Molti infatti non sapevano che durate quelle assemblee - appositamente convocate da quei loro amministratori ( qui dovrei aprire una nuova pagina nel mio blog, ma non basterebbe per descrivere quanto accade dietro quelle "particolari" inizative...) veniva omesso di indicare molte di quelle informazioni fondamentali, necessarie per essere in linea con i requisiti richiesti, vedasi ad esempio tutti quegli aspetti di natura catastale, fiscale, tributaria, strutturale, energetici, urbanistici, civilistici e chi più ne ha più ne metta, gli stessi che se fossero accertati prima di una votazione della delibera lavori, influenzerebbero diversamente le decisione dei proprietari.
Con quale risultato, quello che a lavori iniziati e mai finiti, con spese sostenute e mai recuperate, l'Agenzia delle Entrate inizia i propri accertamenti, in particolare quelli sulla eventuale mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che davano diritto alla detrazione d’imposta...
L’Agenzia delle entrate quindi provvede al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante, in particolare quando sono stati commessi errori su base tecnica, che possono generare crediti d’imposta “inesistenti” oppure “non spettanti”!!!Ecco quindi che all'improvviso ci si accorge come nel deliberare quei lavori, si è generata una vera ipoteca sulla propria abitazione in favore dell’Agenzia delle Entrate, certo non un’ipoteca in senso stretto, ma intesa come legittimazione del fisco a poter agire per il recupero delle somme!!!
Ecco perché, nel caso in cui il credito fiscale risultasse inesistente, la sanzione applicata al contribuente infedele (o presunto tale), andrebbe da un minimo del 100 a un massimo del 200% del credito fiscale portato in detrazione.
Comprenderete la batosta, perché alla alla restituzione del capitale vanno sommati gli interessi; in pratica, se foste proprietari di una abitazione utilizzata ad esempio per la sola villeggiatura estiva e avreste richiesto di effettuare lavori per circa 90.000 euro (l'importo potrebbe rappresentare il valore della Vs. proprietà) ecco, se dai controlli eseguiti dall'Agenzia delle Entrate, ci si ritrovasse in assenza dei requisiti, si sarebbe costretti a restituirne a quest'ultima circa €. 270.000, comprendendo in quest'ultimi gli interessi che a distanza di anni, saranno tutt’altro che trascurabili...
Consiglio quindi, prima di procedere a qualsivoglia decisione, di farsi assistere da professionisti corretti e soprattutto competenti di questa materia alquanto complessa, per non doversi ritrovare improvvisamente debitori nei confronti dello Stato, rovinando così tutti i sacrifici fatti nel corso della propria vita, soltanto perché si era provato a godere della propria abitazione!!!
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