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giovedì 24 novembre 2022

Un giovane non trova lavoro perché manca di esperienza!!! Ma non è che manca di esperienza proprio perché non trova lavoro???

Leggo spesso in molte proposte di lavoro per giovani la dicitura: ........ "con esperienza"!!!

Mi chiedo, ma come fa un giovane alle sue prime armi ad avere esperienza, se in quel mondo del lavoro deve ancora entrare???

Comprenderete come trattasi dell'ennesima "presa per il cul... "!!!

Difatti, da un lato i datori di lavoro tendono ad assumere giovani affinché le loro imprese possano godere dei benefici previsti quali ad esempio gli sgravi sui contributi previdenziali e non mi riferisco alle sole assunzioni under 36, no... perché vi sono anche altre agevolazioni, l'assunzioni di donne, gli apprendistati, le assunzioni al sud, gli over 50 anni, la sostituzione dei lavoratori prossimi al congedo, i disabili, le rioccupazione, i lavoratori provenienti da aziende in crisi, i percettori Naspi e via discorrendo...

Diciamo che se un'impresa oggi vuole realmente assumere, lo Stato mette in condizione quell'imprenditore di beneficiare di parecchie agevolazioni anche fiscali, certamente non si può avere tutto e quindi un sacrificio quel datore di lavoro deve compierlo...

In particolare la formazione è alla base di quel nuovo rapporto, l'addestramento, saper istruire il giovane ai compiti richiesti, vanno aggiunte l'insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto per i compiti assegnati, questi debbono rappresentare concetti prioritari, aggiungerei  fondamentali... ancor prima che qualsivoglia lavoratore inizi il suo nuovo incarico. 

Non si può pensare di mandare un neo assunto allo sbaraglio, peraltro è quanto solitamente accade, dimenticando che per quel giovane, quello ora in atto, rappresenta la sua prima esperienza...

Egli infatti, passa da una condizione che definirei "protetta" qual era fino a pochi giorni prima la propria casa, la scuola, il cortile, ad un contesto nuovo, pieno di insidie e rischi...

Bisogna concedere quindi del tempo, d'altronde avendo questi poca familiarità con il luogo di lavoro, non possiede - per come si vorrebbe - quella necessaria esperienza, ma non solo, egli, proprio per quella sua tenera età, affronta quelle mansioni con incoscienza, l'età infatti lo porta a non prendere sufficientemente sul serio i rischi che da lì a poco potrebbe affrontare...

E' stato dimostrato infatti che i giovani tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di subire un infortunio sul lavoro, proprio perché sono più vulnerabili e non si tratta di renderli semplicemente edotti o consapevoli sui compiti assegnati, oppure di rispettare i doveri posti in bakeka, no... si tratta d'impegnare e trasformare quei fanciulli inesperti, in uomini e donne responsabili. 

Perché proprio l’immaturità a costituire il loro più grande handicap, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto psicologico; la mancanza di competenze, la non conoscenza degli obblighi previsti o le responsabilità nei confronti di terzi, cui va aggiunta il più delle volte una mancanza di iniziativa di fronte ad un'emergenza, ad un problema, come anche il doversi confrontare con gli altri colleghi...

Quanto sopra rappresentano vere e proprie insidie, vulnerabilità che vengono il più delle volte  sottovalutate dalla maggior parte dei datori di lavoro, in quanto essi - per loro natura - mirano essenzialmente alla "produzione" o come solitamente accade, non essendo di fatto i reali interpreti di quel ruolo, ma lo sono soltanto nel diritto, in quanto rappresentando nella sostanza, quell'abituale figura di prestanome, che non ha in se alcuna capacità imprenditoriale e ancor meno culturale per esercitare quel ruolo e difatti sono proprio questi i motivi che portano a quelle palesi vulnerabilità alle quali solitamente non riescono a fornire appropriate soluzioni, che ripeto sono rappresentate dalla formazione, dalla supervisione e soprattutto dall'addestramento!!!

"Cercasi giovani con esperienze": sì... ma dove sono???

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