Una vergogna avere permesso a dei tifosi di invadere una città, di camminare per la strada principale ( Viale XX Settembre ), inneggiando, gridando e lanciando fumogeni, con aria di sfida verso chiunque passava accanto, con il rischio di danneggiamenti alle vetrine dei negozi, alle auto ed anche e soprattutto alle persone, senza nessuna prevenzione e soprattutto senza che le nostre forze dell'ordine fossero preparate a tali rischi...; questi sono arrivati in Italia, si sono permessi di fare ciò che volevano... e sono ripartiti da eroi, incredibile...
Se avessero fatto quanto sopra in Serbia, durante il periodo del Dittatore Milosevic, state tranquilli che egli li avrebbe certamente "affidati" all'amico Karadzic..., per farli deportare in qualche lager...tipo quelli costruiti in Bosnia...
Ora arrivano in Italia e durante una partita che avrebbe dovuto essere una festa per lo sport e’ diventata uno vergogna.
Un campo di calcio trasformato a campo di battaglia e tutto questo mandato in diretta televisiva...
1500 Serbi, hanno fatto ritardare l'inizio dell'incontro, ma ciò che è peggio e che soltanto una ventina di questi rappresentavano la frangia più pericolosa, gli altri erano e stavano al loro posto...
Ed ancora, nello stadio sono stati introdotti bengala, petardi, coltelli...ma come con tutti i controlli che ogni domenica vengono fatti ai nostri tifosi, qui invece ognuno entra e trasporta quanto vuole... e poi dov'erano le forze dell'ordine...quei poveri trenta poliziotti in tenuta anti-sommossa cosa dovevano fare???
Meno male che la rassegnazione a vinto su qualche decisione imprudente... e per fortuna nessuno si è alzato a paladino della Patria, ordinandone l'intervento armato...
Anche l'aver cominciato a giocare è stata una scelta errata da parte dei preposti dell'EUFA e per fortuna che l'arbitro condizionato dalla situazione è stato bravo a leggere la situazione e ha sospeso la partita... ( e prima ancora non ha dato il calcio di rigore... immaginatevi cosa avrebbe scatenato...)!!!
Dispiace anche, per non aver degnamente potuto salutare i nostri militari caduti in Afganistan.
Comunque non tutto è andato male...per la prima volta in tanti anni, ho sentito uno stadio gridare a squarciagola, con grande impeto, sentimento, rispetto per la propria Patria e per coloro che con il proprio coraggio portano alto il nome dell'Italia nel mondo; credo che ieri sera, questo ha rappresentato un grande momento di unione, sia per noi che l'abbiamo sentito e vissuto, sia per coloro, che presenti indegnamente allo stadio, ne hanno potuto godere gli effetti...
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