A differenza di ciò che si potrebbe pensare, gli attacchi militari statunitensi hanno fatto arrabbiare molto i suoi connazionali...
Alcuni giorni fa, in quasi tutte le metropoli americane più importanti, migliaia di cittadini sono scesi in ,strada per protestare contro le azioni del governo, in particolare contro l'uccisione del generale Soleimani...
Durante le manifestazioni hanno sollevato slogan e gridato: "Nessuna guerra! USA... ritirati dall'Iraq!"
Certo il Presidente Trump con quell'attacco improvviso ad un uomo influente dell'Iran, ha fatto irritare non solo gli americani, ma anche la comunità internazionale e soprattutto i partner della coalizione che non sono stati minimamente interpellati...
Peraltro in questo momento, vi è in atto una partita che presenta tante di quelle variabili che nessuno prova a rilanciare per mettersi seduto a quel tavolo di gioco...
Ecco quindi gli strani silenzi di Russia e Cina, a cui seguono le mancate dichiarazioni da parte di Stati come Inghilterra, Francia e Germania...
Il sottoscritto ha anticipato alcuni giorni fa le proprie considerazioni su quell'azione militare messa in pratica dal Presidente Trump, forse più a salvaguardia del suo destino politico, ma il rischio è quello di ripetere il fallimento compiuto ai tempi di Saddam Hussein, su quelle armi chimiche mai trovate o su quei terroristi, che hanno provocato con quegli aerei dirottati, le note stragi sulle World Trade Center di New York...
Ma in questo momento non vi sono azioni terroristiche nel territorio USA e voler far passare il generale Suleimani quale terrorista ce ne vuole...
Certamente era un attivista, era contrario alle politiche del governo Usa e dei suoi colleghi partner, gli stessi d'altronde che hanno determinato l'embargo a quel suo paese, ma va ricordato come egli fosse di fatto un rappresentante legittimo di un governo degli Stati membri delle Nazioni Unite....
Credere quindi che non vi sarà un'escalation, è provare a sperare che la storia non proceda per come ha sempre fatto nel corso dell'umanità... è oggi un grande auspicio...
La speranza ovviamente è quella di riuscire a trovare una soluzione affinché non s'inneschi la scintilla di un conflitto tra i due paesi...
Credo comunque che il tempo per gli Stati Uniti di restare nel medio oriente sia finito!!!
Sono pochi coloro che li vogliono ancora lì e ancor meno quelli che li credono dei "liberatori"... anzi la sempre più continua perdita di status politico e l'incapacità di un rilancio economico di quei territori ormai totalmente distrutti dai conflitti armati, vedasi Siria, Kurdistan, Iraq, Afganistan, ma anche Libia, Somalia, ecc... li fa apparire come nuovi usurpatori...
Sono circostanze che non permettono più agli USA di poter compiere - se non autonomamente e a proprio rischio - nuove interventi armati, contro uno stato libero qual'è la Repubblica Islamica dell'Iran...
Ecco perché ritengo sia giunto il tempo di passare oltre, valutare una mediazione e mettere da parte tutti i risentimenti; provare quindi attraverso i canali diplomatici di giungere ad una possibile soluzione, che disdegni in ogni modo, qualsivoglia rischio di un possibile conflitto armato!!!
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