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martedì 19 maggio 2015

Denuncia il pizzo è chiude!!!


A Cinisi, in questa piccola cittadina, famosa per aver dato i natali a quel suo "incorruttibile" concittadino... Peppino Impastato, vi si trova una delle più famose pasticcerie siciliane, nata nel 1920 dai Sig.ri Palazzolo...
Con il tempo, un suo diretto discendente e precisamente il Sig. Santi, ha cercato di ampliare la propria attività aprendo altri esercizi commerciali tra cui uno all'interno dell'aeroporto Falcone e Borsellino...
Ma, come ormai consuetudine, per poter lavorare... bisogna pagare, ed anche il Sig. Palazzolo ha ricevuto quell'ormai consueta richiesta - tanto di voga nella nostra regione - per continuare ad operare con la propria attività, all'interno della stazione aeroportuale...
A differenza di quella consuetudine, però, egli ha deciso di non pagare, anzi ne ha denunciato l'abuso ed i suoi ricattatori!!!

Quest'imprenditore conterraneo, ha avuto il coraggio di fare ciò che in molti non fanno e cioè di denunciare Roberto Helg, l'ex presidente della Camera di commercio di Palermo ed anche consigliere d'amministrazione della Gesap, proprio la società che gestisce l'aeroporto...
Ora dopo aver adempiuto a quanto la morale, prima di qualsivoglia legge richiede, era opportuno e non minimo, quello di concedere allo stesso - una nuova concessione, per utilizzare quel locale, dato finora in affitto, alla sua società - sarebbe stato ancor più nobile come gesto, quello ci concedergli quantomeno uno sconto, a titolo di risarcimento morale...
Ma questo dove... in Svezia, in Germania, in Gran Bretagna... in quei cosiddetti paesi civili... non certamente da noi..., qui infatti, le regole sono all'incontrario, non per nulla, lo stesso ora rischia la completa chiusura, poiché la concessione scadrà il 30 Settembre 2015 e poco importa della storia personale o familiare, ancor meno del personale che dovrà essere licenziato e chissà, potremmo anche pensare, che questa incresciosa vicenza, rappresenti il primo passo, di una lungo bersaglio, che potrebbe portare a colpire, anche gli altri negozi della catena... 
Dover credere che questa sia la giustizia..., come si dice... " mi cadono le braccia...".
Comunque, per fortuna non tutti girano le spalle, ed è grazie a quella solidarietà che si tenterà in tutti i modi, di far trionfare la giustizia per non dover assistere, a come, uno dei locali storici del nostro territorio, sia condannato a chiudere il proprio punto vendita! 
La cosa assurda da aggiungere è che il consiglio di amministrazione della Gesap, aveva previsto e inserito nel verbale del giorno precedente l'arresto, la proroga alla concessione...; chissà dobbiamo pensare forse, che erano in tanti ad aspettarsi quella mazzetta... e che a causa di quella denuncia, lo stesso Cda abbia deciso di non volerne rinnovare più il contratto?
Noi crediamo che forse ciò che non è possibile è che certi Sig.ri siedano ancora in quel Cda e forse sarebbe opportuno che qualcuno si dia una celere mossa, per verificare se esistano ancora quelle condizioni di legalità e trasparenza fondamentali e necessarie, per gestire un'Ente così importante.  
Dice bene un suo dipendente: è veramente assurdo constatare come, in Italia, chi ha il coraggio di ribellarsi allo strapotere di speculatori o di gente senza scrupoli - che utilizza il proprio lavoro per interessi personali, in maniera disonesta e immorale - sia isolato e lasciato da solo... addirittura, "punito", per avere denunciato il malaffare e la corruzione in seno alla società che gestisce lo scalo palermitano.
Cosa aggiungere, è la pura e cruda verità!
Quanti onesti cittadini servono per poter cambiare radicalmente questa nostra terra???
Quanti se ne trovano ancora di persone libere, senza legami, senza dover mediare con propri compromessi, senza scheletri nell'armadio, quanti... chissà, forse debbo pensare... che siamo troppo pochi!!!   
Vorrei concludere con una poesia di Peppino:
Appartiene al tuo sorriso
l'ansia dell'uomo che muore,
al suo sguardo confuso
chiede un pò d'attenzione,
alle sue labbra di rosso corallo
un ingenuo abbandono,
vuol sentire sul petto
il suo respiro affannoso:
è un uomo che muore.
Aiutiamo questo uomo a non morire... a vincere questa sua ed anche nostra battaglia, insieme si può: #IoStoConSantiPalazzolo


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