A differenza di altri paesi dove la presenza dello Stato è certamente più solida... da noi, quando si tratta di far applicare quella propria autorità, mi riferisco a procedimenti della semplice quotidianità, ecco, c'è qualcosa che sfugge e si sente quella mancata rappresentanza...
Non parlo dei momenti di crisi o i periodi di "défaillance", come ad esempio quando si è trovato a difendersi da quelle stragi, messe in atto dall'associazione criminale "Riina & Co"; No... in quei precisi momenti lo Stato si rinsalda e compatta tutte le proprie istituzioni e quei suoi uomini...
Da noi questa sensazione è più forte rispetto ad altre realtà del Paese, il nostro come si sa, è un territorio dove lo Stato viene visto in maniera distaccata, si pensa ad esso come a qualcosa che sta lontano, a Roma e non qui da noi...
Chissà forse la colpa va data agli anni passati, a quando lo Stato dimostrava la propria strafottenza, senza riuscire mai in maniera energica, ad imporre quella sua presenza...
Quindi con uno Stato assente... è naturale che cosa nostra abbia preso il sopravvento...
D'altronde se la forza dello Stato è data dalla legge, ma quando la giustizia evidenzia tutte le proprie lacune, attraverso continui processi con ribaltamento delle sentenze e con giudizi sempre più incerti, ecco che quei principi sono diventati agli occhi dei siciliani, sempre più imbarazzanti...
Pian piano i suoi cittadini si sono sentiti tradire, hanno iniziato a non fidarsi più dello Stato, sono diventati ancor più omertosi, ed è proprio a causa di quella fragilità e soprattutto è a causa di quelle ambigue conclusioni giudiziarie, di quei procedimenti che hanno permesso a parecchi indagati di restare impuniti...
Ed allora, ecco che è scattato in molti di quei cittadini il pensiero di doversi adeguare a quel sistema, è nato il desiderio di lasciarsi corrompere, hanno consentito a quella associazione mafiosa di partecipare alle varie collusioni, intervenendo nelle intimidazioni e influenzando i giudizi su taluni uomini dedicati alla politica...
La loro è di fatto una vera e propria partecipazione attiva... certamente negativa, che porterà con il tempo, alla devastazione di questa terra...
Un fiume di denaro pubblico che è stato dilapidato e che continua a finire nelle tasche di quella associazione mafiosa!!!
La stessa che poi provvederà a far defluire nelle tasche dei propri amici "associati", nelle casse di quelle imprese "affiliate", nelle mani di quei dirigenti delle PA ed una parte di quel denaro servirà a sovvenzionerà i propri politici corrotti!!!
Ed è per questi motivi che nessuno da solo potrà vincere su questa terra, non ci sono riusciti uomini grandi come Falcone e Borsellino o tutti coloro che con la propria vita li hanno preceduti, perché erano soltanto uno... ed è vero quanto riporta il testo di quella canzone... "ma quanto è dura la salita, in gioco c’è la vita"!!!
Sì... nulla dopo le stragi sarebbe stato più come prima, questo almeno era quanto tutti gridavano, quando le coscienze erano alte...
Ma il tempo si sa, è bastardo!!!
Cancella la memoria e così quel rinnovamento culturale e morale tanto decantato è completamente fallito!!!
Ci si è venduti... per poco, direi per nulla, per quel concetto pittoresco di "democrazia", sapendo quanto di quest'ultima si sia più interessati a fattori prevalenti, come la spartizione e il potere!!!
Per far ciò, molti siciliani illustri, hanno cercato sin da subito di trovare quel necessario sostegno... ricambiandolo con vincoli e legami personali (talvolta pericolosi...), ma che hanno permesso a quei soggetti di potersi rafforzare e aumentare a dismisura quella propria influenza...
Si sono circondati di un gran numero di persone importanti, di amici e conoscenti ricercati tra gli uomini che contano, da quelli di governo a quelli istituzionali, dai politici ai burocrati, dal clero ai dirigenti, dagli imprenditori agli editori, tutti uomini influenti, necessari per raggiungere quel proprio scopo...
Ciò che importa ad essi realmente si chiama popolarità, ed ecco perché ciascuno di essi, punta ad ottenerla...
E' lo stesso motivo perché oggi vediamo quei loro visi sui cartelloni stradali... già, ciò che cercano di ottenere, si chiama con un nome... potere!!!
Tutto il resto non conta... l'intelligenza, il talento, la propria genialità, non conta nulla, se essa non si adegua alle componenti di quel potere...
Ecco perché in Sicilia siamo come in quella canzone: "devi contare solo su di te, uno su mille ce la fa...??? ma quanto è dura la salita, in gioco c’è la vita. Il passato non potrà tornare uguale mai, forse meglio perché no, tu che ne sai, non hai mai creduto in me, ma dovrai cambiare idea. La vita è come la marea ti porta in secca o in alto mare... Se ti diranno: sei finito…non ci credere, finché non suona la campana... vai!!!".
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