Ho appena finito di leggere l'articolo di Anthony Distefano sul "Sistema Catania" pubblicato su Live Sicilia Catania e vorrei riprendere alcuni commenti pubblicati che riassumono in maniera perfetta l'imprenditoria catanese, che va dagli anni dei "cavalieri" crollati con tangentopoli, fino a giungere ai giorni nostri...
Ed allora... i nostri imprenditori possono definirsi tali???
Sono dei soggetti brillanti che decidono d'investire i propri capitali dando vita ad iniziative create da proprie intuizioni oppure sono personaggi "sfruttatori" delle nostre risorse (e quindi del denaro pubblico a disposizione...), soggetti collusi con quel sistema criminale ben presente nel nostro territorio???
Se analizziamo infatti, possiamo scoprire che non vi è in essi, nelle loro iniziative alcuna innovazione, nessuna geniale idea tecnologica e neanche novità di ammodernamento legate a nuove opportunità, quali per esempio quelle ambientali...
Si tratta quasi sempre d'investire quei propri capitali (sempre e quando ne sono i legittimi titolari... perché il più delle volte sono parte di quell'elenco di prestanome... factotum addetti a "lavatrici" della criminalità organizzata...) per iniziative legate ad attività che presentano bassi rischi di capitali... dedicandosi principalmente verso quei finanziamenti pubblici europei o su quei contratti con la P.A., quest'ultimi favoriti da un sistema clientelare, basato su meccanismo perversi nei quali, le imprese vengono mascherate attraverso apparenti "consorzi"...
Oppure quando le stesse, altrimenti in concorrenza, si alleano segretamente per indirizzare la media verso una loro impresa o anche quando s'incontrano per aumentare il prezzo o diminuire la qualità di beni/servizi, destinati a committenti che desiderano acquistarli attraverso una procedura di gara...
Una turbativa d’asta creata in maniera efficace perché difficile da individuare e che mina i benefici di un mercato concorrenziale...
E cosa dire dei bandi di gara d’appalto integrato, dove è previsto l’affidamento a seguito di presentazione di una progetto esecutivo... e dai quali è emerso (Consiglio di Stato) che il più delle volte, i professionisti incaricati della progettazione, mancavano di quei requisiti di affidabilità e moralità professionale... infatti lo stesso CdS si è allineato al parere espresso dalla Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (oggi A.N.A.C. meglio conosciuta come... Anticorruzione) secondo la quale, anche se il progettista non assume né il ruolo di concorrente (perché lo è l’impresa), né di titolare del rapporto contrattuale con l’Amministrazione dopo l’aggiudicazione, deve comunque rilasciare una dichiarazione sul possesso dei requisiti generali, tecnico organizzativi ed economico finanziari...
Comunque gli appalti vengono alla fine affidati (fateci caso... a turno sempre alle stesse imprese) ed essendo questi affidamenti d'importi irrisori (da uno a cinque milioni di euro...), non vengono mai presi seriamente in considerazione da quanti dovrebbero di fatto verificarne in modo attento l'eventuale aggiudicazioni...
Progetti ed appalti che verranno successivamente alle solite imprese affidati e dove (il più delle volte) queste aggiudicazioni... permetteranno quel giro di tangenti e bustarelle concordate, che continueranno a circolare, anche durante i lavori, coinvolgendo quanti dovranno con i loro incarichi controllare...
Poi quando gli appalti sono in fase di completamento, ecco che, dopo aver firmati i vari protocolli di legalità, effettuati le cosiddette verifiche e controlli, ci si accorge come all'improvviso, su quelle stesse imprese... cade la mannaia della magistratura... e ahimè da quelle indagini, intercettazioni, rivelazioni delle procure, ecc... ecco che s'interviene (come dice il commentatore "Vulcano Etna") quando ormai il bubbone è scoppiato!!!
Ma perché non intervenire prima... prevenire non è meglio che curare???
Dove sta la Politica (quella con la P maiuscola) e dove stanno gli intellettuali o la borghesia illuminata?
Zero assoluto... il niente... non esiste nulla!!!
Le industrie sparite, i magazzini commerciali hanno chiuso i battenti, i locali sono stati ceduti ai nuovi imprenditori cinesi, i negozianti tentano di sopravvivere, i centri commerciali stanno implodendo... e soprattutto in una terra che manca di meritocrazia... anche le nostre giovani e brillanti menti... vanno via!!!
Ormai, sono scappati tutti... dopotutto a cosa serve restare dove trionfano disorganizzazione, incuria, degrado e complicità e collusioni con il malaffare???
Altro che sviluppo... altro che imprenditori... come ho scritto alcuni giorni fa... questi sono scassapagghiari!!!
Non ne usciamo più... se non diciamo una volta e per tutte BASTA... restiamo avvinghiati a questo modo inetto d'operare...
E' tempo di liberarci di questo cancro, da quanti sono parte attiva di questo sistema e di quanti... quali semplici cittadini, continuano a restare sudditi di quei modi collusivi e corruttivi...
Dice bene "Vulcano Etna"... ci dobbiamo liberare di tutti... nessuno escluso!!!
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