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mercoledì 8 dicembre 2010

Un grazie a Palermo e uno sguardo sulla festa della Madonna.

Da un paio di mesi la città di Palermo mi accoglie, e oggi, trovandomi in via Roma, ho voluto ringraziarla condividendo ciò che ho vissuto durante la festa della Madonna. 

Una folla di fedeli ha preso parte alla celebrazione, deponendo rose – offerte dai Vigili del Fuoco – ai piedi della statua posta in cima a una colonna.

Come in tutte le feste religiose, non mancava nessuno: dall’Arcivescovo con la sua omelia ai politici e militari in primo piano sul palco (senza dimenticare le confidenze ironiche di Emanuele, un ragazzo accanto a me). 

E poi i futuri seminaristi in vesti bianche, i parrocchiani devoti con il Sacro Cuore di Gesù sul petto, e i giovani volontari che, pieni di speranza, credono nel cambiamento attraverso l’amore e la parola di Dio – anche se, a volte, senza approfondire quel patrimonio scritto che potrebbe guidarli verso una spiritualità più consapevole.

Non mancavano neppure chi vive ai margini della comunità, ma che in queste occasioni trova conforto nell’organizzare processioni, preghiere o semplicemente nell’essere presente. 

E poi i negozianti, che approfittano dell’evento per tenere aperto, cercando di vendere la loro merce – un’abitudine antica, se pensiamo ai mercanti cacciati da Gesù dal Tempio di Gerusalemme.

La banda intonava canti religiosi, le acclamazioni si alzavano, gli applausi concludevano la cerimonia. 

Poi, tutto è tornato alla normalità: chiacchiere, preoccupazioni quotidiane, programmi per la serata. 

Quell’attimo di devozione sembra svanire troppo in fretta, lasciando spazio all’indifferenza di sempre. 

Quante volte, dopo un’esperienza che dovrebbe commuoverci, riprendiamo la routine come se nulla fosse?

Ma oggi, tra le tante cose, ho coltivato un desiderio: che Yara, quella ragazzina il cui nome tutti conosciamo, possa presto tornare a casa e lasciarsi alle spalle questi giorni bui. 

Perché in fondo, anche se a volte la fede sembra un rituale distratto, è nelle speranze più semplici che si nasconde la vera devozione.



lunedì 6 dicembre 2010

La spia che viene dal freddo...

Ancora una giovane e bella donna russa, assistente di un deputato inglese, è sospettata dai servizi segreti britannici di essere una spia russa... Katia Zatuliveter, 25 anni, come la collega Anna Chapman (Anya Kuschenko... il suo vero nome ), come uno di quei romanzi di Frederic Forsyth, dove le spie russe venivano infiltrate nei governi Americani ed Inglesi, riescono in qualità di agenti dormienti a consegnare informazioni al proprio servizio d'informazione russo.
Ora ovviamente verra espulsa... ed ovviamente il politico 64' enne verrà in un qualche modo ridimensionato...
E' veramente incredibile che un'uomo (anziano e non certo fisicamente interessante ) possa pensare di avere accanto una donna che per le sue particolari condizioni fisiche potrebbe svolgere tranquillamente la modella...nel caso particolare d'intimo...
Le relazioni diplomatiche tra la Gran Bretagna e la Russia dopo la morte per avvelenamento del dissidente russo Alexandre Litvinenko avvenuta nel 2006, si erano totalmente raffreddate e soltanto da in questi due anni, avevano cominciato a sciogliersi...
Questo nuovo scandolo, ovviamente porterà ad un nuovo congelamento dei rapporti...
La svolta interessante è che queste spie, belle ed oggi anche famose, dovranno ovviamente cambiare professione, ma sembra che questa procuri loro maggiore fama e vantaggi economici... Infatti proprio la bella Anna ha pensato di mettere a disposizione il suo splendido corpo in calendari fotografici dove impersona se stessa, nell'attività svolta quale agente segreto...
Così su Maxim in edizione russa, eccola nel ruolo sexy di spia, con quelle misure da modella, in provocante lingerie, lasciando intravedere quanto possibile...
Non pensiamo comunque ad una sciocca ragazza, Anna è stata ben preparata, parla cinque lingue e possiede anche un  master in economia internazionale. Tra un po' la collega, oggi in arresto, potrà lasciare la Gran Bretagna e chissà forse vedremo anche la nuova collega, in pose altrettanto sexy...
Certamente pensare che nel 2010 una donna possa estorcere informazioni segrete ad un uomo politico, potrebbe sembrare assurdo, ma se ci pensiamo anche per molto meno, nel nostro paese, qualcuno ci ha dovuto " lasciare le penne ", con prostitute e transessuali, giocandosi in maniera definitiva la propria carriera politica...
Chissà, quando forse un giorno, potremmo contare sui rapporti confidenziali di qualche guardia del corpo, allora forse potremmo conoscere e ridere di quelle scelte sessuali cui i nostri politici e non,  sono oggi indirizzati...
Scopriremo che forse, qualche bella ragazza ( e/o ragazzo...), attraverso l'uso improprio del proprio corpo, sia riuscita/o  ad estorcere ed ottenere informazioni "riservate", da qualche nostro vecchio politico ( aggiungerei porco... ) di turno!
Ci sarà sicuramente da ridere... 

domenica 5 dicembre 2010

Mario Ciancio indagato per associazione mafiosa...

La notizia ha scosso Catania: Mario Ciancio Sanfilippo, editore e direttore del quotidiano La Sicilia, è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa dalla Procura di Catania.

Al di là dei dettagli giudiziari (ancora non pubblici per il segreto istruttorio), ciò che colpisce è il tempismo. Perché solo ora? In un momento in cui la politica regionale e nazionale è sotto attacco sistematico, con indagini che riemergono come fossero "dimenticanze" rispolverate all’improvviso, viene da chiedersi: chi sta suonando questa partitura?

C’è l’impressione di un regista invisibile che, dietro le quinte, muove fila con precisione chirurgica per creare caos e instabilità, ottenendo esattamente ciò che vuole: sfiducia nelle istituzioni e nei media.

Le contraddizioni eclatanti.

Il segreto istruttorio violato – Come sempre, le notizie escono prima nei TG che in tribunale. Ma se gli atti sono coperti da riservatezza, chi le diffonde? E perché?

L’imprenditore "senza macchia" – Ciancio, uomo di 50 anni di carriera, finora senza un illecito al casellario, ora viene dipinto come colluso. Se fosse davvero un criminale, come ha fatto a sfuggire alla giustizia per mezzo secolo?

La logica degli investimenti – Si parla di "interessi economici", ma qual è l’imprenditore che non investe per ottenere rendite? Se fosse reato, metà della classe dirigente dovrebbe essere indagata.

Un copione già visto.

Alla fine, temo, tutto si risolverà in un nulla di fatto – come il 65% dei processi italiani. Intanto, però, il danno d’immagine è fatto. E presto, altri nomi illustri usciranno dal "cilindro magico" delle procure, in un gioco che ricorda metodi coercitivi degni di altri tempi.

La domanda vera è: a chi giova? A chi vuole farci credere che questa sia "giustizia", e non un teatro ben orchestrato per distrarre, dividere e controllare?

Tra 40 anni (se ci sarò…) forse sapremo la verità. O forse no.

sabato 4 dicembre 2010

REPORT...

Fra i pochi motivi per cui possiamo pensare di pagare il canone Rai, forse c'è REPORT!!!
Si tra la tanta Tv spazzatura che ci viene di volta in volta offerta, c'è una trasmissione che affronta  inchieste ed  argomenti, descrivendo in maniera chiara, corretta, quanto le indagini della magistratura,  portano giornalmente a conoscenza.
Salvaguardando ovviamente il diritto di ognuno di potersi difendere e quindi  senza mai  violare il principio di autodifesa, mette in evidenza tutte quelle condizioni di malaffare, presenti del nostro Paese.
L'autrice ed anche conduttrice è la giornalista  Milena Gabanelli, coadiuvata da ottimi giornalisti, che con il loro lavoro e le varie interviste, chiedono e sperano di ottenere chiarimenti e risposte...; risposte queste ultime che tarderanno a venire...!!!
Le inchieste toccano tutti gli argomenti scottanti, e forse proprio per questo che alla Rai, vogliono toglierle il patrocinio legale...
Ma proprio la Rai, dovrebbe rappresentare quel pluralismo di informazione che forse in altri canali manca...ed invece di difendere la trasmissione, forse pensano di censurarla...
Hanno già dovuto iniziare a confrontarsi, con il nostro Presidente del Consiglio, in quanto è stata citata per diffamazione, in merito alla puntata su Banca Arner e sulla villa ad Antigua.
Ovviamente, se la tv pubblica trasmette un programma d’inchiesta in prima serata senza tutelare le persone che ci lavorano, vuol dire che quel programma non lo vuole. Punto!!!”, è il commento della Gabanelli.
Perciò, se l’azienda non ha intenzione di accompagnare uno dei suoi programmi di punta in Tribunale, probabilmente non lo considera una risorsa, secondo la Gabanelli (la stessa situazione che si è venuta a creare con Anno Zero e con  Michele Santoro ).
“ Nel nostro paese si declina tutto politicamente, quando invece la domanda dovrebbe essere: “È vero o falso ciò che viene raccontato?”
Quanto racconta Report, secondo chi lo conduce, è quasi sempre vero; false sono invece le ricostruzioni che mirerebbero a collegarci una polemica politica, ovvero laddove si creda che “ il caso Antigua e il caso Montecarlo” siano due eventi collegati ad arte“; da una parte non si conosce a chi è stato venduto un appartamento, dall'altra non si conosce da chi sono stati acquistati dei terreni. " Ma il nostro intento non era quello di fare parallelismi, e non li abbiamo fatti, poiché si trattava di un aggiornamento ad una nostra inchiesta di un anno fa su banca Arner”, dice Gabanelli.
Report va in onda la Domenica sera, sulla terza rete Rai e ogni sua puntata è consultabile sul sito web www.report.rai.it.
Queste sono disponibili in modalità streaming e non in download che sono a pagamento.
Per recuperare le puntate più vecchie del programma si può utilizzare l'archivio, dotato di motore di ricerca interno che lavora per argomento. 
Il sito è mostrato da immagini con cui vengono presentati i video in streaming.
Questi sono visibili attraverso video player e sono disponibili di sottotitoli. Infine si può scrivere alla redazione, tramite l’apposito spazio web o attraverso la video chat.
A quanto di positivo sopra riportato, vorrei comunque elaborare una leggera critica...; credo che a volte, nel voler rappresentare in maniera chiara l'indagine che si sta svolgendo, la rappresentazione non sempre risulta essere corretta; ciò avviene innanzitutto quando non si vuole attendere, il giudizio finale dei procedimenti in corso dalle magistrature... e quindi le persone coinvolte, diventano direttamente e/o indirettamente esposti già al giudizio del pubblico, situazione quest'ultima ancor più grave, nei casi in cui, l'inchiesta, porta al coinvolgimento di terze persone, che potrebbero col tempo risultare totalmente estranee..., ma con una colpa involontariamente creata, difficile col tempo da cancellare...
Ma ciò che maggiormente mi rammarica è l'impressione che quanto da Voi svolto, finisca col combattere con i mulini a vento..!!!
Chissà forse mi sbaglio, ma comunque volevo confortarvi dicendo che almeno in questa vostra (e soprattutto nostra...) battaglia, non sarete mai lasciati soli...
 


venerdì 3 dicembre 2010

Wikileaks

Wikileaks ha reso di nuovo accessibile il suo sito con un dominio svizzero, http://www.wikileaks.ch/.
Per chi non lo sapesse WikiLeaks che significa " fuga di notizie " è un'organizzazione internazionale che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore tipo dropbox (io per esempio lo adopero in modalità free, mi danno uno spazio di 2 gb per contenere qualsiasi cosa...può arrivare pagando anche a 100 gb...)  protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto e poi li mette in rete sul proprio sito web. Ovviamente preferisce ricevere documenti di carattere governativo...
L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale per poi pubblicarlo tramite i propri server dislocati in Belgio e Svezia (due Paesi con leggi che proteggono tale attività), preservando l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".
Nonostante il prefisso, il progetto non è un wiki e non ha alcun legame con Wikimedia Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i server di Wikipedia. WikiLeaks vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata».
Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica, di una più forte democrazia.
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, dissidenti del governo cinese, scienziati.
Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono e sono invitati ad inviare materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende".
Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimangono anonimi.
A causa quindi delle informazioni immesse EveryDNS.net, che rappresenta uno dei più grandi provider per domini Internet, essendo wikileaks.org finita nel mirino della pirateria informatica, ha dovuto interromperne il servizio...
Gli attacchi hanno infatti minacciato la stabilità dell'infrastruttura di EveryDNS.net, che permette l'accesso a oltre 500.000 siti web.
E' chiaro ormai a tutti che a cominciare dal Sig. Julian Assange e finendo a tutti coloro che ospitano il suo sito, rischiano di passare qualche guaio...
Ovviamente, nessuno vuole che la privacy delle informazioni tra i vari Stati, venga messa in crisi dalla possibilità che eventuali informazioni top secret, possano diventare di dominio pubblico...
Stiamo già vedendo quali conseguenze stanno creando la pubblicazione degli archivi confidenziali e quanto questi stiano pesando nei rapporti personali instaurati tra i vari esponenti politici nei paesi nel mondo.
Sicuramente quanto ancora in possesso non è stato ancora pubblicato...ma vedrete che tra un po', sentiremo delle notizie sconvolgenti...

giovedì 2 dicembre 2010

Monicelli... una scelta coerente!

Il grande regista della commedia all'italiana ha deciso di farla finita buttandosi dal balcone dell'ospedale dov'era ricoverato...
Aveva 95 anni e sicuramente oggi tutti cercheranno di giustificare il proprio gesto con la difficoltà di affrontare la malattia...
Ormai è consuetudine nel nostro Paese, diventare moralisti, intervenire sulle scelte dell'altrui vita, giustificare o criticare tali decisioni, intervenire con motivazioni quali depressione o solitudine..., tutti nessuno escluso a dare giudizi!!!
Certamente non siamo noi a decidere quando nascere...ma forse possiamo decidere quando morire!!!
Ovviamente ritengo il suicidio una forma non di coraggio, ma di quella vile... vigliaccheria a cui purtroppo molti giovani si emulano, prendendo a modello scrittori, attori, cantanti... cui vorrebbero essere assomigliare ed essere paragonati... almeno nel gesto della morte!!!
Si vuole restare eterni e certamente distruggendo la propria giovinezza, fermando le immagini, il proprio corpo, si diventa in qualche modo immortali agl'occhi di coloro, che giorno per giorno invecchiando, vedono il proprio corpo, la propria mente distruggersi...
Ma quando a scegliere come terminare la propria esistenza, sono coloro che, per problemi gravi di salute non vi è offerta alcuna possibilità di guarigione, ecco in questi casi e soltanto in questi casi, il principio di eutanasia mi trova concorde...
Ma anche l'essere sopravvisuto a 95 anni ( età superiore a quella media umana oggi di 75-80 anni ), il dover combattere quotidianamente con malattie, dolori, cure, dottori, farmaci e via discorrendo e poi per cosa per un anno in più, qualche mese, forse qualche giorno...ecco che allora, credo sia leggittimo poter uscire di scena, in maniera coerente, forse per come si è anche vissuto..., dando seguito alle proprie scelte di vita ed oggi anche di morte...      
Una vergogna che la nostra Chiesa "Cristiana..." (poi chissà a quali principi cristiani si ispira...), non proceda al rito del funerale...; ma tanto... a chi può importare (certamente non al defunto...) avere un chiesa, un'altare, panche per sedersi e  portare l'ultimo estremo saluto...!!!
Ma quello lo si può fare tranquillamente al cimitero...anche soltanto dedicare da lontano una pensiero e/o una preghiera, vale molto di più che aspettare dietro una transenna infiorata per potersi avvicinarsi ulteriormente alla salma e sperare che qualche televisione o fotoreporter possa immortalarci...
Quando uno è in fase terminale purtroppo non ha bisogno di chiedere a nessuno quando morire!!!
Egli può è deve decidere per se stesso...
Ovviamente nell'esprimere il mio cordoglio e nel voler ricordare il "poeta regista",  voglio conservare l'immagine dell'uomo, che con grande passione civile e politica, si schierava sempre a fianco dei giovani e  sperava che almeno per loro, ci potesse essere un  futuro migliore di quello con cui Lui aveva dovuto convivere...
Vorrei concludere con una frase che ha scritto dopo la morte suicida del padre:  " La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non vale la pena di essere vissuta."
Grazie Monicelli, anche per l'ultima tua lezione di vita...

mercoledì 1 dicembre 2010

Vita extraterrestre...


NASA: il batterio resistente all'arsenico è il Gfaj-1

Confermate le indiscrezioni sul ''batterio extraterrestre'': la NASA conferma il ritrovamento di un batterio in grado di sopravvivere in condizioni estreme, grazie alla capacità di sostituire il fosforo con l'arsenico, la variante tossica, nei componenti cellulari.
La scoperta, arrivata attraverso una collaborazione tra la NASA e un team di scienziati americani, è stata annunciata nelle scorse ore dall'ente spaziale americano ed è destinata a riscrivere importanti pagine sulla conoscenza dei batteri.
Lo studio troverà presto spazio su Science Express e su altre importanti riviste scientifiche.
Nel dettaglio, il batterio rinvenuto nel lago Mono Lake (California) è il Gfaj-1, già noto agli scienziati come componente della famiglia Gammaproteobacteria. Quello che non si sapeva, almeno fino ad oggi, è che tale batterio non basa i processi vitali sui sei elementi di base - carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, zolfo e fosforo -, ma su una variazione con l'arsenico al posto del fosforo.
I due elementi sono infatti molto simili, ma proprio le piccole disuguaglianze a livello chimico determinano la tossicità dell'arsenico, almeno per noi e per la stragrande maggioranza degli organismi.
Già altri batteri cosiddetti " alieni " erano stati scoperti a 40 Km di altezza dal suolo terrestre; l'agenzia spaziale indiana aveva annunciato di aver scoperto tre specie sconosciute di batteri a 40 chilometri dal suolo terreste, definendole specie aliene.
Un pallone aerostatico per ricerca dell'ISRO, l'Indian Space Research Organisation, lanciato per ricerche avrebbe trovato questi batteri, che fanno dire agli scienziati indiani che potrebbe esserci vita aliena nello spazio.
Secondo i ricercatori, una delle tesi probabili è che si tratti di batteri mutati da precedenti, lanciati nello spazio da vulcani in eruzione e che si sono evoluti per sopravvivere in ambiente ostile, lì dove, a causa dei raggi ultravioletti, la maggior parte dei batteri muore.
Quanto sopra conferma lo studio fatto in Italia su  batteri extraterrestri scoperti nelle meteoriti del museo Mineralogico di Napoli.
Questi infatti sono stati clonati e si riproducono numerosi nelle provette dei laboratori dell’Università Federico II.
L’eccezionale risultato  ottenuto da Bruno D’Argenio e Giuseppe Geraci dell’ateneo campano, rispettivamente docenti di geologia e biologia molecolare, è stato presentato nella sede dell’Agenzia spaziale italiana.
«I batteri dopo essere stati riprodotti - spiega l’astrofisico Giovanni B. Bignami, direttore scientifico dell’Asi - sono stati analizzati nel loro Dna ed è emerso un genere nuovo che non ha uguali con i 18 mila tipi di codice genetico finora conosciuti».
La scoperta - se sarà confermata - cambia radicalmente la spiegazione della presenza della vita sulla Terra e nel sistema solare.
«Essa si sarebbe a questo punto formata, almeno come seme iniziale, nella nebulosa protoplanetaria dalla quale sono nati poi tutti i pianeti - precisa il professor Giovanni F. Bignami - e quindi questi organismi rinvenuti nelle meteoriti analizzate a Napoli possono essere trovati indifferentemente sia sui corpi planetari sia sulle meteoriti che piovono sulla Terra».
Infatti gli stessi tipi di batteri battezzati «cristallomicrobi» o «Cryms» sono stati localizzati da D’Argenio e Geraci anche in cinquanta campioni di rocce terrestri, alcune vecchie di 3,8 miliardi di anni e prelevate in diversi continenti.
I microrganismi, quando vengono a contatto con una soluzione fisiologica secondo un metodo molto facile da riprodurre, «diventano visibili e si muovono», cioè si riattivano, come hanno spiegato gli scopritori che hanno lavorato anche in collaborazione con l’Istituto Geomare del Cnr. infatti una volta tornati in vita sono stati anche facilmente clonati.
«La probabilità che i campioni siano stati contaminati da batteri terrestri è molto bassa - precisa il direttore dell’Agenzia spaziale italiana -. Del resto sono stati trovati pure in campioni sterilizzati in laboratorio con temperature di 950 gradi.
E sempre sono tornati a rivivere».
Nelle meteoriti vecchie 4,5 miliardi di anni, infatti, rimangono in una condizione di «animazione sospesa», dormiente, come l’anno chiamata i ricercatori.
Gli archeobatteri sono stati quindi «resuscitati».
Ora i risultati e i metodi della ricerca saranno pubblicati su Internet e potranno essere esaminati dalla comunità scientifica internazionale, che non tarderà a farsi sentire.
«L’Asi, intanto, sosterrà la continuazione delle ricerche - precisa il direttore scientifico dell’Agenzia - perché la caccia all'origine della vita è una delle più grandi sfide della scienza contemporanea».






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