Riprendo quindi quanto riportato la scorsa settimana da "ilfattoquotidiano.it": C’è una nomina diventata un caso al Consiglio superiore della magistratura. È quella del nuovo procuratore di Catania, poltrona tra le più importanti d’Italia, vacante da luglio dopo l’addio di Carmelo Zuccaro, diventato procuratore generale sempre nella città etnea. La scelta del successore è considerato un passaggio di estrema delicatezza, tanto da attirare l’attenzione dei massimi vertici del potere giudiziario e politico.
Ora da semplice osservatore di questa mia città, ho potuto in questi mesi avvertire la sgradevole senzazione che fosse in atto - da parte di alcuni nostri interlocutori della politica nazionale, ma anche regionale - una forma d'intromissione, sì... una non meglio definita "ingerenza" affinchè talune situazioni - poste al limite intrinseco di quel definito concetto di "legalità" - potessero in un qualche modo esser rivisitate, sì... tanto da divenire attraverso quell'intervento, un qualcosa di naturale o quantomeno conforme a quelle complesse ed eclettiche azioni compiute ormai abitualmente dai miei conterranei...
Infatti, la presenza in questo terrotorio di una diffusa area di illegalità e soprattutto la consistente economia sommersa e parallela che si contrappone a quella legale, peraltro è la stessa che opera attraverso le mani della criminalità organizzata e di fatto comporta la coesistenza di due ambiti, già... due sfere come fossero bolle di sapone, le quali - a seconda delle corcostanze - si toccano, s'inglobano o generano una grande quantità di bolle di dimensioni più piccole, un eterno dualismo che pone in contrapposizione legalità ed illegalità!!!
Parliamo indiscutibilmente di un sistema "infetto" ereditato dal passato, ma che da sempre, come fosse una zavorra, impedisce a questa terra di proseguire verso quel necessario cambiamento, viceversa, quel sistema colluso, allontana qualsivoglia azione di positivo mutamento, considerando quel "cangiamento" un'anomalia, tanto da produrre effetti gravi ad un sistema perfettamente collaudato, sì... da oltre un secolo e cioè quello: clientelare/politico e mafioso!!!
Ecco perchè nel vedere il plenum del Csm nominare all’unanimità il Dott. Francesco Puleio quale procuratore aggiunto a Catania, ho avvertito in quella decisione una crescita, anzi di più... una maturità al corretto proseguio di una strada intrapresa da alcuni anni...
Ho letto inoltre che per il magistrato incaricato si tratta di un ritorno essendo stato componente della Dda e quindi da cittadino non posso che ritenermi soddisfatto da questa designazione, perché il rischio che si correva era quello di ritornare indietro ad oltre un decennio, sì... con tutte le ripercussioni che noi catanesi (mi riferisco a quelli ancora liberi e quindi oggi non compromessi...) ben ricordiamo!!!
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