Nel ricordare oggi quel 23 maggio del 1992 vorrei far presente come quella giornata così drammatica abbia rappresentato per il sottoscritto, ma penso per milioni di persone, un qualcosa di indelebile... come se la deflagrazione di quella bomba, da Capaci fosse giunta fino a Catania, investendomi in pieno con tutta la sua forza!!!
Per un momento ho avuto la sensazione che quell'ordigno fosse scoppiato in casa mia... e mi vedevo lì, come fossi in un sogno ad occhi aperti, attorno a quei detriti e a quei corpi, senza poter far nulla...
Immobile... osservavo la scena di quelle auto divelte, i corpi dilaniati del Giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre uomini della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani ed in quel momento ho ripensato a quanto stavo da pochi anni compiendo e cioè quel voler portare avanti un processo d'impegno e di sensibilizzazione verso quella necessaria cultura di legalità, ma soprattutto operando quell'azione di contrasto nei confronti di quelle particolari situazioni, legate a meccanismi illegali compiuti da quei propri referenti (o anche ahimè da uomini delle istituzioni) legati a quell'associazione criminale, affinché la lotta non fosse compiuta esclusivamente in maniera astratta, ma venisse implementata quotidianamente da un impegno preciso e concreto, seguito conseguentemente da denunce formali...Perché facile parlare di mafia, di corruzioni, collusioni, malaffare e illegalità, senza mai prendere una posizione ufficiale, ma restando lì... nel limbo, in attesa che vi sia sempre qualcun altro che lo faccia...Questo non è lottare, le iniziative come quelle di oggi servono a poco o nulla se non si cambia la sostanza, già... se si resta insensibili con quanto finora accaduto o con quanto purtroppo ancora accade...
Lo Stato c'è, indubbiamente vi sono ottimi magistrati, bravissimo uomini delle nostre forze dell'ordine, validi volontari di associazioni di legalità, ed anche molti giovani seguiti da valenti insegnanti che hanno saputo dire, attraverso cortei ed iniziative culturali, “no alla mafia”!!!
Ma ora è tempo di dare di più...
Sì... bisogna far in modo che ciascun siciliano mostri d'avere per questa terra un po' più di coraggio e dignità, senza pensare di lascare in eredità (a chi poi non si sa...) quanto di peggio si è compiuto in questi lunghi anni, ma provando con tutte le forze ad estirpare definitivamente quella cultura mafiosa da ciascun adolescente, affinché ciascuno di essi possa cambiare radicalmente mentalità e pensi finalmente a questa terra, come il posto più bello del mondo in cui vivere!!!
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