In tema di malaffare, esistono di solito due categorie di approfittatori, distinte dall'approccio psicologico: c’è il dipendente che per anni prepara il cosiddetto "colpo" della vita (la grossa truffa) e poi scompare; esiste di contro l’impiegato "formichina", quello che scopre all'improvviso un punto debole nel sistema e inizia così a sfruttarlo... senza mai strafare, una sorta di parassita che prova a incamerare piccole somme con puntuale regolarità, sperando così di passare inosservato....
Ecco, quanto sopra è precisamente ciò che alcuni dipendenti dell'Azienda dei trasporti di Milano, hanno compiuto...
Secondo l'azienda trasporti, attraverso proprie procedure interne d'analisi, hanno determinato che le prime truffa sono iniziate nell'estate scorsa.
Funzionava all'incirca così: l’1% per cento dei biglietti Atm, ( come s'intuisce una quota piuttosto bassa), viene venduta in sei punti delle fermate Atm (Duomo, Cadorna, Centrale, Loreto, Garibaldi e Romolo).
La procedura, prevede che gli addetti di quegli sportelli stampino i biglietti immediatamente, cioè nel momento in cui il cliente li chiede.
In questo modo, ogni singolo biglietto viene emesso e (automaticamente) contabilizzato, già nel momento in cui esce dalla stampante.
A fine turno, l’addetto compila il rendiconto di ciò che ha venduto e l’intero sistema si chiude.
Ma cosa succede se la stampante si inceppa o ha un piccolo guasto???
Qui stava la truffa... già, in caso di malfunzionamento, la stampante emette uno o più biglietti, che vengono considerati "scarti", perché magari in quel momento, la stampante ha perso il collegamento con la rete centrale e non li ha contabilizzati correttamente...
I dipendenti "furbetti" avrebbero fondato quindi quella loro truffa, proprio su questo passaggio!!!
L'Azienda difatti, sospetta di quegli abituali inceppamenti, e verifica che sono sempre gli stessi dieci dipendenti ad aver causato con regolarità quei piccoli inceppamenti alle stampanti, creando così una vera e propria provvista di biglietti autentici, ovviamente non registrati dal sistema centrale.
Sono per l'appunto i biglietti che poi verranno rivenduti in proprio ed ovviamente in nero ai clienti che ne facevano richiesta... presso i Point dell'Amt ed il pagamento, cosi facendo, finiva direttamente nelle tasche degli impiegati!!!
Quei biglietti solitamente scartati, rappresentavano all'inizio della truffa un importo irrisorio, all'incirca 200-300 al mese, ma verso Ottobre l'importo è salito sopra le 1.700 euro... accendendo così la spia dell'Azienda dei trasporti...
Considerato che ciascun impiegato, lascia una traccia quando ha usato la stampante, è stato semplice individuare i guasti dell'ultimo semestre e il personale addetto quel giorno... scoprendo così che un solo impiegato aveva emesso titoli di viaggio non registrati per ben 1.868, per una valore totale di oltre 23 mila euro, che ovviamente erano stati acquistati e utilizzati da passeggeri ignari...
Altri, colleghi, hanno incassato chi €. 13.000 euro, chi €. 11.000 e via discorrendo...
Certo, un danno economico per l’azienda irrisorio considerato che si tratta di circa 6.500 titoli non incassati, all'incirca l'1% se messi in relazione col milione e passa di biglietti venduti dagli Atm in un anno, ma sempre di circa 60-70 mila euro trattasi e soprattutto, evidenzia un fattore dilagante di malcostume e malaffare!!!
Ora i dipendenti sono stati sospesi ed è iniziata la procedura che potrebbe portare al licenziamento...
Certo che se si pensa che ormai rubare è diventata la regola di questo nostra paese, ad iniziare da quelle sue "Cicali" governanti, per proseguire con tutte quelle "formiche" operaie, che rappresentano perfettamente molti di quei cittadini corrotti di questo paese... vi chiedo... perché dovremmo oggi meravigliarci di questa notizia???.
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