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martedì 17 dicembre 2024

Un Paese diviso tra chi ruba e chi vorrebbe farlo...

"Già... la metà dei cittadini di questo Paese prende mazzette e l'altra parte girano le palle quando non riesce a farlo, con continuo passaggio di gente da un cinquanta percento all'altro, le regole si fanno e si disfano secondo necessità...".

Infatti... è proprio un continuo passaggio di persone, da un 50% all'altro, in un circolo vizioso che sembra senza fine.

Ed ancora, le regole si fanno e si disfano secondo necessità, piegate al servizio di interessi personali e mai di un bene comune.

La corruzione è diventata la lingua madre di troppi, una prassi che permea ogni livello della società, dai più alti uffici pubblici fino alla vita quotidiana di molti miei connazionali.... 

Il tutto può esser riassunto in tre parole: si accetta, si tollera, si partecipa!!!

Una moltitudine di persone che sceglie di chiudere un occhio o entrambi, di fare compromessi piuttosto che resistere a un sistema che sembra ormai invincibile.

Ma questo è il punto: è invincibile solo finché lo si accetta!!!

La corruzione prospera nell'indifferenza e nella complicità. Ogni volta che un cittadino sceglie di partecipare o di non opporsi, aggiunge un altro mattone al muro che ci divide da una società più giusta, più equa.

Non è solo una questione di politica o di grandi scandali, è anche nei piccoli gesti quotidiani: una bustarella per accorciare i tempi, una scorciatoia illegale presa per convenienza, un favore fatto non per altruismo ma per costruire una rete di debiti reciproci... 

Così il senso civico si sgretola, e con esso ogni possibilità di costruire un futuro migliore.

E allora viene spontaneo chiedersi: quando smetteremo di accettare che "così vanno le cose"? 

Quando ci renderemo conto che non si può continuare a lamentarsi della corruzione mentre ci si crogiola nella sua ombra? 

Sì... perchè questo Paese ha bisogno di cittadini coraggiosi, non di complici. Ha bisogno di chi non si accontenta di galleggiare in un mare di compromessi, ma è disposto a lottare per emergere in un mondo più pulito. Perché, alla fine, il cambiamento inizia da noi.

Mi accorgo ogni giorno che passa che la strada per il cambiamento è lunga, faticosa, forse non ne vedrò mai la fine, ma qualcosa in me resta tenace, già... la volontà di esser diverso da tutti gli altri, di provare ogni giorno a cambiare questo stato di fatto, di dire no a situazioni ambigue e soprattutto a non dover mediare, anche quando tutto intorno a me sembra farsi pesante: sì... tutto pur di non cedere mai!!!


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