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martedì 15 ottobre 2019

MALTA: nessuna misura di sicurezza viene adottata per eliminare i rischi per la salute dei nostri lavoratori, lì impegnati!!!

C'è crisi occupazionale nel nostro Paese, in particolare nella nostra regione ed allora molti operai siciliani si sono recati in questi anni all'estero, in particolare a Malta. 
In maniera analoga parecchie società (in particolare quelle imprese cosiddette "affiliate" che sentrendosi a rischio nel nostro territorio a causa dei controlli mirati da parte delle autorità giudiziarie), hanno preferito trasferire su quell'isola molti dei loro interessi e con loro ovviamente migliaia di lavoratori che per ragioni - più o meno lecite - hanno desiderato seguirli...
E sì... perché i motivi di quest'ultimi vanno ricercati anche in altri fattori, ad esempio nel voler ricevere quelle proprie spettanze in contanti... per meglio dire a nero, in quanto molti di essi si trovano vincolati dal ricevimento delle prestazione a sostegno del reddito, concesse loro dal nostro Stato, sia per quanto riguarda la disoccupazione avendo perso il proprio posto di lavoro ed anche perché stanno usufruendo di quel cosiddetto "reddito di cittadinanza"...  
Viceversa, quei "signori" pseudo "datori di lavoro" si avvalgono delle prestazioni professionali e lavorative di questi lavoratori, in quanto possono esonerarsi dal riconoscere a questi alcuna copertura previdenziale, di garanzia e di tutela previste dalla legge, e soprattutto evitano di pagare le imposte previste dalla legge in virtù di un'assenza di un contratto di lavoro ufficiale ovvero non registrato e dunque giuridicamente nullo/irregolare per le vigenti norme del diritto del lavoro. 
Se poi si aggiunge che proprio il governo maltese permette che questo grave fenomeno - di cui si sa...  è ben a conoscenza - passi in maniera silente, non bisogna meravigliarsi se poi alcuni nostri lavoratori - i più fortunati - abbiano fatto ritorno in patria con gravi traumi fisici!!!   
Va detto comunque che a volte l'operaio - se pur in regola con quanto previsto dal CCNL - si ritrova a sottostare alle decisioni del proprio datore di lavoro, che a causa della mancanza di produzione in questa nostra terra è costretto a recarsi in altre realtà, come per l'appunto quella Maltese... 
D'altronde si sa... il datore di lavoro può comandare al proprio dipendente la trasferta in forza dell’esercizio dei suoi poteri direttivi e organizzativi, mentre il lavoratore non può rifiutarsi dal trasferirsi, pena l’attivazione di una procedura disciplinare!!!
Questo obbligo comunque decade nel momento in cui egli venga esposto a rischi sotto il profilo della salute e della sicurezza a causa di inadempienze del datore di lavoro, ecco in questi casi può rifiutare la trasferta e conservando il diritto al rapporto e al reddito.
Ma d'altronde cosa si vuole pretendere da uno Stato che si è dimostrato colluso, che attraverso le proprie banche ha permesso il riciclaggio di denaro sporco, preferendo non analizzare seriamente tutte le società che hanno deciso di svolgere la propria attività su quell'isola, ma soprattutto si è esonerata dal controllare quei referenti presenti nel suo territorio, che si sa bene esser legati ad ambienti criminali e terroristici... 
Quanto sopra evidenzia come nessun controllo venga attuato oggi dal Governo Maltese, ma il rischio più grande non è rappresentato esclusivamente dalla compenetrazione di mercato o dagli investimenti e/o depositi bancari provenienti da molti di quei traffici illeciti, realizzati in stati come Libia, Tunisia, Libano, Siria, Turchia o anche dai proventi illegali realizzati dalle molte associazioni mafiose...
No... il rischio più grande è oggi la salvaguardia dei "nostri" lavoratori, che si ritrovano ahimè ad operare in quei loro cantieri, senza ricevere alcuna misura di protezione necessaria alla tutela e alla salvaguardia della propria salute!!!
Ed infine... anche il nostro Stato deve intervenire: non si può far finta di non sapere e soprattutto non si può più restare immobili ad attendere, prima di dover scoprire improvvisamente il numero reale dei nostri lavoratori che in questi anni purtroppo... hanno perso la vita!!!

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