Sabato scorso, mentre cercavo di diventare più attraente, grazie e soprattutto al mio amico barbiere Nuccio, leggevo il giornale La Sicilia ed una lettera mi ha particolarmente colpito.
Era scritta dalla Sig.ra Irene Forzese e indirizzata direttamente al Sindaco Enzo Bianco, più o meno riportava così:
"Caro Sig. Sindaco, si ricorda, qualche tempo fa, prima delle elezioni a primo cittadino, ci siamo ritrovati a parlare nel mio bar di Corso Sicilia, sui problemi della nostra città...
Quanti pomeriggi abbiamo trascorso insieme per discutere delle cose che purtroppo non funzionano e di come sperava di risolverle...
Una città che, come Lei stesso definiva, era ormai al completo sbando e che, se avesse vinto le elezioni, avrebbe certamente migliorato...
Adesso, le elezioni a Sindaco le ha vinte ( grazie anche al sostegno del mio voto ), ma adesso mi chiedo, perché è sparito e non si fa più vedere???
Cos'è..., non Le interessa più il contatto con la gente comune o forse debbo credere che tutto era da ricondursi alle elezioni???
Non era Lei che diceva che, per amministrare bene una città bisognava viverla dal di dentro???
Che bisognava per prima cosa, ascoltare le istanze dei cittadini, perché soltanto attraverso quelle, era possibile capire le reali esigenze...
Il tempo degli appelli è terminato, adesso è il momento di agire ed ascoltare le critiche "costruttive" dei suoi concittadini, adoperandosi per risolvere, in maniera celere e nel rispetto dello svolgimento della sua mansione e dei suoi impegni, quali correttivi adottare per migliorare ed eliminare quegli aspetti negativi, che la nostra città presenta...
Sig. Sindaco, quando Lei vorrà, mi troverà qui, nel mio bar di Corso Sicilia a darle nuovamente il benvenuto...
Leggendo questa lettera mi chiedevo... " ma da quanti anni, il nostro cittadino, Enzo Bianco, non percorre a piedi, questo importante quartiere, che collega in maniera ortogonale il centro storico della Via Etnea con la Stazione Centrale, per passare attraverso quelle viuzze che da Via di S. Giuliano, centro della Movida catanese, ci conducono tramite via Biondi e Via Luigi Sturzo, direttamente su Piazza Stesicoro, ed ancora la famosa ns. fiera che da Via Puccini si estende fino a Piazza carlo Alberto...???".
Ecco, se venisse a visitarla a piedi, si accorgerebbe che quasi tutti i negozi hanno chiuso e che quelli che hanno tentano di aprire, nel giro di pochi mesi, hanno anch'essi chiuso!!!
Potrei farle un'elenco di questi negozi: Bar, Sale giochi, Para-farmacie, Scommesse sportive, Abbigliamento, Paninerie, Calzature, Articoli sportivi, ecc... ed ancora bisogna aggiungere tutti quegli uffici vuoti, un tempo sedi di Banche, Assicurazioni, Immobiliari che pian piano sono andati scomparendo...
Una zona ormai abbandonata, che viene utilizzata dai clochard quale fissa dimora e che ormai da mesi sostando, gododo di qualche pasto caldo offerto loro dai residenti e di quanti la mattina, operando nelle adiacenze, concedono loro qualche euro...
Una strada sporca, quasi mai pulita, che di giorno scorre in maniera disordinata, tra auto poste in doppia fila e parcheggi realizzati ed incustoditi, misteriosamente vuoti ed abbandonati...
Una strada invasa da extracomunitari, che da anni stazionano lì, per vendere i loro prodotti ed a volte costretti a scappare, per non farsi sequestrare via la merce che le forze dell'ordine sono ovviamente costrette a requisire: si è costretti ad assistere, durante l'orario del pranzo, a scene veramente spiacevoli di profondo disagio umano...
E' cosa dire, di quanti la mattina, adibiti al controllo di quest'area, si ritrovano invece a discutere nei bar ed a passeggiare per il mercato acquistando beni alimentari e sostituendosi a quanto di solito di competenza delle mogli casalinghe, tralasciando ovviamente, qualsivoglia controllo e assistenza alla circolazione...
Caro Sindaco, come dice un bel proverbio Catanese... "u pisci fete ra testa" e cioè il pesce puzza dalla testa e se non si tenta di cambiare questo modo di ragionare, tutto risulterà inutile!!!
Serve a poco, fare scendere i turisti dalle navi da crociera o pubblicizzare un mare, un vulcano ed una presenza storica meravigliosa, se poi alla fine, non funzionano i collegamenti o se i servizi sono lasciati in balia di operatori inesperti...
Il coraggio dei commercianti non può più bastare, bisogna cercare di ridare vita a questa città ormai spenta!!!
E' giunto il momento di cambiare le regole, dare ai giovani quelle prospettive certe di occupazione, realizzare quel profondo cambiamento morale che, partendo dalle coscienze possa giungere ad essere rinnovamento spirituale, esigenza primaria, quale divenire per un futuro radioso di crescita, per quanti ancora amano questa nostra città...
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