Preg.mo Presidente Musumeci,
come ben sa l'ambiente costiero della nostra isola rappresenta un ecosistema particolarmente vulnerabile in quanto i processi naturali sono in costante mutamento e determinano evoluzioni che interagiscono per modificare le caratteristiche non solo morfologiche, ma anche fisiche e biologiche del territorio.
Inoltre, ad essere maggiormente colpiti cono proprio i litorali sabbiosi, in quanto sono territori fragili e particolarmente esposti alle correnti marine, ai fiumi/torrenti e venti.
Ecco perché è fondamentale intervenire in maniera celere con le molteplici attività a difesa del suolo, in particolare quelle relative alla tutela del territorio marino, che come ben sappiamo bene per la nostra regione, rivestono un ruolo di grande importanza, sia dal punto di vista ambientale, che sociale ed economico.
Abbiamo visto alcuni mesi fa come uno dei posti più belli al mondo la "scala dei turchi" (una parete rocciosa che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento), sia stata non solo deturpata da atti vandalici (con connazionali e turisti che hanno portato via pezzi di marna, realizzato graffiti di dubbio gusto, effettuato buchi e carotaggi nella scogliera), ma anche da fenomeni naturali di erosione, che hanno determinato negli anni gravi rischi, in quanto dalla parte sommitale della parete sono caduti massi che hanno messo in pericolo i bagnanti presenti...
D'altronde non solo le nostre coste sono soggette a fenomeni di erosione, abbiamo visto come anche quelle a monte abbiano necessità di interventi, difatti proprio quest'ultime, hanno messo a rischio negli anni la vita dei nostri conterranei - che abitano per l'appunto nelle più basse costiere - determinando altresì ingenti danni ai propri immobili o a quelle loro attività economiche e/o commerciali
Basti osservare inoltre come molte nostre coste conosciute in tutto il mondo come veri e propri tesori naturali ("Isola bella" di Taormina, "Cala Rossa" a Favignana, "Isola dei conigli" nell'arcipelago delle Isole Pelagie, la "scala dei turchi" di cui sopra, "Cala capreia" nella riserva naturale dello zingaro in provincia di Trapani, "Fontane bianche" in provincia di Siracusa, "Calamosche" a Vendicari ed ancora, S. Vito lo Capo in provincia di Trapani, "Mondello" una località di Palermo e "Sampieri" in Scoppello... ed altre ancora che non sto qui ad elencare), che rappresentano meraviglie che tutto il mondo c'invidia (e di cui ricordo nei secoli grandi uomini hanno descritto nei loro poemi) ora sono fortemente a rischio...
Ed allora, bisogna fare in modo che quel patrimonio venga salvaguardato, in particolare da quei fenomeni erosivi che potrebbero portare far scomparire alle future generazioni queste nostre bellezza...
Non solo, vorrei ricordare come quanto sopra provochi gravi danni all'ecosistema marino ed anche va detto, alla nostra economia turistica...
Ecco perché Presidente, attraverso questa mia lettera aperta, (che mi riprometto farLe pervenire attraverso il nostro movimento "#diventeràbellissima"), Le chiedo - in questo periodo di emergenza a causa del "coronavirus" di pensare a riaprire alcune attività che possono essere certamente monitorate da tutti i responsabili e addetti alla sicurezza, i quali possono far si che si adottino tutte quelle disposizioni di protezione individuali e collettive, affinché si operi tranquillamente senza provocare alcuna diffusione di contagio, sia tra i lavoratori che nell'ambiente circostante ove verranno eseguite quelle tipologie di lavorazioni.
Mi riferisco agli appalti in corso o da iniziarsi per quanto concerne i lavori di assestamento del territorio, sia terrestri che marini, i quali necessitano per la loro esecuzione di personale specializzato che opera su mezzi d'opera in maniera individuale, ad esempio su escavatori, pale meccaniche, puntoni, autogrù, autocarri ecc... i quali, non hanno alcuna necessità di operare in vicinanza ad altri colleghi o soggetti terzi e meno ancora in gruppi di persone.
Mi riferisco a quanti effettuano ad esempio lavori marittimi oppure a quanti operano presso le nostre cave di pietra (lavica, arenaria, marmo o tufo) ed anche, a tutti coloro che effettuano trasporti per c/proprio o c/terzi di quelle forniture necessarie per la realizzazione ad esempio di barriere o scogliere, ove dovranno essere collocati...
Bisogna fare presto, anche perché prima del suo governo -
come tutti i siciliani hanno potuto costatare - non si è fatto nulla, neppure mettere in salvaguardia quei territori costieri già in difficoltà e che oggi stanno subendo profondi cambiamenti evidenziati dai nuovi assestamenti della linea di riva e con superfici territoriali sommerse dal mare.
D'altronde, se pur l'azione modificatrice del mare è per nostra fortuna contrastata dall'apporto fluviale di detriti (riutilizzati solitamente per il naturale ripascimento dei litorali ghiaiosi e sabbiosi), questi però hanno anch'essi necessità d'interventi attraverso opere idrauliche e marittime, affinché si creino quegli opportuni sbarramenti a contrastare il progressivo apporto di sedimenti alla foce dei fiumi che potrebbero diventare di fatto, un ostacolo al flusso naturale sul litorale...
La Sicilia purtroppo ha bisogno di interventi urgenti sia di conservazione che di ripristino, poiché negli anni le nostre spiagge hanno continuato ed ahimè continuano a perdere superficie...
Presidente Musumeci, in questa mia comunicazione mi limito esclusivamente a chiederLe di valutare la possibilità di riaprire queste specifiche attività tanto importanti per la nostra terra, sia per il nostro patrimonio naturale, che per l'economia e la stessa occupazione...
Mi permetto altresì di suggerirLe - appena l'emergenza sanitaria sarà terminata - la possibilità di prendere in considerazione la realizzazione di nuovi porti turistici, che permetteranno non solo un incremento di posti barca e la ripresa di un settore qual'è quello marittimo - che da sempre ci appartiene e ci accompagna - bensì il giungere di nuovi operatori commerciali di logistica e trasporti, che attraverso società di consulenza specializzate, permetteranno d'incentivare nuovamente tutto il nostro settore turistico che - come ben sappiamo - per i prossimi mesi, resterà ahimè fortemente danneggiato...
Sig. Presidente, la ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
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