantaggio di pochi ed a discapito dei più.
Le scelte operate sino ad oggi nella regione Siciliana hanno dimostrato di essere portatrici solamente di problemi sulla salute pubblica, oltre che sull’ambiente e sull’economia, pubblica e privata.
Se si vuole essere efficienti e competitivi occorre invertire la tendenza e trarre il massimo profitto dai rifiuti, trasformandoli in risorsa, reimmettendo nel ciclo produttivo ogni elemento recuperabile, piuttosto che semplicemente collocarlo in discarica come rifiuto.
Bisognerà assicurare la transizione dall’attuale economia lineare all’economia circolare.
Scelta che, oltre ad essere possibile, è anche redditizia.
Sotterrare o bruciare i rifiuti equivale a sprecare risorse che, se differenziate e riciclate, possono essere rimesse in circolo, diventando le materie prime o secondarie di un nuovo processo produttivo.
La riforma del settore dei rifiuti avverrà attraverso l’adozione di un Piano Rifiuti che preveda:
1. LA MODIFICA DEL SISTEMA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.
2. LA RIDUZIONE DEL CONFERIMENTO IN DISCARICA DEI RIFIUTI.
3. L’AUMENTO DELLA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.
4. L’INCREMENTO DEGLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO.
5. LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI.
6. LA MASSIMIZZAZIONE DELLA FILIERA DEL RICICLO DEGLI SCARTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.
7. L’OTTIMIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON IL CONAI E LE RELATIVE FILIERE.
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