Da tempo si registra un crescente interesse da parte dei gruppi criminali verso le risorse gestite dagli enti locali, accompagnato da strategie mirate a condizionare le decisioni delle amministrazioni, soprattutto nei comuni di dimensioni ridotte.
Questi enti infatti, si trovano spesso a essere il punto d'accesso privilegiato per l'infiltrazione nelle strutture amministrative e istituzionali del Paese.
Le motivazioni degli scioglimenti dei consigli comunali negli ultimi anni hanno infatti evidenziano una correlazione preoccupante tra presenza mafiosa, investimenti pubblici in opere infrastrutturali e fenomeni di corruzione.
Questo problema tra l'altro non è più circoscritto al Sud Italia, ma riguarda sempre più frequentemente anche le amministrazioni del Nord, sottolineando un progressivo deterioramento delle condizioni di legalità su scala nazionale.
In questi trent'anni il numero di comuni e di aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose continua a crescere, come dimostrano i dati pubblicati, ed anche quest'anno conferma questa tendenza allarmante impone una riflessione seria sull’efficacia della disciplina normativa attualmente in vigore e l’urgenza di misure migliorative.
Ritengo da quanto sopra che vi è bisogno di rafforzare i controlli preventivi.
Implementare cioè sistemi più stringenti per monitorare i flussi di spesa e verificare la trasparenza dei processi decisionali, soprattutto nei piccoli comuni, spesso più vulnerabili.
E' fondamentale migliorare la formazione e il supporto tecnico, fornendo agli amministratori locali strumenti e competenze per riconoscere e contrastare i tentativi di infiltrazione, anche attraverso piattaforme digitali per la tracciabilità degli investimenti pubblici.
Promuovere la collaborazione tra le interistituzioni, rafforzando il dialogo tra prefetture, forze dell’ordine e amministrazioni locali, per condividere informazioni e agire in modo coordinato contro i fenomeni corruttivi.
Vi è la necessita di introdurre un codice di trasparenza avanzato, già... che superi le regole attuali, rendendo obbligatoria la pubblicazione di ogni passaggio relativo ai bandi di gara, dalla scelta delgli appaltatori, ai fornitori, fino alla destinazione dei fondi pubblici.
E' tempo quindi di rivedere il quadro sanzionatorio per rendere più rapide e incisive le azioni contro i responsabili delle infiltrazioni, avviando altresì campagne di sensibilizzazione per coinvolgere attivamente i cittadini nel controllo della gestione pubblica, promuovendo una cultura della legalità e della trasparenza.
Occorre quindi che ci si adoperi affinché le amministrazioni locali tornino a essere baluardi di legalità e trasparenza. Occorrono interventi concreti per rafforzare i controlli, tutelare gli amministratori onesti e garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate per il bene comune, senza cadere preda di interessi criminali.
Perché solo attraverso un impegno collettivo e determinato sarà possibile proteggere le istituzioni e restituire fiducia ai cittadini.
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