Come nuovo coordinatore ITALEXIT, come sta procedendo, gentile Andrea, a tutela della cittadinanza palermitana?
“Ho inviato una lettera alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo al fine di aprire un fascicolo d’indagine per accertare se la pretesa dell’azienda municipalizzata AMAP per servizi inesistenti “depurazione e fognatura dove la linea è inesistente” integri illecito penalmente rilevante non retrocedendo ad illeciti civili”.
Cosa è successo? Potrebbe farci un riassunto dei fatti stigmatizzati in precedenza?
“Richiamando un precedente esposto di denunzia penale che porta la mia firma, dice l’avvocato Andrea Piazza, che condanna l’AMAP a restituire i canoni di depurazione, motivando l’irragionevolezza di pretendere il pagamento in assenza di controprestazioni”.
Cosa si chiede e come si procederà per ovviare a questa ingiustizia?
“Da contenuto e documentazione dell’esposto penale summenzionato e dal contenuto degli articoli giornalistici per ammissione dei rappresentanti dell’azienda, è imposto a tutti gli utenti il pagamento in fattura anche delle voci per servizi inesistenti per depurazione e dove è inesistente la linea anche della voce fognatura, con grave pregiudizio economico dell’utenza che da tempo è sottoposta al pagamento di prestazioni inesistenti. Ho sollecitato la Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo, ad aprire un fascicolo di indagine sulla notizia criminis per valutare se la condotta posta in essere dell’azienda municipalizzata AMAP Palermo, consistente nella pretesa di pagamento in bolletta di voci per servizi inesistenti, integri i presupposti di illecito penalmente rilevanti, adottando al contempo ogni utile provvedimento funzionale a scongiurare le reiterazione di reato nell’emissione delle successive bollette di fornitura”
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