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venerdì 27 luglio 2018

Quei Procuratori della Repubblica... a servizio dello Stato!!!


Già... 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno, senza mai un giorno di pausa!!!
Ecco come vivono i magistrati della Procura della Repubblica...
Uomini e donne che devono dare la propria reperibilità di giorno e di notte, per ogni urgenza o necessità che si possa verificare...
D'altronde nella nostra isola non si può stare certamente con le "mani in mano", perché ogni giorno: "C'è ne una...". 
Il nostro paese, ma ancor più la nostra regione, dimostra d'esser particolarmente predisposta verso collusioni o comportamenti corruttivi... 
Difatti, non passa giorno che non vengano portati alla luce circostanze criminali legati a quella nota associazione mafiosa o anche a tutta una serie d'azioni condotte da quei dirigenti/funzionari posti all'interno di quegli enti pubblici, causa ormai di un malcostume tanto presente ad ogni livello... 
Sì... un malaffare generalizzato che costringe questi uomini dello Stato ad intervenire, per assicurare nel paese, non solo la giustizia, ma fare in modo che le leggi vengano osservate e rispettate da tutti...
Comprenderete come quel loro compito è fondamentale, in quanto porta a verificare gli eventuali reati, conducendo la persona accusata dinnanzi al Giudice per l'eventuale processo, nel quale la procura sosterrà il ruolo della “pubblica accusa”, in contrapposizione alla “difesa” dell’imputato (quanto sopra ovviamente, quando, attraverso le indagini condotte personalmente o servendosi della Polizia giudiziaria, si riesce ad acquisire prove sufficienti)...
Viceversa se le prove a carico della persona accusata non sono sufficienti o le prove acquisite dimostrano che l’accusato è innocente, ecco che allora la Procura chiede al Giudice di non procedere...
Un altro compito molto importante è quello di verificare le denunce penali presentate da alcuni "coraggiosi" e onesti cittadini... 
Individui che a differenza della maggior parte dei propri conterranei, evidenziano comportamenti inconsueti per questa regione, in quanto dimostrano di non essere omertosi, risultando di ausilio per portare alla luce, tutta una serie di reati che altrimenti resterebbero celati...
Certo, non sempre accade quanto ci si aspetta...
Purtroppo è stato dimostrato come a volte anche all'interno di quegli uffici, siano state presenti delle mele marce...
Ricordo ad esempio il caso di Giuseppe Vajola, diventato procuratore di Agrigento negli anni '90, grazie proprio all'appoggio dei politici vicini a Cosa nostra!!!
Per lunghi anni questo procuratore, avrebbe garantito l'impunità dei suoi "amici degli amici", aggiustando processi e insabbiando inchieste, rimosso nel '92 dal Csm e trasferito (non ho mai compreso questi trasferimenti... mi sembrano per analogia i trasferimenti che subiscono quei preti ritenuti pedofili, che passano da una parrocchia ad un'altra... come se l'atto criminale compiuto nella prima, non possa essere ripetuta nel nuovo avamposto...) a Caltanissetta perché ritenuto "non idoneo" a dirigere quell'ufficio, che avrebbe dovuto lottare contro la mafia che aveva ucciso poco tempo prima il giudice Rosario Livatino e poi il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli. 
Difatti, fu proprio il figlio del maresciallo Guazzelli, Riccardo, ad aver detto ai magistrati di avere appreso dal padre che il Vajola "insabbiava e aggiustava" le inchieste ed i processi relativi ad alcuni politici agrigentini, che avevano per l'appunto "appoggiato la sua nomina a procuratore della Repubblica di Agrigento"!!!
Certo non è stato l'unico caso, purtroppo in questi anni altri procuratori hanno seguito quel cattivo esempio... ma per fortuna questi casi sono rimasti del tutto isolati, anche se quelle loro azioni non hanno certamente contribuito a portare lustro a questa particolare categoria...
Sono comunque fiducioso, perché in questi ultimi anni s'intravvede una risoluta pulizia, non solo all'interno di quegli uffici, ma anche in molte stanze di quei nostri Tribunali...

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