Tra i miei "liberi pensieri" ve ne sono alcuni che sin da ragazzo mi avevano appassionato...
Alcuni di essi dicevano: "Io ho lungamente ricusato di creder vere le cose che dirò qui sotto, perché oltre che la natura mia era troppo rimota da esse, e che l’animo tende sempre a giudicare gli altri da se medesimo, la mia inclinazione non è stata mai d'odiare gli uomini, ma di amarli... in ultimo l’esperienza quasi violentemente me le ha persuase: e sono certo che quei lettori che si troveranno aver praticato cogli uomini molto e in diversi modi, confesseranno che quello che io sono per dire è vero tutti gli altri lo terranno per esagerato, finché l’esperienza, se mai avranno occasione di veramente fare esperienza della società umana, non lo ponga loro dinanzi agli occhi...".
Così... quei pensieri (di Giacomo Leopardi), mi raccontavano di un mondo pervaso da canaglie, di uomini farabutti contro uomini onesti, di vili contro generosi, già... in quelle parole evidenziava l'incontro per la prima volta tra due lestofanti ed era per loro come se essi si conoscessero da sempre, sì... vi era una forte intesa ed era come se sapessero senza parlare ciò che erano; difatti s'accordano immediatamente e se quei loro interessi non si concretizzavano, allora dimostravano d'aver tra loro una forte inclinazione e soprattutto un grande rispetto...
Infatti, se uno di loro contrattava con gli altri suoi simili, se si trova tra quegli individui "onorati", ecco che egli si dimostri leale...
Sembrerà strano ma tante volte si osservano uomini paurosi trovarsi accanto un "malandrino" che si dimostra più pauroso di loro, ed una persona per bene e piena di coraggio, abbracciare per paura le parti di quel lestofante, una circostanza questa che si manifesta spesso tra soggetti ordinari, poiché le vie dell’uomo coraggioso e onesto sono conosciute e semplici, mentre quelle del disonesto sono occulte e infinitamente varie!!!
Infatti... sono rari i malfattori poveri: "perché, lasciando tutto l’altro, se un uomo da bene cade in povertà, nessuno lo soccorre, e molti se ne rallegrano, ma se un ribaldo diventa povero, tutta la città si solleva per aiutarlo"!!!
Ora quei briganti "che al mondo sono i più di numero, e i più copiosi di facoltà" sono uniti nel bisogno e si sentono tenuti a soccorrersi tra loro, già... per quella specie di legame che vi è tra essi!!!
Infatti, pur di non dar scandalo ad un loro "affiliato" ci si adopera efficacemente per proteggerlo, ma soprattutto per non dare scandalo con un eventuale pentimento...
Viceversa... "i buoni e i magnanimi, come diversi dalla generalità, sono tenuti dalla medesima quasi in disparte, e conseguentemente non solo non avuti per consorti né per compagni, ma stimati non partecipi dei diritti sociali, e come sempre si vedono perseguitati tanto più o meno gravemente, quanto la bassezza d’animo e la malvagità del tempo e del popolo nei quali si abbattono a vivere, sono più o meno insigni...
Così nelle aggregazioni di molti uomini la stessa natura porta che chiunque differisce grandemente dall'universale di quelli, massime se tale differenza è anche contrarietà, con ogni sforzo sia cercato distruggere o discacciare; anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi.
Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a soffrire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne siano salvi"!!!
Era il 1845 quando Giacomo Leopardi scrisse queste parole... ma a leggerle sembra che egli le abbia scritte alcuni giorni fa...
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