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venerdì 22 agosto 2014

Ancora morti sul lavoro...

Ancora sangue nei nostri cantieri edili... 
In pochi giorni sono decedute 4 persone e nel corso di quest'anno sono già 14 le vittime ufficiali...
Ora sono in tanti a stringersi in cordoglio ed è così che partono gli appelli al Prefetto perché convochi immediatamente un comitato per la sicurezza sul lavoro...
Rappresentano uno dei tanti appelli che vengono realizzati tutte le volte in cui accadono questi mortali incidenti e come in ogni cosa... passato il momento dell'emergenza, tutto ritorna ad essere... come prima!!!
Tutti ora gridano ad alta voce..., dai sindacati alle associazioni di categoria, dall'ispettorato fino a proseguire con gli enti paritetici di formazione...
Peccato però che gli stessi, non siano così presenti nel corso dei lavori... anzi demandano proprio ad altri... in particolare a quei poveri Preposti ed R.S.P.P. il compito di far rispettare la sicurezza sul lavoro... mentre loro nel frattempo... discutono su quali soggetti coinvolgere in questo nuovo comitato provinciale, tanto per dare la "solita" visibilità a quei soggetti che, se da un lato è vero sono direttamente coinvolti nella sicurezza sul lavoro - vedasi quanti appunto operano negli uffici dell'Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, Nucleo ispettivo del lavoro dei carabinieri e tutte quelle associazioni di categoria - dall'altro, peccato che... escono fuori dai loro uffici soltanto quando accadono tragedie simili...
Basti guardare giornalmente la ns. città per osservare in quali modi le nostre imprese - definite tali solo sulla carta - operano nei loro cantieri con evidenti difformità negli apprestamenti ed a quali  rischi espongono i propri lavoratori, quasi sempre sprovvisti sia dei DPI che di quelli collettivi... 
A tutto ciò si aggiunge il fenomeno del lavoro nero... e delle denunce per infortunio, quasi sempre sostituite dai dipendenti al pronto soccorso da mendaci dichiarazioni, proprio per evitare di coinvolgere l'impresa e/o i propri datori di lavoro...
A cosa serve quindi sedersi a discutere... basterebbe che ognuno di essi faccia quanto è loro dovere... e non si tratta solo ed esclusivamente di sanzionare -perché la politica finora instaurata e cioè quella della multa e/o della denuncia penale serve a poco per combattere un fenomeno che trova sempre nuove soluzioni e/o prestanomi umane per continuare - ciò che è veramente importante è fare cultura... trasmettere quel necessario messaggio della formazione e dell'addestramento..., far capire ai datori di lavoro l'importanza del rispetto delle norme ed ai lavoratori che la loro vita, viene prima di qualsivoglia compromesso... possa anche questo chiamarsi... posto di lavoro!!!
I metodi per prevenire gli incidenti ci sono tutti, ad iniziarsi da quei principi che prendono il nome di correttezza e legalità, dal rispetto delle leggi e dall'applicazione di quelle metodologia ben descritte nel D.Lvo 81/08 e s.m.i., che però debbono trovare applicazione non solo nella teoria, ma soprattutto nella pratica...
Il problema non deriva soltanto dai mancati controlli... ma nel costringere quelle imprese lestofanti a chiudere definitivamente i battenti... allontanare quegli imprenditori improvvisati, impostori e filibustieri che s'improvvisano in settori a loro sconosciuti, senza avere la benché minima capacità tecnica e organizzativa, credendo che la sicurezza sia qualcosa di totalmente inutile...
Anche la politica ha le sue colpe... 
Non è possibile infatti che lo Stato continui a tagliare i finanziamenti destinati agli ispettorati territoriali del lavoro, con il risultato che i propri addetti siano sempre più in numero esiguo e soprattutto senza quelle necessarie garanzie che permettano di poter espletare in maniera ottimale il compito a cui sono stati demandati... 
Bisogna affidare a coloro che vivono giornalmente i rischi dei cantieri, dell'industria, di tutte quelle attività che comportano gravi rischi per la salute dei lavoratori, il compito di dare suggerimenti e per ricercare quelle soluzioni corrette tali da poter affrontare un tema così delicato e di non facile soluzione... 
Non è corretto che le persone paghino con la propria vita... l'incapacità di quella politica e istituzioni, in un settore proprio come quello dell’edilizia, ormai in completa crisi e divenuto ormai territorio di illegalità e malaffare...
Basta... già basta con queste inutili stragi... e almeno per una volta, tutti, si ripeto tutti, inizino ad affrontare seriamente questo problema, tentando di realizzare quelle necessarie ed indispensabili correzioni, che permettano così progressivamente, non certo di eliminare tutti i possibili rischi, ma almeno quello di poter abbattere definitivamente questi esecrabili infortuni mortali sul lavoro!!!

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