La cosa mi ha colpito e, per evitare di farmi un’idea basata su teorie e sensazionalismi, ho voluto approfondire la questione in modo obiettivo, per me e per i miei lettori.
Quello che ho scoperto è una realtà complessa, forse meno cospirativa ma certamente più significativa per le nostre vite quotidiane.
BlackRock è infatti il più grande gestore di patrimoni al mondo, con oltre 12 mila miliardi di dollari in attività amministrate.
Questa cifra astronomica, superiore al PIL di quasi tutte le nazioni, non significa che l'azienda possieda tutto questo, ma che lo gestisce per conto di milioni di risparmiatori, fondi pensione e istituzioni.
La sua influenza deriva proprio da questo ruolo di gigantesco intermediario finanziario, i cui investimenti toccano praticamente ogni settore dell’economia globale, dalle grandi banche alle tech company fino all’energia.
La sua ascesa è stata guidata dalla creazione di un sistema, "Aladdin", nato per analizzare e gestire il rischio in modo ossessivo, che è poi diventato uno strumento così cruciale da essere utilizzato anche da concorrenti e istituzioni per analizzare i propri portafogli.
Il punto che più mi ha fatto riflettere, e che forse è il cuore della questione, è come ognuno di noi, spesso senza saperlo, contribuisca a questo sistema.
I nostri risparmi per la pensione o le nostre polizze assicurative vengono infatti spesso investiti in fondi gestiti da BlackRock. Questo non avviene per un disegno maligno, ma perché la sua offerta di prodotti è semplicemente diventata l’infrastruttura di base della finanza moderna.
Ecco che forse, comprendere meglio questo meccanismo, rappresenta il primo passo per essere cittadini e investitori più consapevoli, sì... in grado di distinguere tra le ombre dei sospetti e la sostanza di un sistema finanziario interconnesso.
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