Si stringe davvero il cerchio delle forze dell'ordine intorno al ricercato numero uno d'Italia???
L'uomo ritenuto da tutti al vertice di Cosa Nostra dopo gli arresti eccellenti di Totò Riina e Bernardo Provenzano è prossimo alla cattura???
No... non credo sia corretto pensare che il cerchio si stia stringendo o che si sia a un passo dalla cattura, questo è quanto i media ci vogliono fare credere, d'altronde dopo tutti questi anni di latitanza e i numerosi arresti di familiari e fiancheggiatori, è presumibile da pare di tutti pensare che si sia... ad uno sbocco delle indagini.
Ma Matteo Messina Denaro ha dimostrato essere totalmente diverso dai suoi ex colleghi del passato, si a lungo latitanti (ma era tutt'altro periodo, tanto che nessuno di fatto li cercava...), ma alla fine arrestati, concludendo quelle proprie esistenze prima al carcere duro e poi al camposanto...
Ma egli a differenza loro è guardingo, non si fida di nessuno, sta molto attento... in particolare ai dettagli che vengono evidenziati ogni qualvolta dalle indagini compiute dalle forze dell'ordine...
E' logico quindi pensare che egli controlli tutto e tutti... e che abbia talpe ovunque, anche all'interno di quegli uffici istituzionali...
Difatti, sono certo che dalle parole espresse dai magistrati -durante le conferenze stampa- comprenda gli errori compiuti e fa in modo che quest'ultimi non abbiano a ripetersi...
I suoi uomini più fidati... sono sicuramente all'oscuro dei suoi spostamenti, poiché egli, se vuole sopravvivere, non si deve fidare di nessuno, ed è il motivo principale per cui le indagini per la sua localizzazione risultano particolarmente difficili se non impossibili!!!
E dire che egli secondo i pentiti, mantiene i contatti con il territorio e allo stesso tempo si dimostra mobile...
Questa mattina la Direzione investigativa antimafia di Trapani (Dia) ha eseguito l'ennesima ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un imprenditore edile di Castelvetrano, ritenuto "uomo di fiducia" del boss latitante, con l'accusa è di associazione a delinquere di stampo mafioso...
Nell'ambito della stessa operazione è stato disposto anche un provvedimento di sequestro preventivo di due società che si occupano del commercio di conglomerati cementizi, movimento terra e costruzione generale di edifici...
Secondo le indagini, l'uomo avrebbe sfruttato il suo forte rapporto privilegiato con il boss, per potersi aggiudicare le forniture di alcune commesse nel settore delle costruzioni edili e del calcestruzzo...
Un sistema che permetteva ai consociati mafiosi più vicini al latitante, l'individuazione e l'eliminazione dal mercato di tutte le altre imprese concorrenti, lasciando così quegli appalti, direttamente elle imprese mafiose, che potevano provvedevano e approvvigionare ed i cui, una parte di quei proventi, sono servii a finanziare quell'organizzazione criminale e mafiosa del boss di Castelvetrano..
Per chi non mi avesse letto in precedenza, alcuni mesi fa... avevo riportato in un mio post, una convinzione e cioè che boss di cosa nostra, fosse in Sicilia e non si fosse allontanato minimamente da quel suo paese....
Oggi, contrariamente a quella previsione, ho la convinzione che il boss non sia più in Italia, ma che diriga tutto dall'estero!!!
Provo quindi a fare una previsione: Se fossi io al suo posto, dove mi trasferirei per essere sicuro di non essere,come si dice... agguantato???
Spagna (Costa del Sol o Tenerife...) e ancor più, Repubblica Dominicana e Colombia, mi sembrano delle collocazioni, perfettamente adeguate all'occorrenza!!!
Il giorno che dovesse essere arrestato... vedremo di quanto mi ero sbagliato.
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