Nel 2011 avevo scritto un post sulla Siria e su quegli interessi mondiali strategici legati non soltanto a causa di quei passaggi commerciali, ma soprattutto per quelli petroliferi: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2011/08/siria-non-interessa-nessuno-o-interessa.html
Ora a distanza di otto anni, siamo ancora qui a parlare di Siria, di Assad, di campi profughi, di ONU e soprattutto della minaccia turca d'invadere lo Stato siriano, circostanza che difatti si è concretizzata proprio in queste ore...
Si... le forze armate turche sono entrate nel territorio siriano ed hanno dato il via ad una forte azione militare contro l'esercito siriano e quello delle forze curde...
Nel frattempo sembra che siano fuggiti da parte dell'Isis 800 affiliati, la paladina dei diritti delle donne Hevrin Khalaf è stata uccisa e i profughi attualmente sfollati - secondo le nazioni Unite - sono circa 130 mila!!!
L'esercito turco ha affermato che 415 militanti curdi sono stati eliminati, mentre nel contempo il presidente del Consiglio europeo Tusk ha dichiarato che l'UE "non accetterà mai i rifugiati come mezzo per attaccare armi e ricatti"!!!
Viceversa il presidente turco Erdogan ha espresso che le operazioni militari proseguiranno fino a quando le forze armate curde non saranno espulse dal confine siriano con una profondità distante circa 32 chilometri...
Nel contempo anche la Russia per nome del Presidente Putin chiede il ritiro di tutta la presenza militare turca, affermando che "tutti i paesi che sono esistiti illegalmente nei territori di altri paesi, compresi quelli che hanno un'esistenza illegale in Siria, dovranno andarsene" - continuando che - "se la futura leadership legale siriana affermerà che le forze armate russe non dovranno più esistere, questo (ritiro) si applicherà sicuramente anche alla Russia"!!!
Per ricordare la vicenda, su invito del governo siriano, la Russia aveva inviato le proprie truppe in Siria nel 2015 per aiutare a combattere le forze armate estremiste ed aiutare il governo siriano a recuperare vaste aree di territori ormai perduti a causa delle forze terroristiche.
Anche gli Stati Uniti avevano inviato truppe in Siria per sostenere l'esercito democratico siriano, dominato dalle forze armate curde siriane, ma a differenza della Russia, gli USA non sono stati mai invitati dal governo siriano!!!
Nel frattempo Germania e Francia hanno annunciato la sospensione delle esportazioni di armi in Turchia, ed anche i Paesi Bassi e la Norvegia hanno congelato le vendite, ma il ministro degli esteri turco ha sottolineato che non sarà intimidito dal divieto o dall'embargo...
Peraltro, secondo i servizi segreti, sembrerebbe che la Turchia si fosse preparata da tempo contro le azioni intraprese contro di essa dai paesi dell'UE, d'altronde il piano militare turco identifica in questa sua azione tre obiettivi strategici tra cui, l'impedire la creazione di una regione autonoma curda nel cosiddetto Rojava, compattare il consenso interno in Turchia e modificare gli equilibri politici nell'est del paese e per riuscirci non si preoccuperà di aprire le frontiere e far attraversare quelle centinaia di migliaia di rifugiati siriani (stanziati attualmente nei campi profughi) per farli giungere proprio nel centro dell'Europa...
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