Già... prestazioni sessuali in cambio di favori nei processi!!!
Con questa accusa è stato arrestato stamani un magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro insieme a due avvocati (uno del foro di Catanzaro e l'altro di Locri).
Come riportavo sopra, bastava corrompere con il sesso (a cui andavano sommate somme di denaro e preziosi) che improvvisamente venivano ribaltavano gli esisti di quei procedimenti giudiziari...
Alla fine dell'inchiesta sono in otto ad esser stati arrestati (sette dei quali già in carcere ed uno ai domiciliari) nell'operazione della guardia di finanza di Crotone che ha dato esecuzione all'ordinanza del gip di Salerno su richiesta della Dea del capoluogo calabrese...
Le indagini hanno altresì portato ad evidenziare un sistema di corruzione a favore di un magistrato - presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro nonché presidente della commissione provinciale tributaria - che secondo gli investigatori, sarebbe intervenuto, in cambio delle prestazioni cdi cui sopra per ottenere sentenze o comunque provvedimenti in proprio favore...
Un'altra figura perno dell'inchiesta è quella relativa ad un medico da tempo in pensione, ex dirigente dell'Asp di Cosenza che secondo quanto emerso, provvedeva a pagare mensilmente il magistrato per garantirsi i suoi favori, procacciando altresì egli stesso nuove occasioni di corruzione, proponendo a imputati in primo grado (o a loro familiari), ma anche a privati cittadini occorsi in cause civili, ribaltamenti in cambio di denaro o altre utilità, come ad esempio decisioni favorevoli durante quei processi a cui erano stati chiamati...
Le indagini hanno inoltre accertato la grave situazione finanziaria del magistrato che richiedeva costantemente un importante approvvigionamento di denaro per quelle proprie esigenze, d'altronde ricordate cosa dichiarava alcuni anni fa un nostro famoso "cavaliere": Il sesso a pagamento???Ahimè... costa!!!

Comunque grazie a quelle ricostruzioni bancarie, alle perquisizioni effettuate e alle conversazioni intercettate, è emerso che il magistrato deteneva dei contanti nella propria abitazioni, di cui ovviamente dovrà dimostrarne la provenienza...
Analoghi controlli sono stati compiuti per gli altri indagati, oltre che a soggetti terzi e società.
Infine gli investigatori hanno potuto verificare le modalità con le quali un ex consigliere regionale - condannato e interdetto dai pubblici uffici - sia riuscito ad riottenere il proprio vitalizio perso a causa dei guai giudiziari, ma non solo... il magistrato avrebbe anche "aiutato" taluni candidati a superare il concorso per diventare "avvocati", sì... come si dice a Catania: "de causi persi"!!!
Non voglio immaginare a quale percorso "illegale" questi professionisti saranno orientati, visto peraltro questi loro precedenti: già... al solo pensiero mi vengono i brividi!!!
Nessun commento:
Posta un commento