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venerdì 31 maggio 2019

Toghe sporche??? Se dimostrate... le accuse sono veramente infamanti!!!

Incredibile... nuove indagini di una procura nazionale su un pm!!!
Il ministero della Giustizia che attiva l’ispettorato per fare delle verifiche sull'’ex presidente dell’Anm, indagato ora per corruzione per somme di denaro ricevute...
E... nel frattempo che il numero degli indagati vanno aumentando, anche l’Associazione nazionale magistrati fa sapere di aver chiesto gli atti dei fascicoli.
Il Comitato direttivo centrale ha convocato con la massima urgenza una riunione per i primi giorni di giugno... mentre i difensori di quegli indagati anno hanno provveduto a depositare le documentazioni a giustifica dei viaggi e dei pagamenti effettuati, che secondo gli inquirenti, avrebbero rappresentato il pagamento di quelle presunte corruzioni...
Difatti, secondo le accuse, il magistrato avrebbe ricevuto del denaro, vacanze e altri beni per facilitare un imprenditore e taluni avvocati, anch'essi ora indagati per corruzione e già al centro dell’inchiesta sulle presunte sentenze pilotate in Consiglio di Stato...
Il Guardasigilli data la vicenda, risulta essere molto preoccupato data la delicatezza della vicenda - che coinvolgerebbe anche le nomine del Csm - si riserva sin d'ora d'assumere ogni opportuna iniziativa, nel pieno rispetto dell'autonomia della magistratura che ha aperto l'inchiesta.
Sulla vicenda, l'Associazione Nazionale Magistrati "confida che il percorso decisionale del Csm non sia in alcun modo influenzato da alcun altro fattore, esterno o interno alla magistratura".
Certo le le ipotesi di reato emerse sono gravi... in quanto trattasi di rivelazione di segreto d'ufficio, favoreggiamento personale, tangenti per nomine e dossieraggi sui pm “nemici"...
Se pensiamo che questo sistema di potere è riuscito a penetrare all'interno dell’organo di autogoverno della magistratura ed è stato capace (attraverso quelle presunte tangenti...) di veicolare nomine, procedimenti amministrativi, ma soprattutto è riuscito a infangare l'operato di alcuni colleghi magistrati - che avevano per l'appunto individuato taluni procedimenti illeciti - ecco se pensiamo a tutto ciò, viene spontaneo chiedersi se mai ci potrà essere in questo nostro paese, una vera giustizia!!! 
E sì... perché leggendo costantemente di queste inchieste, qualche dubbio viene...


giovedì 30 maggio 2019

Cave??? C'è ancora molto da scavare!!!


Questa mattina ho acquistato l'inedito del magazine "S" ed ho scoperto come al suo interno vi sia un post interessante realizzato da Antonio Giordano intitolato: "Il tesoro nero dell'Etna"!
Sono particolarmente sorpreso che questo mensile abbia voluto toccare un argomento considerato da molti "off-limits", in particolare nella nostra regione...
Ricordo infatti come alcuni anni fa, esplorando su "google" la parola cave, estrazione, frantumazione, conglomerati, inerti, ecc... venivano evidenziate una serie di informazioni generiche a modello "wikipedia"...
Si trattavano difatti quegli argomenti come un semplice dizionario enciclopedico, spiegando ciascuna parola attraverso descrizioni tecnico/scientifiche e facendo riferimento a specifiche di natura chimico-fisica, a possibili legami di aggregati, a metodologie operative di estrazione, logistiche e di produzione, senza mai evidenziare o approfondire quel mondo "lavico" o "calcareo", in particolare nel voler analizzare il rispetto delle normative vigenti previste che poi si ripercuotono nell'ambiente, nel sociale, nell'ottemperanza dei contratti di lavoro o sulla messa in sicurezza, procedure che si sono rilevate essere ai controlli... illegali!!!
Tutto è stato incredibilmente "celato", come se quel business milionario non esistesse, in particolare mancavano talune notizie perfettamente occultate dai media siciliani, come se di quella realtà non si dovesse parlare... o meglio, come se quel settore non esistesse, anche perché distante, galattico, già... un microcosmo legato a un mondo "alieno"!!!
E difatti riporta bene il giornalista Giordano quando scrive che sono in molti a definire quel mondo la "Luna": "perché all'improvviso vegetazione e case scompaiono per lasciare il posto a roccia vulcanica... sembra di essere su un altro pianeta"...
Già soprattutto quando si prova ad esaminare in "profondità" quel "pianeta", sì... azzardando a scoprire cosa si nasconde sotto lo strato di quella polvere nera!!!
Difatti... osservando dall'esterno quel sistema produttivo (sempreché si ha la fortuna d'individuarlo quel sito - agli occhi di molti addetti ancora "oscuro" - sì... infatti, volendo restare all'interno di in quel mondo cosmico, potremmo paragonare esso...  ad un "buco nero", difficile da identificare...), si ha come l'impressione che vi sia un qualcosa di "sommerso" che non viene appositamente portato alla luce, già proprio come quella terra vegetale presente, ma sottostante e al buio...
Leggendo peraltro l'articolo si resta basiti e si comprendono i motivi per cui in molti preferiscono non toccare l'argomento per non subire ripercussioni, a differenza di altri che stranamente utilizzano "enigmatiche" giustificazioni a circostanze e situazioni, che definire "gravissime" sarebbe ancora qualcosa di riduttivo, eppure attraverso quei concetti elusivi, si riesce ancora una volta - in modo velato - a proteggere quel sistema ed ogni suo comportamento illegale...
La verità è che a tutti va bene così... e quando dico tutti, non mi riferisco ai soli imprenditori "prenditori", ma anche a tutti coloro che con questa roccia magmatica (e non solo...) sopravvivono bene... anzi di più, magnificamente bene!!!
Qualcosa sta cambiando è vero, ma quanto si è andato in quest'ultimo anno intaccando attraverso le forze dell'ordine - in particolare dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (N.O.E.) - rappresenta ahimè ancora lo strato superficiale...
Già, perché potremmo paragonare quella cava ad un frutto, ed oggi le inchieste effettuate e i relativi sequestri, hanno dimostrato come si è intaccato solo lo strato esterno della "buccia"...
Infatti, la parte più interessante di quel frutto è rappresentato dalla parte nascosta, è quella più interna la porzione "succosa" o per meglio dire quella più redditizia, perché garantisce in maniera illecita, sicuri vantaggi  economici e finanziari...
Resta ancora molto da scoprire dietro quel mondo delle cave... ed è il motivo per cui ancora oggi, vi è molto da scavare... ma come vado solitamente ripetendo, se non s'inizia ad affrontare il problema, non si potrà mai giungere ad una sua definitiva soluzione...
E quindi... l'importante è aver iniziato!!!   

mercoledì 29 maggio 2019

EU: L'Italia deve rispettare le regole fiscali!!!

Il vice presidente della banca centrale della zona euro ha detto che l’Italia sarebbe stata premiata con minori costi di finanziamento se avesse realizzato un bilancio più equilibrato e soprattutto, rispettato le norme fiscali dell’UE.
Sappiamo bene come questa diatriba sia iniziata lo scorso anno, e cioè quando il governo giallo/verde ha iniziato a governare...
Una saga quella tra Bruxelles e Roma che si è riversata ora sui mercati finanziari - a seguito delle elezioni europee appena compiute e dei risultati emersi - ed anche da quelle possibili "segnalazioni" che il nostro paese, dovrà a breve affrontare a seguito dei procedimenti restrittivi da parte dell’UE.
Abbiamo visto come lo scorso anno, l’Italia ha evitato una procedura disciplinare sulle sue finanze pubbliche, accettando l'accordo della Commissione europea...
Il vicepresidente della Banca centrale europea , Luis de Guindos, ha dichiarato che l’Italia ha un surplus di conto corrente che indica che è competitivo, ma ha altresì forti livelli negativi di debito pubblico e soprattutto di bassa crescita...
Secondo il vicepresidente la ricetta per l'Italia è semplice: “Deve rispettare le regole fiscali"!!!
Difatti, ogni volta che c’è stato un accordo tra la Commissione ed i governi italiani, si è visto come ci sia stata una ricompensa in termini di restringimento degli spread positivi per il bilancio, ma anche per i costi di finanziamento del settore privato... 
Viceversa quando il nostro paese dimostra di non volersi piegare a quelle regole imposte, ecco lo spread del debito italiano a 10 anni rispetto alla Germania inizia "casualmente" a salire e gli investitori per timore scappano...
E' giunta voce alcuni giorni fa che l'Italia potrebbe essere colpita da una multa di 3 miliardi di euro per aver infranto quei valori di debito e di deficit concordati insieme all'UE. 
Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis intervistato ha precisato che non poteva confermare se l’Italia sarebbe stata colpita da una multa, ma che era in esame una procedura di "infrazione”, aggiungendo inoltre che i suoi governanti, dovrebbero prestare molta attenzione...
Vedremo cosa accadrà tra qualche giorno... 


martedì 28 maggio 2019

Europee: Quei bocciati e un sistema elettorale disuguale che premia i candidati "siciliani" a discapito dei "sardi"!!!

Quanto accaduto in queste ultime elezioni europee è veramente incredibile!!!
Continuando quindi con quanto avevo scritto ieri sera... sto ancora ridendo, vedendo i nominativi di quei cosiddetti "trombati" sia a livello nazionale che regionale...
La lista è lunga...  e aver letto di alcuni nomi rispetto ad altri, mi ha fatto "godere" (potrei dire volgarmente quanto una " _______ ")
Ecco quindi quei nomi: Daniela Santanché, Cecile Kyenge, Elisabetta Gardini ed Alessandra Mussolini!!!
Poi naturalmente vi è la categoria maschile, dove si contano parecchi nomi eccellenti... anch'essi "trombati"...
Fuori quindi i "Comunisti per sempre" Marco Rizzo e Paolo Ferrero, resta fuori Pippo Civati, candidato per "Europa Verde", fuori anche Nicola Fratoianni e Corradino Mineo di "La Sinistra"...
Non promosso Francesco Alberoni (meglio perché lo preferisco come scrittore...) come restano a casa alcuni esponenti di destra, Simone Di Stefano di "CasaPound" e Roberto Fiore di "Forza Nuova."... 
A proposito di destra... va aggiunto il nome dell'escluso (pronipote...) Caio Giulio Cesare "Mussolini", ed ancora Pippo Civati e Federico Pizzarotti....
Mi dispiace per Emma Bonino... una donna che certamente meritava d'andare a Bruxelles... ma purtroppo quelle sue battaglie per il sociale, l'ambiente ecc..., non godono pienamente di quel consenso popolare, che mira esclusivamente ai propri d'interessi e non a quelli collettivi...
Passando alla nostra regione (Sicilia) e ricordando il consistente astensionismo, scopriamo come taluni nomi eccellenti, non sono riusciti a superare lo scoglio delle preferenze e difatti tra quei nomi troviamo, Antonio Brunetto, Michela Giuffrida, Matteo Iannitti, 
Passiamo infine alla porcata compiuta con le circoscrizioni e soprattutto con quei nominativi (solitamente segretari dei partiti ) posti a candidati, pur sapendo che non sarebbero andati a ricoprire quell'incarico europeo per i quali si sono proposti!!!
Questa modalità va certamente eliminata, soprattutto perché il voto - per come si è visto - non è singolo, e quindi chi ha votato per quei candidati leader di partito, ha trascinato di conseguenza alcuni suoi uomini e/o donne, nelle altre due possibili preferenze e nel caso specifico della Lega ad avvantaggiarsi sono state per l'appunto le due donne, risultate in sicilia 2° e 3°. 
D'altronde la tipologia di votazione prevedeva che al voto maschile, doveva seguire la preferenza obbligatorie su due candidate femminili (certo... era previsto anche la possibilità di votare due uomini ed una donna, ma alcuni studi sulle preferenze, hanno dimostrato che solitamente gli elettori, dopo aver specificato il nome del candidato maschile ( soprattutto se è il leader del partito...), sono portati a esprimere in percentuale... due nominativi femminili) e quindi a pagarne le conseguenze sono tutti coloro che non hanno potuto godere del voto di trascinamento... 
Se avessimo potuto esprimere la nostra preferenza ad un solo candidato, molti dei nominativi risultati vincitori in queste ultime elezioni, non sarebbero stati certamente eletti... 
D'altro canto basta fare una somma matematica... 
Nell'Isola gli elettori chiamati alle urne sono stati quattro milioni e 700mila, se pensate che gli elettori recatisi al voto sono stati il 37,6% quindi... un milione e settecentosessantasettemiladuecento!!!
Ora se andate sommando tutte le preferenze date ai candidati (la scheda come riportavo sopra, prevedeva al massimo tre nominativi...) ecco se sommate tutti i numeri di ciascun candidato, vedrete come viene superata abbondantemente il valore reale di 1.767.200... 
Si comprende da ciò che il valore espresso è solo virtuale... infatti la somma di tutti i voti validi espressi sono quasi duemilioni (per l'esattezza 1.955.895) a cui andrebbero sommati le schede nulle e astenute... 
Cosa dire, forse a qualcuno andava bene così... e difatti si è visto!!!    
Ed infine, un'ulteriore considerazione va fatta per quella procedura che ha riunito le preferenze in cinque circoscrizioni: Nord Ovest (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria), Nord Est (Trentino, Friuli, Veneto, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria) e Isole (Sicilia; Sardegna), che hanno evidenziato un sistema elettorale diseguale e scorretto!!!
Infatti... vedasi quanto accaduto nella nostra circoscrizione "Isole", dove la Sicilia ha fatto incetta degli otto seggi messi a disposizione... e la Sardegna è rimasta con i propri candidati a bocca asciutta!!!
Altro che latte versato per strada... se fossi oggi uno di quei candidati Sardi (sarei certamente incazz... una bestia inferocita...) farei di tutto per separarmi da questo paese che - attraverso questo sistema elettivo "clientelare" - non ha permesso ad un solo suo referente di essere eletto per sedere in Europa...
D'altronde mi chiedo: Chi dovrebbe fare ora gli interessi di quella regione Sarda... forse i nostri referenti Siciliani??? 
Già... i nostri politici, che in tutti questi lunghi anni non hanno minimamente soddisfatto le esigenze dei loro conterranei ed ora qualcuno vorrebbe farci credere (o quantomeno far sperare loro... ai Sardi), che questi nuovi eletti candidati europei (siciliani), dedicheranno le loro energie per soddisfare le esigenze dei cittadini di quell'isola prospiciente... 
Ma per favore, ma chi mai potrebbe crederci??? Soltanto un folle...
Ma d'altro canto... i primi folli non siamo noi che continuiamo a credere che la politica possa realizzare le nostre istanze??? 

lunedì 27 maggio 2019

Europee in Sicilia: C'è chi ride e chi piange!!!


La Lega supera tutte le previsioni... 
Il sottoscritto giorno 21 c.m. aveva riportato un passaggio sulle previsioni elettorali: " sì... forse un seggio, due sarebbe già per loro una grande vittoria e posso presumere che uno di quei due seggi vada ad una donna...
Credo di aver azzeccato... peraltro le preferenze dicono che Matteo Salvini è stato il più votato nell'Isola, seguito dalle due candidate donne (Tardino e Donato) e quindi alla lega sono andati due seggi, un uomo e una donna, certo l'attuale ministro degli interno lascerà il posto all'altra candidata, giunta terza...
Avevo scritto: "Passiamo quindi al M5Stelle... non siamo ai numeri delle politiche, ma sono in molti i cittadini a preferirla agli altri partiti..." e difatti, è risultato il primo partito nella nostra regione con il 29,85% - ovviamente per come avevo riportato,  siamo lontani dai numeri delle politiche, ma bisogna considerare che nella nostra regione hanno votato solo il 37,5% degli elettori e siamo insieme alla Sardegna, la regione con l'affluenza più bassa, considerato che la media nazionale è stata del 56%!!!
Il M5Stelle paga da sempre il sistema imposto dal movimento, dove non è possibile ai propri iscritti realizzare vere e proprie segreterie per interloquire direttamente con i propri elettori, le stesse, fortemente frequentate in questi giorni dalla maggior parte dei miei conterranei che hanno fatto la fila... (a modello panifici in tempo di guerra...), non solo per incontrare il candidato europeo ma soprattutto gli amici e/o conoscenti presenti...      
Ai siciliani si è visto... interessa poco dell'Europa, siamo così lontani da essa, già, è più vicino l'Africa con quella sua aria torrida ... che la presenza stessa di questo nostro vecchio continente e poi, cosa importa di quel pensiero "sovranista" proposto dalla Lega & Co... 
Nulla... i siciliani, hanno scelto di non votare e quelli che l'hanno fatto è soltanto perché tesserati di un partito o perché avevano promesso il proprio voto a quel loro candidato, restano ovviamente esclusi quei pochi cittadini che sono andati a votare, credendo di fare la cosa giusta !!!
D'altro canto se  osserviamo talune di quelle preferenze e soprattutto valutiamo chi vi è dietro quei nomi, scopriamo oscuri personaggi che sono da sempre legati a quel sistema politico/clientelare/imprenditoriale e mafioso che si sa, condizionare le competizioni elettorali, indirizzando il voto dei cittadini verso i propri candidati... gli stessi che solitamente scendono in campo per permettere a quei loro referenti di vincere le competizioni elettorali...
Comunque per fortuna qualcuno ha fallito e paga la sconfitta in maniera amara, viceversa qualcun'altro è riuscito comunque a vincere...
Mi riferisco ai due seggi del Pd (dal sottoscritto previsti) e ai restanti due seggi suddivisi tra i partiti di FI e Fdi: il primo ha pagato lo scotto di quella imprevista scissione interna, mentre il secondo ha goduto dei vantaggi di quella separazione, a cui va sommato (per correttezza...) il sostegno ricevuto dagli ex "Autonomisti"...
Come ho scritto nel titolo... "C'è chi ride e chi piange", non so voi, ma in questo momento il sottoscritto sta ridendo a crepapelle!!!

domenica 26 maggio 2019

Europa senza maggioranza!!!

In Francia Le Pen è in testa,  Orban trionfa in Ungheria, a Malta, i laburisti di Muscat si confermano al 55%, mentre in Austria vincono i popolari di Kurz...
Vi è un'altro dato importante e cioè l'affluenza al voto che è la più alta negli ultimi venti anni...
Già secondo le stime diffuse dal portavoce del Parlamento europeo per i 27 Paesi si avvicina al 51% altro quindi che rivoluzione, questa volta i cittadini sono scesi... non per protestare nelle strade, ma dentro le cabine elettorali!!! 
E' come se abbiano deciso di riprendersi quel potere finora lasciato nelle mani di quei superati deputati, vedrete infatti che difficilmente a elezioni concluse, le forze elettorali che in questi trent'anni hanno governato l'Europa, riusciranno a trovare ancora i numeri per realizzare una maggioranza...
Volano i partiti "populisti", i verdi ed anche i partiti nazionalisti di destra... 
In Olanda i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, ma il partito populista di destra "Forum voor Democratie" è all'11%...
In Italia, solo in tarda serata sarà possibile sapere cosa è successo e come sono andate le elezioni... Ma anche se da noi queste votazioni non condurranno a chissà quali grandi cambiamenti, il voto globale europeo porterà certamente ad una trasformazione...
Una cosa difatti è certa, questi nuovi partiti comparsi per la prima volta sulla scena politica, vogliono ridisegnare l'Europa, a iniziare dalle politiche monetarie, presentando quella voglia di cambiamento con soluzioni radicali rispetto a quelle dei partiti che finora hanno governato, come risposta alternativa alle esigenze dei cittadini e alle nuove sfide dell’Unione...
Nessuno più vuole quelle politiche create per proteggere banche e lobby, individui che hanno creato politiche d'austerità – con quello che hanno comportato in Paesi come il nostro – e con la creazione di governo tecnico fantocci di centro-sinistra, mai votati dai cittadini, ma soprattutto lasciando nel contempo isolato il nostro paese nell'affrontare tutti quei problemi derivanti dalla crisi migratoria...
Il tempo dell'establishment... è terminato!!!
Il sottoscritto aveva anticipato quanto sta ora accadendo in un suo post:  "Una cosa è certa: i cittadini non si fidano più delle vecchie forze politiche e di quei loro antiquati interlocutori!!!" - http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/05/una-cosa-e-certa-i-cittadini-non-si.html
Ed è il motivo per cui questa preferenza faranno cambiare il nostro prossimo modo di vivere l'Europa... e difatti a breve,  ne vedremo i risultati!!!

sabato 25 maggio 2019

Basta con le parate: è tempo che si faccia luce su quanto realmente accaduto in questo paese!!!

Dando seguito a quanto alcuni giorni fa avevo scritto e cioè "Capaci non solo di ricordare, ma di mettere in atto quegli insegnamenti... (http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/05/capaci-non-solo-di-ricordare-ma-di.html), vorrei oggi riproporre un vecchio post - dove veniva intervistata dal "Fatto Quotidiano" e la "Repubblica" la figlia del giudice Borsellino, Fiammetta - intitolato: “Basta parate il 19 luglio, il Csm apra indagini su Ayala e altri”!!!
Il sottoscritto aveva realizzato un post intitolato "Borsellino una storia da riscrivere":  http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/borsellino-una-storia-da-riscrivere.html che descriveva il più grande depistaggio compiuto tra il 92' e il 94'...
E chissà se forse oggi, a trent'anni da quelle stragi, il nostro paese sarà capace di fare luce su quanto realmente accaduto, senza continuare - per come finora fatto - con quelle inutili parate che non rappresentano la realtà dei fatti, ma una finzione creata ad hoc da una parte di quegli uomini dello Stato deviati, per riuscire a sovvertire quell'allora democrazia... evento che poi nei fatti è realmente avvenuto!!!
Vi ripropongo l'intervista e mi permetto di allegare il video che descrive perfettamente i momenti successivi a quei giorni tragici...  
“Alla luce della pubblicazione delle motivazioni della sentenza, chiederò che sia fatta luce sulle responsabilità dei magistrati nelle indagini e nei processi sulla morte di mio padre. A noi e alla mia famiglia il Consiglio ha sempre risposto picche”. 
Fiammetta Borsellino, dopo il deposito della sentenza sul Borsellino quater si appella al Presidente Sergio Mattarella e si rivolge al Consiglio superiore: “Cosa fa il Csm? Perché questo reiterato silenzio sui magistrati che hanno avallato il falso pentito Scarantino?”.
La figlia del magistrato chiede “risposte tangibili e non parate in occasione del 19 luglio, per l’anniversario della morte di mio padre e dei poliziotti”. 
Fiammetta borsellino spiega che quel giorno “la famiglia Borsellino si chiuderà in una commemorazione strettamente privata, per sancire un lutto rinnovato dalle nefandezze che stanno emergendo”. 
Afferma che la sentenza del Borsellino quater “non è un punto di arrivo, ma di partenza, che il Csm deve acquisire al più presto. 
Alcuni dei magistrati che hanno avallato il falso pentito continuano a ricoprire incarichi importanti. Anna Palma è avvocato generale di Palermo, Carmelo Petralia è procuratore aggiunto a Catania”.
“Al magistrato Giuseppe Ayala, che nel 1992 era parlamentare, vorrei chiedere perché ha fornito sette versioni diverse dei momenti successivi alla strage, in cui si trovò fra i primi in via D’Amelio a tenere in mano la borsa di papà. E poco dopo scomparve l’agenda rossa“, aggiunge.
Spiega inoltre che insisterà per incontrare nuovamente in carcere i fratelli Graviano...




venerdì 24 maggio 2019

O ci si preoccupa di piacere a tutti oppure si è come il sottoscritto: una persona libera!!!


Sembra che piacere a tutti sia diventato l'unico obiettivo da perseguire...
Un bisogno compulsivo che si è trasformato in una vera e propria ossessione, certamente indice di una scarsa autostima!!!
Quando sento di alcune notizie nei social, dove la maggior parte si identifica in certi personaggi (del cazzo...) definiti "influencer", mi viene da pensare quanto questa nostra società sia profondamente regredita e di come la stessa viva in funzione dall'approvazione di quel proprio pubblico virtuale e soprattutto di quei "like" espressi, che fanno inorgoglire chi li riceve...
Non sono gli stereotipi personaggi pubblici a darmi fastidio - quelli sono così inutili che mi sono del tutto indifferenti - ma quei loro seguaci, poiché dimostrano di essere stati condizionano e difatti orientano la loro personalità verso quei soggetti, imitandoli in tutto e per tutto, nei dialoghi, nel vestiario, nei tatuaggi, nel proporsi con gli altri, infatti quest'ultimi  si rendono (seguendoli), ancor più irrecuperabili di quanto già essi stessi, non siano di loro...
Viene da piangere a guardare quei loro "selfie", quelle loro storie pleonastiche pubblicate su "Istagram", quelle rappresentazioni - dove sono evidenti una serie di pose false a modello fotoromanzi - sono come quei personaggi irreali che nulla hanno a che fare con le loro vite reali, ma che essi provano ad imitare attraverso quel mondo virtuale, concedendo a quei loro "follower", quanto richiesto dal web...
Ho deciso di parlare di questo argomento, poiché alcuni giorni fa mentre viaggiavo in auto, ho ascoltato in radio una notizia che mi ha profondamente colpito...
Trattava come argomento la vita di una adolescente che dopo aver chiesto ai propri "follower" se dovesse continuare a vivere o morire ed avendo ricevuto una percentuale di risposte superiori  che la incitavano a suicidarsi, ecco che la giovane ha compiuto quell'azione irresponsabile...
Ma non è l'unica notizia del genere...
Ricordo ad esempio di un'altra adolescente che si è tolta la vita lanciandosi dal balcone dopo che alcuni suoi compagni l'avevano immortalata in un video a sfondo sessuale, girato ad una festa mentre ella era visibilmente ubriaca, ma quel video nel frattempo era stato diffuso online. 
Già quei suoi deficienti "follower", con quei banali "like", l'hanno di fatto condannata a morte!!!
Ora in molti diranno: ma cosa c'entra questo, qui si tratta di mancanza di personalità, di soggetti deboli che non hanno la forza di reagire, che si fanno condizionare dal gruppo, dal branco o da fattori esterni...
Minch... quanti pseudo "psicologi" sono presenti, come si è bravi a criticare quando si tratta degli altri, ma ditemi, siete realmente sicuri che vi sareste comportati in maniera differente se fosse stati messi voi alla gogna pubblica, possiamo essere certi che anche voi sareste stati altrettanto bravi da reagire a quelle angherie???
Perdonatemi... ma ho forti dubbi a riguardo!!!
Perché per sentirsi diversi bisogna essere innanzitutto liberi e non parlo di esserlo nei confronti di quanti ci circondano, ma di avere quella necessaria imposizione sulla propria mente, possedere cioè quella capacità individuale da fare ciò che è giusto, senza alcuna influenza esterna!!!
Vi chiedo, ma quanti oggi possono dirsi capaci "d'influenzare"... non tanto gli altri, ma se stessi!!!
Si quanti tra voi non hanno alcun bisogno d'apparire diversi da come realmente sono??? Io credo che sono in pochi... anzi pochissimi, già... potrei contarli uno per uno!!!
Perché la maggior parte dimostrerà di essere stata nel corso della propria vita, senza alcuna personalità... e non parlo di ora che si è adulti... no parlo da sempre, da quando si era adolescenti, perché ora che si è giunti alla maturità... si è diventati ancor più succubi di quel mondo dell'apparire!!!
D'altro canto ditemi, quanti tra voi non hanno mai chiesto un autografo a un politico, ad una autorità pubblica e cosa dire di quei "selfie" richiesti ed ottenuti dai vostri personaggi, idoli e quant'altro???
Attori, calciatori, cantanti, personalità della televisione o della radio, presentatori, giornalisti, modelle, ecc... basterà guardare le vostre pagine social per scoprire come molti tra voi, hanno nei loro profili anche soltanto una foto con quei famosi personaggi pubblici!!!
Ora per dimostrare quanto sopra e soprattutto che non tutti siamo eguali... vorrei che ciascuno di voi osservi le mie pagine social: non troverete un solo "selfie" con alcun soggetto "famoso", perché il sottoscritto non ha mai pensato di avere insieme a loro una foto, come d'altronde non ho mai richiesto nel corso della mia vita a nessuno di quei personaggi noti un autografo!!!
C'è un detto a Palermo che dice... "su nuddu ammiscatu cu nenti" e rappresenta perfettamente molti di quei soggetti sopra riportati, perché per quanto mi riguarda ciascuno di loro rappresenta l'inutilità, sono persona insignificanti che non degnano minimamente di alcuna mia considerazione...
Ma con ciò non voglio dire che il sottoscritto non vorrebbe ringraziare alcuni individui famosi, personaggi della politica, cantanti, sportivi, professionisti, religiosi, ecc...
Infatti, vi sono dei soggetti a cui avrei voluto certamente esprimere - se avessi potuto farlo - tutta la mia gratitudine...
Certo alcuni di essi purtroppo non ci sono più, mentre altre chissà... potrebbe anche esserci un giorno, in cui le incontrerò...
Mi riferisco a nomi come Madre Teresa di Calcutta,  Mahatma Gandhi, John Fitzgerald Kennedy, Rita Levi Montalcini, John Lennon, Aung San Suu Kyi, Martin Luther King Jr., Emmeline Pankhurst, Nelson Mandela, Marie Curie, Papa Francesco, Maria Montessori, Cassius Clay, Rosa Parks, Dalai Lama, Malcom X, Malala Yousafzai, Lech Wałęsa, Anne Frank e molti altri... che hanno saputo - loro sì - "influenzare" in maniera favorevole la mia vita, tanto d'aver reso da sempre la mia persona "libera", per come difatti sono sempre stato!!!


giovedì 23 maggio 2019

"Capaci" non solo di ricordare, ma di mettere in atto quegli insegnamenti!!!

Dappertutto in questo giorno di lutto  sono presenti  manifestazioni a ricordo dell'anniversario della strage di Capaci...  
Si parla di legalità, s'affrontano tematiche riguardanti la giustizia, si realizzano incontri e convegni, finalizzati alla riflessione su temi quali liceità, giuridicità, legittimità ecc...
Tutte le scuole hanno realizzato dei progetti educativi presentati dagli studenti con la partecipazione delle autorità locali, sono state inoltre ricordate le vittime di quella strage compiuta nel 92', presso l'autostrada Palermo-Trapani in località Capaci...
A Palermo giunge al porto la "nave della legalità" salpata ieri dal porto di Civitavecchia con a bordo 1.500 studenti... 
Ad attenderli sulla banchina vi sono altri ragazzi come loro e ad accompagnarli vi è la sorella del giudice, Maria Falcone...
Due grandi poster con le foto dei magistrati Borsellino e Falcone, sono state poste all'esterno e sembrano accogliere le migliaia di giovani...
Tutto bello... anzi no, bellissimo, peccato però che queste azioni vengano compiute esclusivamente in questi giorni della memoria,  poi durante l'anno tutto prosegue come se nulla fosse mai accaduto...
Ovviamente non ho alcun rimprovero da fare ai ragazzi, anzi tutt'altro, loro rappresentano la speranza, il futuro, la possibilità di cambiare un giorno questa terra  infetta...
Ma poi c'è la realtà, ci sono loro, quei molti genitori e/o familiari che vivono quelle loro vite in maniera "indegna", già... lontani anni luce da quegli insegnamenti morali...
In loro d'altro canto non vi è alcuna etica, in quei loro comportamenti vi è il contrario di quanto oggi viene rappresentato!!!
Ecco perché vivono in maniera distaccata questi anniversari, li ritengono privi d'interesse, sono irrilevanti nella la vita quotidiana, perché essa dimostra di proseguire in tutt'altra maniera, perseguendo quel sistema "clientelare/mafioso", altrimenti si è fuori... 
Lo sanno bene loro che vi sono dentro... sanno difatti quanto sia necessario -prima di tutto- ottenere il "rispetto" che solo certe amicizia possono dare... (in particolare quelle degli "amici degli amici")!!! 
Infatti saranno quelle conoscenza a garantire successivamente le necessarie raccomandazioni o eventuali possibilità d'avanzamento di carriera, favori personali per i propri cari, influenze politico/istituzionali e soprattutto professionali... 
Conoscono perfettamente questa terra e soprattutto i loro conterranei, ed oggi, incrociando per strada gli sguardi di quei ragazzini ancora "puri", sorridono... perché sanno perfettamente a cosa andranno incontro e seppur ora si dimostrano antagonisti a questo sistema mafioso, un giorno si piegheranno a quel sistema "immondo"...
D'altronde non dimentichiamoci che questi nostri ragazzi, questi figli che oggi sono lì a manifestare, sono eguali a quelli che ventisette anni fa erano scesi per le strade per lottare contro quel sistema criminale, contro quell'associazione mafiosa, contro quei suoi referenti politici, imprenditoriali ed istituzionali!!! 
Ma quei giovani d'allora eravamo noi, non altri, eppure il sistema ha continuato a svilupparsi nello stesso modo, anzi no... si è espanso in maniera peggiore, basti osservare tutte le migliaia d'inchieste giudiziarie effettuate o gli arresti compiuti dalle forze dell'ordine nel corso di quasi trent'anni!!!
Un vero schifo, sì... perché dimostra che quelle morti non sono servite a nulla, non hanno modificato le coscienze della maggior parte dei cittadini, i quali,  continuano a infangare quotidianamente - con le loro azioni - quei due magistrati... ma non solo di loro, ma anche tutti coloro che credevano in questo nostro Stato e che hanno sacrificato la loro vita per questa terra...
Una terra che - a differenza di quanto ci viene solitamente raccontato, da quei quattro raccomandati seduti in quelle poltrone istituzionali - continua a vivere nell'inganno e nella corruzione, dove a delinquere non è povera gente o il delinquente abituale, no... qui "u fangu" (come si pronuncia a Palermo) è rappresentato dai colletti bianchi, dai dirigenti e funzionari corrotti posti in quegli enti pubblici, dai politici collusi, dagli imprenditore affiliati, da tutti quei soggetti istituzionali complici del malaffare, amministratori giudiziari compiacenti o sottomessi e purtroppo anche magistrati e uomini delle forze dell'ordine, ahimè corrotti... 
Altro che mele marce, qui di sano non vi è rimasto nulla!!! 
Si è vero, vi sono loro... questi ragazzi che oggi sono qui a manifestare!!!
Sicuramente vanno apprezzati e certamente incitati in questa loro azione, in particolare da noi genitori, ridotti a numero esiguo (ma che hanno saputo conservare quella purezza morale perduta dalla maggior parte dei loro coetanei...) in questa lotta per la "legalità", perché siamo noi i veri insegnanti, i primi che osservano e che usano come metro di riferimento ... 
Perché la verità in fondo è assai semplice: dipende principalmente da cosa ci hanno saputo insegnare "moralmente" i nostri genitori e per come noi stessi crescendo ci siamo comportati, non solo sotto l'aspetto professionale - nel  rispetto delle leggi previste - ma bensì nell'aver intrattenuto rapporti sociali, inclini a quelle regole morali che vanno aldilà di qualsiasi regola scritta...   
Ecco... basterà quanto sopra per scoprire che anche i vostri figli un giorno diverranno "modello" di legalità e  rispettosi di quei principi d'onesta e giustizia... 
Il resto sono solo cazzate!!!  

mercoledì 22 maggio 2019

Una cosa è certa: i cittadini non si fidano più delle vecchie forze politiche e di quei loro antiquati interlocutori!!!

I responsabili di quei partiti sanno bene della disaffezione dei cittadini ad andare al voto e non vedono al momento contromisure da adottarsi per cambiare questo trend...
Certo, qualcuno ha provato a cambiare gli interpreti, ma la musica alla fine è rimasta invariata e come dicevo sopra, i cittadini non sono stupidi ed oggi a differenza di ieri, non si fidano più delle promesse, ma vogliono fatti concreti e non parole!!!
D'altronde una cosa è evidente a tutti, la politica non è un qualcosa che viene svolto per migliorare la società civile, bensì serve a quei politici per portare avanti i propri interessi (personali e/o familiari), ma soprattutto ha dimostrato di avere come unico scopo quelli di sviluppare meccanismi collusivi e clientelari...
Disgraziatamente su quanto appena detto non esiste alcun antidoto e comunque molti di quei soggetti, continuano imperterriti a compiere quei loro comportamenti disdicevoli, senza preoccuparsi di poter restare coinvolti in una delle tante inchieste giudiziarie... 
Non vi è in loro alcuna dignità, come peraltro mancano totalmente di quei necessari valori, già... d'altronde essi per primi non hanno alcun riferimento ideologico ma solo orientamenti partitici e non vi è in loro alcun interesse a sviluppare temi rilevanti... a loro interessa esclusivamente sedere i quelle poltrone... il resto saranno soltanto chiacchiere!!!
Perché la sfida oggi non è più tra l'anti-politica e i partiti, non sono più quei suoi referenti ad essere messi in discussione, come non è un nome rispetto ad un altro che farà la differenza...
No... oggi si è stanchi di ciò che rappresenta la politica in tutte le sue sfaccettature e non solo sul piano dell’organizzazione, ma su ciò che esprime ancora oggi l'ideologia e la cultura politica!!!
Provare a recuperare la fiducia di cittadini è ormai difficile, perché ciascuno di essi si pone in maniera distaccata e considera la politica come un qualcosa di distante... 
Ma il cambiamento è ormai in corso, in particolare in quelle nazioni dell'Europa che dimostrano di possedere una profonda coesione sociale, e difatti questo stravolgimento emergerà in tutta la sua forza dopo il voto del 26 c.m. e non basteranno più quei superati partiti a limitare i cambiamenti già in corso...
E' veramente strano: "la storia sta evolvendo e loro sono ancora qui a chiederci il voto"... 
Non comprendono che quella preferenza tra un po' non servirà più a nulla... perché tutto sta cambiando verso una nuova democrazia, un periodo dove l'uomo non è più isolato, ma al primo posto insieme agli altri: il resto vedrete... verrà da se!!!

martedì 21 maggio 2019

Elezioni Europee in Sicilia/Sardegna: 120 candidati per 8 posti così suddivisi...

Stanno facendo come i pazzi!!!
Sono tutti lì a chiederti il voto o a fare in modo che si venga influenzati, per indirizzare quella nostra preferenza su di loro!!!
Il sottoscritto un'idea se le fatta ed è il motivo per cui a differenza dei sondaggi pubblicati nei quotidiani o nel Web, proverà a dare le sue di previsioni... 
D'altronde, uno dei comportamenti che da sempre mi ha dato particolarmente fastidio è il dover ascoltare la maggior parte dei miei concittadini "elettori" che - l'indomani delle votazioni - sono in prima fila al bar o in ufficio per esprimere tutta la loro soddisfazione per i risultati raggiunti, quasi fossero stati essi dei veggenti...
Hanno sin da subito dimenticato la X posta sul simbolo di quel partito, ma soprattutto obliano sul nome del referente scelto, che ahimè  - da poche ore s'è scoperto - non essere stato eletto ed allora eccoli... come subdoli voltagabbana a ricercare il deputato eletto, per congratularsi con egli, confermando l'impegno promesso e compiuto all'interno di quella cabina elettorale (viscidi, ipocriti e ingannatori... )!!!  
Ecco perché a differenza loro, mi permetto di riportare ciò che penso accadrà tra pochi giorni...
Inizio con la  LEGA: sono in molti a scommettere che sarà il primo partito nel nostro paese!!!
A differenza di molti, il sottoscritto non pensa che andrà così, anche perché in questi mesi c'è stata una forte inflessione provocata principalmente da quei suoi alleati storici di centrodestra, ma soprattutto dagli ultimi sviluppi di cronaca giudiziaria che hanno visto per l'appunto, alcuni suoi referenti posti nel mirino delle Procure Nazionali...  
Mi sento abbastanza sicuro nel dire che in Sicilia la Lega farà per l'ennesima volta "flop" e non tanto per i candidati proposti, ma per quelle lotte fratricide che hanno visto coinvolti parecchi suoi uomini e donne... 
Mi riferisco in particolare a coloro che sono stati messi in disparte e che oggi - seppur ancora all'interno di quel partito - remano contro di esso e a sfavore dei candidati proposti da quel loro partito!!! 
Vedrete la Lega resterà a bocca asciutta, sì... forse un seggio, due sarebbe già per loro una grande vittoria e posso presumere che uno di quei due seggi vada ad una donna...
Passiamo quindi al M5Stelle...
Non siamo ai numeri delle politiche, ma sono in molti i cittadini a preferirla agli altri partiti...
Il tutto grazie a quelle politiche sociali messe in atto in questi mesi di governo nazionale, che ha saputo mantenere parte di quelle promesse fatte in campagna elettorale ( reddito e pensione di cittadinanza, costi della politica, quota 100 e 41, ecc...) ed anche per gli imposti principi di legalità, che - seppur l'hanno vista coinvolta con alcuni propri iscritti - ha saputo immediatamente espellere, quei suoi "indagati" referenti..
Prevedo quindi che 4/6 seggi andranno a loro, da dividersi in quota parte con i sardi, uniti nella circoscrizione...
Per quanto concerne il partito del Cavaliere, a differenza di altre regioni d'Italia in cui ha perso molti punti percentuali, qui sul territorio, la compagine politica è coesa, grazie soprattutto ad alcuni suoi referenti...
E quindi, anche se alcuni dei suoi uomini sono usciti dal partito, l'ingresso di nuovi (per modo di dire... perché il termine più corretto da usare sarebbe "riciclati") provenienti da altre forze politiche - peraltro in caduta libera o da compagini ormai scomparse - sta rimpinguando quel calderone di FI, sperando così di poter ottenere la poltrona desiderata..
Ritengo comunque che in queste elezioni europee, siano stati commessi gravi errori, tra cui quello ad esempio d'aver preferito soggetti impreparati, a differenza di altri che bene avevano fatto in questi anni, rappresentando in modo professionale a Bruxelles il nostro Paese... ma che oggi (incredibilmente) sono stati posti fuori dal direttivo siciliano...
Comunque alla fine 1-2 seggi penso che riusciranno a prenderli...   
Per quanto concerne il Pd mi sembra in forte ripresa, seppur il suo Segretario Zingaretti non abbia evidenziato ancora grandi capacità innovative, ma sembra ripercorrere quel cliché utilizzato da tutti coloro che lo hanno preceduto...
Ma a differenza degli altri partiti i "tesserati rossi" camminano sempre nella stessa maniera... d'altronde come si dice "chi nasce "tondo" non può morir quadrato..." e quindi gira e rigira, i voti dispersi in questi mesi... piano piano stanno ritornando, ma vanno in ogni caso ricordate le vergognose politiche regionali compiute negli ultimi cinque anni da quel loro governo di centro-sinistra (Crocetta &Co.)!!!
Inoltre, se a quanto sopra andiamo ad evidenziare taluni nomi ora proposti (di cui noi tutti sappiamo bene la "provenienza" non certo politica, infatti... ciascuno di noi conosce bene chi c'è dietro quelle migliaia di voti raccolti), per cui... se la politica continua ancora ad essere svolta come cinquant'anni fa, difficilmente questo partito potrà contare sul mio voto!!! 
Comunque prevedo sin d'ora che potranno ottenere uno... forse due seggi!
Ed infine il partito di Giorgia Meloni: in base ai sondaggi avrebbe vinto la sua scommessa, in quanto il partito di Fratelli d’Italia è dato a livello nazionale oltre il 7%.
Il sottoscritto viceversa ritiene questo valore gonfiato... soprattutto in Sicilia, perché se verrà a mancare il sostegno degli "Autonomisti" di Raffaele Lombardo ed i voti del movimento del Governatore Musumeci con "Diventerà bellissima"  (che sembrano essere diretti verso altre realtà... d'altronde il Presidente ha lasciato liberi i suoi iscritti...), ecco... senza questi due appoggi in loro soccorso, difficilmente il partito di FdI in Sicilia potrà superare lo sbarramento del 4%, con il rischio quindi che i suoi deputati (siciliani), restino fuori dall'Europa!!!
Come d'altro canto resteranno probabilmente fuori tutti gli altri partiti: vedasi Bonino, gruppi misti di sinistra e anche quelle liste civiche che sicuramente non supereranno l'asticella imposta...
Infine... non mi resta che parlare dei restanti 112 "non eletti": per loro ritengo sia giunto il tempo di cambiar mestiere!!!

lunedì 20 maggio 2019

Massimo D'Antona: 128 passi, non uno di più...

20 maggio 1999 sono le 8,20.
E’ primavera e il sole si è alzato da poco.
Un vento caldo proviene dal mare... quasi scirocco.
Sibila dentro i vicoli, rimbalza sulle finestre dei palazzi signorili, sui vetri degli uffici ancora vuoti,si infila attraverso il vetro abbassato di un furgone Nissan e va a colpire proprio gli occhi di due giovani seduti accanto al lunotto posteriore. 
Sono lì da diversi minuti,appostati e pronti ad agire.
Sul vetro hanno applicato da giorni una sottile pellicola bianca e attraverso i graffi sulla vernice a gesso possono vedere tutta la strada, controllare il movimento dei passanti. 
Quello seduto davanti,al posto di guida, carica i proiettili della sua P 38. 
Nessuno può vederli e riconoscerli, nella loro posizione di tiro...
Via Salaria è caotica come ogni giorno. 
In città, le macchine che provengono dal raccordo anulare si imbottigliano in un budello stretto, con semafori lunghi un minuto, fa già caldo e lo scarico dei motori rende l’aria irrespirabile. 
C’è un traffico disordinato, guidato solo dalla pazienza degli automobilisti. 
All'angolo con via Adda, la Salaria si stringe di molto. 
La grande via consolare si trasforma così in una strada stretta, anonima, a senso unico. 
Da un punto all'altro saranno una decina di metri...
Sul lato sinistro, un cartellone pubblicitario rende il marciapiede poco più di un francobollo di asfalto, pochi centimetri, prima dell’insegna, si scorgono un palo di ferro e una macchinetta per pagare il ticket del parcheggio, mentre sul lato destro i negozi non sono ancora aperti ma nei bar già si servono da due ore caffè e cornetti. 
La gente cammina decisa verso il ministero del Tesoro e del Bilancio, gli studi di rappresentanza, ambasciate e consolati, mentre altri aspettano alla fermata dell’autobus. 
All'altezza del cartellone sono posteggiati due furgoni, sono posti uno di fronte all'altro.
Il "Vanette Nissan" è davanti al muro di cinta di Villa Albani, mentre il "Ducato" accanto ad una profumeria.
Alle 8,23, il professor Massimo D’Antona, 51 anni, esce dalla sua abitazione al quinto piano di un elegante palazzo di via Salaria. Da un bacio alla moglie Olga, saluta la figlia Valentina, scende le scale, chiude il portone e si dirige a piedi verso lo studio di via Bergamo,dove ogni giorno lavora e realizza le consulenze per il ministero del Lavoro. 
Si lascia dietro via Po, rimedia il marciapiede di sinistra e cammina lungo via Salaria in direzione di Piazza Fiume. E’ davanti al negozio di telefonia, poi attraversa l’incrocio con via Basento, oltrepassa via Adda di dieci metri ed entra in quei pochi centimetri che separano Villa Albani dal cartellone pubblicitario.
Dalla sua casa sono 128 passi, non uno di più. D’Antona cammina a passo normale, con la sua borsa in pelle marrone scuro sulla mano destra.
Le 8,30.Quando D’Antona sparisce dalla visuale del furgone, il portellone centrale del Vanette Nissan targato Varese si spalanca, escono due giovani, avranno 25-30 anni, diranno più tardi alcuni testimoni. 
Uno di loro indossa giacche chiare tipo k-way e capellini da baseball, sorprendono alle spalle Massimo D’Antona. 
Il killer impugna una pistola calibro 38, si assicura la copertura e spara senza silenziatore. 
Uno, due colpi, che sembrano petardi... D’Antona cerca un disperato tentativo di difesa.
Si copre il torace con le braccia e con la borsa. Tre, quattro, in rapida successione... D’Antona perde l’equilibrio. Cinque, sei. L’assassino scarica tutto quello che contiene il tamburo della 38. 
Spara anche quando D’Antona è a terra e lo raggiunge alla schiena, alle braccia, nella zona lombare, l’ultimo proiettile è al cuore. 
D’Antona si accascia in terra scivolando lentamente lungo il muro di cinta di villa Albani. 
L’agguato dura sessanta secondi. Un minuto per uccidere il consulente del ministro del Lavoro Antonio Bassolino. Un agguato,un omicidio politico nel centro di Roma. 
Solo allora il killer ripone il revolver nei pantaloni ed insieme al complice che porta un giubbotto di jeans e una maglia rosa, si dirige verso via Adda. 
Veloci come razzi salgono in sella di un motorino, uno di quelli di piccola cilindrata parcheggiato poco prima ,schizzano via e si dileguano nel traffico. Il professore chiede aiuto con una voce flebile, che solo una giovane che gli passa accanto riesce ad udire. 
Sono le sue ultime parole, incomprensibili, quelle di tutta una vita. Alle 8,35 arriva un’ambulanza chiamata da un uomo con il cellulare. Le condizioni del professore sono disperate.
Viene trasportato al Policlinico Umberto Primo. Per quaranta minuti i medici tentano di rianimarlo ma Massimo D’Antona muore alle 9,30.
Degli ultimi istanti di vita di D’Antona rimangono la sua sagoma disegnata da un poliziotto con un gessetto bianco sull'asfalto grigio e una borsa lì accanto, semichiusa. 
Un cronista che giunge sul luogo dell’omicidio ha in genere scarse possibilità di movimento. Non è questione di contatti con gli inquirenti. E’ che tutto intorno gli si chiude a riccio ed è difficile conoscere subito alcuni particolari fondamentali per un’indagine.
Diceva anni fa un grande poliziotto della squadra narcotici di Milano: ”Se fai passare ventiquattro ore dall'omicidio e ancora non hai compreso la dinamica, l’inchiesta può proseguire per mesi”.
Ma in via Salaria arrivano gli uomini della polizia scientifica coordinati dal dirigente Alfonso D’Alfonso.
Gente preparata, con un passato da segugi dell’antiterrorismo!!!
Il luogo dove D’Antona trova la morte è delimitato da strisce rosse e bianche. I primi poliziotti posizionano piccoli cartelli bianchi con i numeri in nero accanto ai bossoli.1,2,3,4,5,6. Annotano quello che vedono e sentono sopra pagine di block notes che diventeranno verbali. 
Aprono sacchetti di plastica, con i guanti prelevano decine di mozziconi di sigarette che saranno poi analizzati in laboratorio. 
Qualcuno estrae da una borsa la videocamera e inizia a girare. In quei momenti un giornalista può solo capire, comprendere e osservare. I primi indizi sono confusi, forse non serviranno neppure allo sviluppo delle indagini ma rappresentano le indicazioni prese a caldo. Perché le prime dichiarazioni di un testimone di un omicidio rappresentano soltanto un punto di vista, una prospettiva limitata alla posizione in cui si trova rispetto al luogo in cui cade la vittima. La visuale è ostacolata da vetture, insegne, persone, cose in movimento.
Dal basso l’occhio vede soltanto alcuni particolari. Meglio piazzarsi in alto. Dal quinto piano di un palazzo di via Salaria la scena del delitto D’Antona è molto più chiara. E’ la somma di tutte le angolazioni possibili. Niente c’è tra l’occhio e il punto esatto in cui è riverso D’Antona. La vista si allarga. Si scorge il cartellone pubblicitario, il marciapiede che si stringe, la macchinetta del parcheggio, due pali di ferro. D’Antona è stato stretto nel unico segmento di asfalto dove poterlo uccidere. 
Dall’alto è possibile scorgere la via d’uscita degli aggressori, via Adda ,e la presenza ingombrante di quei due furgoni. Il Vanette Nissan piazzato vicino al muro di cinta di villa Albani ha il lunotto posteriore verniciato di bianco ed è graffiato in almeno due punti. I killer si erano piazzati da alcune ore ,sorvegliando così il cammino di D'Antona e i suoi possibili spostamenti. Avevano oscurato il lunotto per non farsi riconoscere dall'esterno e segnato la pellicola per ottenere l’esatta traiettoria tra loro e il professore. Nel Ducato parcheggiato davanti ad una profumeria c’è un bloster ai pedali di guida e all'interno si scorgono alcuni attrezzi per la pittura, fusti di vernice,barattoli di colla, una scala. Accanto alla borsa di D’Antona i poliziotti trovano subito le tre ogive dei proiettili. Basta una chiamata in centrale e si scopre che i furgoni risultano rubati: il Nissan sottratto nella zona di Porta Portese il 29 aprile,il Ducato sparito l’8 maggio a Montespaccato, alle porte di Roma. Il commando lascia sui furgoni le targhe vere,un indizio utile a chi indaga. Il gruppo che ha agito in via Salaria ha commesso il primo errore di carattere organizzativo, indicativo di un apparato logistico non ancora perfezionato.
Solo dopo aver visto la scena dall'alto e compresi i meccanismi dell’ omicidio si possono ascoltare i testimoni.
”Ho sentito dei colpi sordi –dice un signore -sembrava come l’esplosione di petardi. Poi ho visto un uomo allontanarsi in direzione di via Adda”. Una donna che ha il negozio a pochi metri dal luogo del delitto prosegue il racconto.”Sono arrivata verso le 8,30 in auto con mio figlio. Mentre stavamo parcheggiando, abbiamo sentito dei colpi sordi. Così, abbiamo visto un uomo che sparava proprio dietro al cartellone pubblicitario.Poco dopo l’uomo ha infilato la pistola dietro al giubbotto e si è allontanato a piedi verso via Adda”. Le prime intuizioni di chi ha scelto un’altra prospettiva,vengono dunque confermate. I killer di D’Antona hanno utilizzato una calibro 38 (“i colpi sordi”) e hanno rimediato l’unica possibile fuga: via Adda, una piccola strada a senso unico orientata verso la periferia. Il docente viene colpito prima alle spalle, si gira e solo allora uno degli aggressori gli spara: il secondo uomo del commando é di copertura, armato, pronto ad intervenire se la P 38 si fosse inceppata. L’assassino spara sei colpi e quasi certamente non è un professionista: si nota subito una strana imprecisione nel colpire la vittima.
”Perché sei colpi?- si lascia scappare subito un investigatore. Il killer sceglie un revolver che non lascia bossoli, evita accuratamente un arma semiautomatica come nello stile dei terroristi negli anni settanta.
La donna non ricorda le caratteristiche dello sparatore ma qualche particolare lo offre.
”Ero troppo spaventata. Ricordo solo che aveva un berretto in testa e credo fosse vestito di chiaro”. Il figlio aggiunge altri indizi. Dice di aver visto il killer salire su un motorino, con un complice che lo attendeva in via Adda. ”Avevo appena parcheggiato l’auto quando ho sentito dei colpi sordi, molto più silenziosi dei petardi che si sparano a Capodanno. D’istinto mi sono voltato verso il punto da cui provenivano gli spari e ho visto due persone a pochissima distanza dall'avvocato. D’Antona si è accasciato lentamente, scivolando lungo il muro. Chiedeva aiuto con voce flebile. Dopo averlo ucciso i due si sono girati e incamminati con passo tranquillo ma svelto verso via Adda. Avevano il volto scoperto. I due assassini erano alti circa 1,80 e di un’età compresa tra i 25 e i 30 anni, con visi normali. Erano vestiti in modo simile. Uno aveva un capellino da baseball e una giacca tipo k-way di colore chiaro; l’altro portava un giubbotto di jeans e una maglia rosa. Uno di loro ha portato la mano all'altezza della cintura dei pantaloni, come se stesse nascondendo un’arma”.
La custode di un palazzo di via Adda afferma di aver visto proprio davanti al suo portone due ragazzi sui 25-30 anni salire in sella di un motorino di piccola cilindrata di color giallo e allontanarsi a velocità normale. Altri affermano che accanto ai due sparatori c’è una donna. La complice con funzioni di copertura è lontana,forse dall'altra parte della strada.Disegnano un primo identikit:gli occhi grandi e scuri,i capelli castani e lisci,tagliati corti,una piega semplice con una riga in mezzo alla fronte. Alcuni testimoni dicono che a prima vista può essere perfino scambiata per un uomo:indossa i pantaloni e porta un berretto da baseball,proprio come l’uomo che impugna la P 38. Dopo il sesto colpo,la complice,secondo le testimonianze,si gira in fretta e fugge a piedi lungo via Salaria. 
Una donna filippina che lavora come colf in un palazzo vicino,è convinta che “soltanto uno dei due furgoni utilizzati dagli attentatori, era stato parcheggiato dalla sera prima in via Salaria”. 
Lo dice con sicurezza: da quelle parti ci passa ogni sera. E’ il Vanette Nissan, si saprà giorni dopo; il Ducato,invece, è stato parcheggiato di notte davanti alla profumeria. 
Ecco perché i titolari del negozio, a cui il Ducato copriva la visuale non hanno segnalato nulla alle forze di polizia. La conferma di questo particolare non di poco conto viene dalle dichiarazioni del regista televisivo Luca Manfredi che proprio sul luogo del delitto D'Antona girava una fiction con Nancy Brilli.
Racconta Manfredi:”Era l’ultimo giorno di riprese in via Salaria. Prima di chiudere il lavoro abbiamo girato una scena. Una macchina doveva entrare nella villa ma c’era un furgone chi ci ostacolava. Abbiamo poi saputo che era proprio quello utilizzato dai killer. Un attrezzista della troupe ha notato che era aperto e così lo ha spinto a mano di circa un metro”.Gli investigatori sono certi che oltre ai due killer, nell'area di azione dovevano esserci almeno altre 4 o 5 persone piazzate nei furgoni e lungo la via, con compiti di osservazione ed eventuale copertura. A pochi passi dal luogo dell’omicidio c’è una filiale della Banca di Roma. All'esterno una videocamera nascosta registra in continuazione tutti i movimenti di cose e persone.
La polizia sequestra i filmati degli ultimi cinque giorni. Cerca quel volto che alcuni testimoni dicono di aver visto aggirarsi all'incrocio tra via Adda e via Salaria. E’ un uomo di 45 anni,con i baffi, ben vestito:stava nella sua auto ferma ma con il motore acceso. 
E’ un basista? Uno che passava da quelle parti per caso? Il lavoro sulle registrazioni filmate risulta comunque faticoso. Le riprese dell’occhio elettronico riguardano il lato opposto al marciapiede in cui è caduto D'Antona. L’orientamento dell’obiettivo fa supporre l’impossibilità di ritrarre la scena del delitto e l’immagine del furgone parcheggiato in quel tratto di strada. Gli inquirenti confidano su quei filmati e tentano di individuare qualche movimento sospetto di persone . Viene anche analizzato il contenuto della memoria del computer portatile che D'Antona portava nella borsa marrone scura:consulenze,documenti di prossima pubblicazione. Le carte non sembrano però utili alle indagini. I reperti vengono portati nei laboratori. Si dovrà attendere l’autopsia sul corpo di Massimo D'Antona. I proiettili della calibro 38 estratti dalle ferite della vittima devono essere comparati con altre armi,per riconoscere le sottili striature che ogni revolver imprime sul piombo.Gli altri indizi sono tutti analizzati nelle stanze fumose della Procura della Repubblica di Roma,nei locali della Questura. E’ già chiaro a molti che quello di Massimo D'Antona è un omicidio politico,un atto terroristico che intende riportare la lancetta dell’orologio a momenti passati e sepolti dalla storia. Passano le ore e gli attentatori si fanno vivi.
Alle 17,09 l’agenzia Ansa mette in rete poche righe.Le “Brigate Rosse per la costituzione del partito comunista combattente” rivendicano l’agguato al professore con una risoluzione strategica di 14 fogli su due facciate inviata al Messaggero e al Corriere della Sera. Sono in tutto 28 pagine fitte di righe. Il documento porta al centro una stella a cinque punte e una sigla:Brigate Rosse. E’ realizzato con il computer, non è dattiloscritto come i volantini brigatisti degli anni settanta. Nella parte iniziale c’è tutto il senso dell’azione.
” Il giorno 20 maggio 1999, a Roma, le Brigate Rosse per la Costruzione del Partito Comunista combattente hanno colpito Massimo D’Antona, consigliere legislativo del Ministro del Lavoro Bassolino e rappresentante dell’Esecutivo al tavolo permanente del ” Patto per l’occupazione e lo sviluppo”. Con questa offensiva le Brigate Rosse per la Costruzione del Partito Comunista Combattente, riprendono l’iniziativa combattente, intervenendo nei nodi centrali dello scontro per lo sviluppo della guerra di classe di lunga durata, per la conquista del potere politico e l'istaurazione della dittatura del proletariato, portando l’attacco al progetto politico neo-corporativo del” Patto per l’occupazione e lo sviluppo”, quale aspetto centrale nella contraddizione classe/Stato, perno su cui l’equilibrio politico dominante intende procedere nell'attuazione di un processo di complessiva ristrutturazione e riforma economico- sociale, di riadeguamento delle forme del dominio statuale, base politica interna del rinnovato ruolo dell’Italia nelle politiche centrali dell’imperialismo.”
Massimo D’Antona viene condannato a morte dai brigatisti perché ritenuto la mente pensante di quel “Patto per l’occupazione e lo sviluppo”,che aveva ideato per l’esecutivo guidato da Massimo D’Alema e per il ministro del Lavoro Antonio Bassolino.
“All'interno di questo quadro si è collocato l’incarico conferito a Massimo D'Antona, dapprima come esponente dell’Esecutivo nella definizione generale del “Patto per l’occupazione e lo sviluppo”, poi come responsabile della sua sede stabile, ossia il Comitato consultivo sulla legislazione del Lavoro, il Comitato ha la funzione dare attuazione alla strutturazione delle politiche neo-corporative, approvata con il Patto nel dicembre del 1998, e cioè alla istituzione di una consultazione continua tra esecutivo e parti sociali………”
Il documento analizza la politica italiana, il governo delle sinistre, la situazione internazionale ,la guerra nella ex Jugoslavia. L’attacco al sindacato,e in particolare alla Cgil è nello stile dei vecchi documenti delle Brigate Rosse degli anni settanta. Una copia quasi conforme,a cose già viste e sentite.
“La linea seguita dalla Cgil, nell'aggressione Nato alla Jugoslavia, è stata quella di fare assumere con gesti concreti una posizione ai lavoratori italiani, nella polarizzazione del conflitto tra Jugoslavia e secessionismo kosovaro-imperialismo Nato, per sfruttare ogni minima possibilità di attiva legittimazione dell’intervento bellico, che viene qualificato dal suo segretario Cofferati, come una “necessità contingente”, in una posizione più generale che preme il governo italiano e che, rivendicando una funzione attiva dell’Europa nell’area balcanica, chiede che l’Europa stessa si attrezzi politicamente, istituzionalmente e militarmente a svolgerla congiuntamente agli Usa…".
Aggettivi e termini sono certamente cambiati ma il gergo,il gusto per le sigle e per gli assiomi sono gli stessi. E’ identico il tentativo di condurre un ragionamento politico inoppugnabile che non lasci mai spazio ad alcuna contestazione. La ragione degli “eredi” delle Brigate Rosse è una e immutabile, con un vago sentore nostalgico per l’ex blocco sovietico e una critica alla Germania che ha “inglobato” l’ex Ddr, la Repubblica democratica tedesca.
“Nell'affermazione del processo di coesione europea una funzione centrale di spinta è stata svolta dalla Germania, nel suo ruolo di principale potenza economica europea, che si è ulteriormente accentuato con la fine degli equilibri di Yalta, con l’inglobamento dell’ex-Ddr e con l’esportazione di capitali nei paesi dell’est europeo e con l’influenza politica che vi esercita……”
Lo stile e il testo sembrano nati in due tappe. E’ come se le 28 cartelle del documento fossero uscite dalla penna di giovani di oggi, colti, intelligenti, informati della politica nazionale e internazionale, di buona formazione e di buone letture. Una risoluzione scritta a più mani. I giovani “eredi”, prima di scrivere il testo, avrebbero però passato in rassegna tutti gli antichi documenti delle Brigate Rosse, compresi quelli del sequestro e dell’omicidio del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Poi discusso, per ore, con uno della vecchia guardia degli anni ’70 e ’80. E’ lui che avrebbe lasciato una impronta davvero indelebile sul documento rivendicativo per l’assassinio di Massimo D’Antona. Ci sono le analisi politiche aggiornate fino all’elezione di Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale, termini e aggettivi attuali,che non apparivano nelle risoluzioni strategiche di vent’anni fa. Al posto del vecchio “Sim”,lo Stato Imperialista delle Multinazionali, c’è la “B.I”,la ” Borghesia internazionale” .
“Se da una parte, quindi, la risposta è quella di incrementare le misure repressive generali, rafforzare organici e strumentazioni degli apparati di polizia (vedi pacchetto anticriminalità Diliberto-Jervolino), inasprire le sanzioni anti-sciopero, estendere le campagne di criminalizzazione e la pratica dell’incriminazione delle lotte di settori che non accettano la subordinazione agli interessi della B.I. ma anche alternativamente quella di assorbire e svilire l’opposizione di settori di proletariato, dall'altra, l’istanza di una più forte legittimazione dell’azione statuale viene soddisfatta affiancando al canale di legittimazione istituzionale, politico-rappresentativo, quello negoziale con le parti sociali….” 
Ma il continuo ricorso alle maiuscole è davvero qualcosa di più di un’impronta. Non manca una sorta di autocritica al vecchio spontaneismo. Quasi una spiegazione delle antiche sconfitte. Il giudizio sul governo guidato da Massimo D’Alema e sulla politica riformista dei Democratici di sinistra è duro.
“Un ruolo particolare in questi anni è stato svolto dal Pds che ha sostenuto organicamente le politiche di riforma e ristrutturazione economico-sociale e di forzatura degli assetti politici. All'interno del Pds è D’Alema che ha operato alla costruzione degli equilibri politici che hanno sostituito il governo Berlusconi e ricondotto, l’opposizione di classe ad esso, in un ambito funzionale all'esercizio di un ruolo di governo. 
Un ruolo quello di D’Alema, e dei Ds in generale, che viene rilanciato dalla responsabilità assunta, dal suo governo, con il pieno impegno dell’Italia nell'attacco alla Jugoslavia, responsabilità che gestisce le continue forzature con un’articolata tattica di progressive ratifiche parlamentari al coinvolgimento delle forze armate italiane nella infame e folle aggressione al popolo Jugoslavo……”
C’è poi un richiamo all'omicidio di Roberto Ruffilli, il consigliere per i problemi istituzionali dell’allora presidente del Consiglio Ciriaco De Mita,avvenuto il 16 aprile 1988 a Forlì. Il richiamo a quel delitto è già un forte indizio.E’ come se le nuove leve delle Brigate Rosse-Partito Comunista Combattente riprendessero il folle progetto di lotta armata proprio da dove lo avevano terminato,sul finire degli anni ’80.
“In questo quadro, De Mita, sia come segretario della Dc, che come Presidente del Consiglio, nell'assunzione della necessità di ridefinizione complessiva della mediazione politica, richiesta dal dover corrispondere ai termini del governo dell’economia che si prospettavano per dare risposta alle spinte della borghesia imperialista e garantire la governabilità del conflitto di classe, tentò di attestare un progetto, e i relativi equilibri politici, che partisse dalla ridefinizione della rappresentanza politica e dell’assetto istituzionale…
La concezione che sosteneva questo progetto ruotava intorno alla tesi che il processo controrivoluzionario avesse prodotto una condizione di modificazione dei rapporti di forza tra le classi e una ridefinizione delle forze politiche intorno agli interessi della B.I. L’attacco delle Br-Pcc al progetto di riforma dello Stato, attuato con l’azione contro Ruffili in dialettica con l’opposizione della classe, e le contraddizioni interne al quadro politico-istituzionale legato anche ad altre frazioni della borghesia, impediscono l’affermazione del progetto”.
Oltre all’agguato a Roberto Ruffilli c’è un altro indizio e un legame con il passato. E’ l’attentato al Defence College della Nato,avvenuto a Roma nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 1994. Un ordigno di grande potenziale distrusse un’ala intera del palazzo, senza provocare vittime.
“Un processo di rifunzionalizzazione della Nato e del ruolo dei singoli Stati imperialisti in essa, che non è affatto privo di contraddizioni, che si deve imporre sulle resistenze che trova all'interno dei paesi e deve contrastare le tendenze al coagularsi dell’opposizione alla guerra in opzioni offensive e rivoluzionarie; processo contro il quale, in Italia, già nel 1994 i Nuclei Comunisti Combattenti collocarono la propria iniziativa offensiva contro il Nato Defence College, in occasione del Vertice Nato di Bruxelles con cui si sanzionavano le linee del Nuovo Ordine Mondiale……”
La continuità con il passato è espressa nella parte finale del lungo documento.Il piano d’azione dei nuovi brigatisti si snoda attraverso quattro tappe:l’assassinio di Roberto Ruffilli dell’88,il tentato attacco alla sede di Confindustria nel ‘92,l’attentato alla Nato del ’94 e l’uccisione di Massimo D’Antona del ‘99.
“ Un attacco al “cuore dello Stato” che è il portato della dialettica politica tra una linea di continuità-critica-sviluppo del patrimonio comunista in specifico dell’esperienza prodotta dalle Br nel nostro paese e peculiarmente del ricentramento operato dalle B.R.-P.C.C. nella Ritirata Strategica, e il concetto percorso di riaggregazione delle avanguardie rivoluzionarie, in funzione della ricostruzione delle forze rivoluzionarie e in particolare di un’Organizzazione Comunista Combattente che agisca da partito per costruire il Partito.Un processo di aggregazione che costituisce uno stadio peculiare della Fase di Ricostruzione delle Forze Rivoluzionarie, processo che ha visto come passaggio centrale il rilancio dell’iniziativa rivoluzionaria operato dai Nuclei Comunisti Combattenti, con l’attacco all'accordo sulla politica dei redditi tra governo confindustria e sindacati confederati, nel ’92 con l’attacco contro la sede della Confindustria, e nel ’94 in occasione del Vertice N.A.T.O. di Bruxelles, con l’iniziativa contro il N.A.T.O. Defence College con cui veniva attaccato il disegno di nuovo ordine mondiale e la strategia di “presenza avanzata” e la complessiva rifunzionalizzazione della …”
Come ogni risoluzione strategica, i brigatisti inseriscono nelle ultime righe il loro obiettivo finale:diventare punto di riferimento per cellule e gruppi che agiscono in clandestinità,ma senza organizzazione.
“E’ perciò questo l’obiettivo che le Br-Pcc propongono alle avanguardie rivoluzionarie congiuntamente all'obiettivo della ricostruzione del complesso di strumenti politico-militari-teorici e organizzativi necessari al campo proletario per sostenere lo scontro prolungato con lo Stato per l’affermazione degli interessi generali della classe. Parallelamente, alle forze e istanze rivoluzionarie e antimperialiste della nostra area geopolitica, le Br-Pcc propongono la costruzione del Fronte Antimperialista Combattente per la realizzazione di attacchi convergenti e comuni contro le politiche centrali dell’imperialismo al fine di indebolirne il dominio, quadro entro cui sviluppare i processi rivoluzionari nei singoli paesi”.
Una pagina triste, un uomo che muore per aver provato a migliorare "l’occupazione e lo sviluppo" di questo nostro Paese... 
Volevo quindi ricordare quell'uomo, ma nell'iniziare a scrivere questo post, mi sono ricordato di aver letto un giorno un articolo esemplare che mi ero appositamente conservato, perché descriveva in maniera inappuntabile quanto accaduto prima durante e dopo, gli ultimi passi del giurista e docente... 
Rappresenta una pagina di storia fondamentale e che purtroppo i ragazzi di oggi poco conoscono... Spero così facendo di rimediare a quei mancati insegnamenti a cui la società civile, la scuola, le istituzioni, non riescono in maniera capillare a trasmettere, dimenticando quanto sia necessario far comprendere ai giovani gli errori ideologici commessi e che essi non abbiano mai più a ripetersi!!! 

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