Ormai è evidente che il nostro governo, intrappolato nel ricatto preparato dal leader del Pdl, si trova a dover gestire una crisi economica, senza sapere dove recuperare i necessari fondi per superarla...
Inoltre, avendogli imposto l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa, la ricerca di ulteriori stanziamenti è diventata di estrema necessità.
Se a questo poi, aggiungiamo che in nessun modo è stata fatta alcuna politica di risparmio e di contenimento dei costi della cosa pubblica, ecco che, la prospettiva di un ulteriore prelievo dalla busta dei lavoratori, non fa altro che accrescere quella contestazione, finora limitata a qualche manifestazione, ma che rientrati dal periodo delle ferie, potrebbe sfociare in tutta la sua rabbia...
La mancanza di fiducia da parte di tutti, in particolare dei giovani che non vedono alcuna prospettiva nella loro ricerca di un lavoro, sommata a quanti oggi, tra pensionati e dipendenti, non hanno la possibilità di sopravvivere, ecco che appunto questo dissenso non rappresenta altro che, il punto iniziale di ciò che negli altri paesi è già sfociato in rivolta popolare...
Lo stesso principio si è già avuto in Svezia, dove il modello del centrodestra che ha sostituito quello da sempre emulato socialdemocratico, ha iniziato a fare acqua da tutte le parti...
Ed è per questo che il proprio leader Reinfeldt ( a differenza del nostro... ) ha dichiarato che a breve inizierà un nuovo taglio delle tasse, insieme ad ulteriori sgravi per i lavoratori e per i pensionati...
Allora, a differenza di quanto viene fatto nel nostro paese da un bel po' di anni e dove si continua imperterriti ad aumentare il prelievo fiscale, con particolare interesse per quanti hanno una busta paga, dimenticando nel contempo di colpire invece coloro che non dichiarando un reddito certo, fanno dell'evasione il loro primo obbiettivo...
Alla fine sono sempre le nostre tasche a dover piangere... mentre le loro ( e parlo di quelle dei nostri politici e di quanti girano attorno a questo sistema... ) stranamente continuano a gonfiarsi...
Quindi da noi tutto aumenta in particolare la disoccupazione che ha raggiunto ormai quota 20%, mentre da loro pur avendo anch'essi gli stessi problemi, hanno percentuali di gran lunga inferiori, che si aggirano intorno al 7,8% ed ancora, almeno lì, si prende in considerazione la possibilità di non gravare sui soggetti più deboli, che poi sono quelli che sostengono l'economia di un paese...
Qualcuno mi contraddice ricordandomi che in Svezia, la tassazione sui redditi delle persone fisiche è tra le più alte d'Europa, ma io ricordo che non esiste alcun paragonare tra i servizi offerti in maniera esemplare e completa alle loro famiglie, con quelli invece totalmente inesistenti o mal organizzati da noi...
Ma la differenza sostanziale dalla quale siamo veramente lontani nel poter essere paragonati alla Svezia è in quei principi fondamentali di democrazia e di uguaglianza, quel modello cioè nel quale, tutti sin dalla nascita sono eguali!!!
Ecco è in questo principio che si giocherà fondamentalmente la partita della ripresa economica del nostro paese...; già, mentre da noi le disuguaglianze sociali sono elevate e le differenza tra ricchi e poveri restano ancora grandi, ecco che in Svezia, la differenza in base al merito viene invece premiata!!!
Da noi non esiste alcuna parità di opportunità!!!
E' infatti totalmente possibile ( se non andando via dal nostro paese... ) partire dal basso ed ottenere quella corretta scalata sociale e non come da noi, dove si prosegue grazie alle solite raccomandazioni da padre in figlio e dove si mantiene come unico obbiettivo quello della disuguaglianza, dove i figli dei ricchi rimarranno ricchi, mentre quelli dei poveri continueranno ad essere poveri: a differenza però di quanto riportato nell'articolo 34 della Costituzione dove coloro che sono capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi...
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