Sono seguite le abituali discussioni sulla scopertura di magistrati negli organici, di quelle poltrone di vertice ancora da nominare, della carenza di risorse poste a disposizione sia umane che strumentali...
Certo tutti a ricordare come la mafia messinese rappresenti un nodo cruciale alle risorse di quella provincia, un'associazione criminale quella peloritana in grado di manipolare l’economia legale, basti osservare le numerose inchieste in questi anni per infiltrazione negli appalti pubblici, in particolare quelle relative allo sfruttamento del territorio, dei fondi europei e soprattutto la gestione dei rifiuti...
Siamo alle solite, dinnanzi ad un sistema criminale fortemente organizzato che controlla quel territorio, cosa si fa??? Si discute...
"Chi ogghiu persu e che tempu persu" avrebbe detto mio padre e così, mentre loro perdono tempo a parlare di programmi e interventi da effettuarsi, l'ecomafie si impadroniscono dei milioni di euro di contributi, fondi destinati all’agricoltura...
Ma d'altronde a cosa serve sciogliere gli organi politici quando poi i soggetti collusi sono di fatto infiltrati all'interno di quegli uffici e lì restano seduti???
Ma le colpe non vanno ricercate soltanto in quelle stanze, perché c'è anche chi a differenza di quanto si potrebbe credere, fa in modo che tutto resti così com'è!!! Mi riferisco a certi provvedimenti che dimostrano essere assolutamente "ambigui" e i cui giudizi evidenziano essere fortemente "arbitrari", forse chissà per proteggere quel sistema massonico così palesemente presente all'interno di quella struttura giudiziaria...
D'altronde si sa, la legalità passa prima dagli uomini e solo dopo, viene messa in pratica da essi...
Perché se manca quel fondamentale requisito, il resto serve a poco, anzi potremmo dire a nulla ed allora in questi casi cosa si fa???
Nulla... semplicemente si discute!!!
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