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martedì 16 luglio 2019

Quali e quanti reati vengono commessi durante le attività di cava???

Mi chiedevo... quanti e quali sono i reati commessi in una cava operante con regolare autorizzazione???
Sicuramente la prima cosa che salta in mente è l'allargamento abusivo, sì... uno sconfinamento che potrebbe aver interessato anche aree con vincoli ambientali e paesaggistici...
D'altronde nel compiere questa analisi si potrebbe  ritenere che chi fosse predisposti a quei controlli - sia chi avrebbe dovuto fare eseguire la perimetrazione, ma soprattutto chi avrebbe dovuto verificarla -  sia di fatto mancato... 
Già, in base a quest'ultima ipotesi, si potrebbe aggiungere che - a causa di quei funzionari "distratti" - altri reati siano stati perpetrati, ad esempio... l'abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e deturpamento del territorio...
D'altronde ai fini della corretta gestione del territorio e della prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico, il progetto di coltivazione avrebbe dovuto prevedere interventi fondamentali che per come si è visto, in questi anni non sono stati compiuti...
Mi riferisco ad esempio,  alla sistemazione finale dei luoghi di quelle aree estrattive, che a  tutte le opere connesse, quali viabilità, discariche di servizio, ecc... oppure l'aver compromesso la stabilità dei versanti senza ricorrere ad opere di contenimento e cosa dire della mancata impermeabilizzazione superficiale del suolo, tale da consentire la ritenzione temporanea delle acque attraverso adeguate reti di regimazione e di drenaggio... mai viste!!!
Non parliamo poi del recupero dell'assetto vegetativo mediante l'introduzione di specie autoctone e di arbusti nelle previsioni dei “Piani di assestamento", per riportare nuovamente allo stato naturale quelle ex cave...
Da quanto sopra si comprende come dietro a quel semplice sfruttamento di cava vi sia un corposo lavoro per quegli addetti ai controlli, sia durante i processi di coltivazioni che successivamente nelle fasi di dismissione...   
Viene da chiedersi quindi: ma chi sono e a chi fanno riferimento i funzionari addetti a quel settore  cave??? 
Certamente al primo posto mi viene in mente l'Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, quindi ritengo che il Distretto Minerario possa rappresentare un fondamentale punto di riferimento ed infine, ma non per importanza, metterei nella lista gli Uffici Tecnici... 
D'altro canto è emerso come in alcune attività giudiziarie, certi consulenti tecnici abbiano partecipato in maniera diretta, vedasi ad esempio talune inchieste che hanno visto coinvolti i responsabili dei procedimenti della sezione urbanistica oppure quei dirigenti del servizio per le valutazione d'impatto ambientale, i quali avrebbero permesso il rilascio di autorizzazioni (illegittime), trasformando in questo modo, ampie porzioni di territorio tutelate dai vincoli ambientali e paesaggistici, affinché finissero con il risultare libere e quindi utilizzabili...
Riprendendo quindi l'analisi dei reati commessi durante le procedure di coltivazione (va precisato che in questa valutazione rientrano esclusivamente tutte quelle società estrattive in regola con i permessi, d'altronde quelle abusive si sa... operano in totale assenza di qualsivoglia autorizzazioni, violando quindi tutte le norme previste nella conduzione delle attività...) mi chiedo, quanti tra loro stanno operando in maniera lecita attraverso le necessarie certificazione ambientali oppure procedendo nei lavori con quanto previsto dall'art. 15 del D.Lgs.vo 81/08 integrato dall'art. 5 del D.Lgs.vo 624/94 relative alla sicurezza nelle attività estrattive???
Già...quanti tra loro???
Ed infine, cosa dire di tutte quelle procedure da adottarsi durante l'esecuzione dei lavori di coltivazione... mi riferisco ad esempio all'accantonamento del terreno vegetale, alla gestione dei materiali di scarto, alla regimazione delle acque meteoriche,  alle cautele atte ad evitare la dispersione di polveri (come ad esempio l' umidificazione dei piazzali e dei fronti o l'uso d'impianti di lavaggio delle ruote degli automezzi), come peraltro analoghi accorgimenti dovrebbero essere adottati al fine di limitare le emissioni acustiche, d'altronde il traffico di mezzi pesanti, indotto dall'attività estrattiva, dovrebbe essere gestito in modo tale da arrecare il minor disturbo possibile alla viabilità pubblica e soprattutto ai centri abitati adiacenti, concordando con l’Amministrazione Comunale i percorsi e gli orari di transito opportuni...
Da quanto sopra si comprende quanto lavoro c'è da fare ... in abbondanza e per tutti!!!
Sia per quanti operano all'interno di quelle cave, sia per coloro che dovrebbero verificare i necessari documenti prima del rilascio delle autorizzazioni, sia per coloro che dovranno successivamente effettuare le dovute verifiche...
Ecco perché, se ciascuno di loro opera in maniera corretta, questo settore potrà continuare a rappresentare per la nostra isola una manna dal profondo della terra, altrimenti... saremo ancora qui a leggere (come da tempo avviene con puntuale regolarità) di nuove inchieste giudiziarie e purtroppo l'elenco dei reati, diventerà ahimè... ogni giorno più lungo!!! 

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