Mi permetto di riprendere un'intervista della professoressa Dell'Aria, sospesa per 15 giorni a causa di un Tweet su un lavoro degli studenti, dove veniva accostata una pagina di giornale che annunciava l'entrata in vigore delle leggi razziali fasciste alla fotografia del ministro dell'interno, Matteo Salvini, dopo il via libera al "decreto sicurezza"...
La prof.ssa Rosa Maria Dell'Aria sta ora scontando quindici giorni di sospensione dal servizio, anche se la stessa, ha sin da subito dichiarato: "Nessuna polemica con Salvini"!!!
Il sottoscritto però concorda con quanto espresso dalla Prof.ssa e cioè: "odiano il libero pensiero perché incapaci di costruirne uno"...
E' rappresenta il motivo per cui nel 2010 ho deciso di realizzare questo mio blog, intitolato per l'appunto "LIBERI PENSIERI", perché ritengo che non vi sia cosa peggiore d'usare coercizione e censura, per limitare il pensiero altrui...
E' stata accusata di “omessa vigilanza” su un compito in classe dei suoi allievi che hanno voluto paragonare i morti delle camere a gas con i morti nelle prigioni libiche o finiti sotto al mare...
Certo... è difficile paragonare la tragedia della "Shoah" con tutte le violenze terribili che hanno visto l'eliminazione metodica dei propri simili, crimini commessi non durante la guerra, ma bensì successivamente... in un principio che puntava a elevare la nostra civiltà e che di fatto, l'ha riportata agli anni più bui...
La lista è lunghissima...
Basti ricordare quanto compiuto nel Ruanda nel 94', dove i civili ruandesi sono stati massacrati nel conflitto scoppiato tra hutu e tutsi a cui va sommata un'analoga cifra stimata per le vittime del vicino Burundi...
Peraltro, come dimenticare il genocidio degli Herero in Namibia, che nei primi anni del 900' portò allo sterminio dell’85% della popolazione oppure quanto compiuto nel Tibet o in Birmania!!!
Ed ancora come non ricordare il processo di epurazione del popolo cambogiano avvenuto tra il 1975 e il 1979, sotto il regime di terrore instaurato dai Khmer rossi di Pol Pot!!!
Se poi ampliamo il periodo storico partendo dal dopoguerra ad oggi, possiamo inserire tra i genocidi quelli compiuti da Stalin negli anni del terrore comunista, dove circa 20 milioni i russi furono eliminati con esecuzioni sommarie, soltanto per essere (secondo l'allora regime) controrivoluzionari, ed inoltre un consistente numero di russi, finirono la loro esistenza nei gulag o a causa della fame...
Successivamente (siamo nel periodo 1965/67), quasi un milione di comunisti indonesiani furono deliberatamente assassinati dalle forze governative, per poi nel 1974 prima e nel 1999 dopo, continuare con quelle stragi (dai gruppi paramilitari filo-indonesiani) con oltre 250mila vittime tra la popolazione di Timor-Est...
E se qualcuno è convinto che i genocidi siano finiti si metta comodo, perché la lista ahimè è ancora lunga, d'altronde la natura umana dimostra essere peggiore di quanto la si vorrebbe far apparire...
Ecco quindi il genocidio di un 1.900.000 cristiani e animisti in Sudan, morti a causa del blocco imposto dal governo di Khartum all'arrivo degli aiuti umanitari destinati per l'appunto al Sudan meridionale...
E' cosa dire su quanto accaduto negli anni 90' in quei paesi dell'ex Jugoslavia dove a tutt'oggi non si hanno cifre sicure sulle vittime dei genocidi e delle “pulizie etniche” realizzate con veri e propri campi di sterminio a modello "lager nazisti" o anche di quegli analoghi crimini fin qui celati, compiuti in Liberia, Sierra Leone, Angola, Congo, Libano, Corea del Nord, Sri Lanka, Haiti, e potrei continuare attraversando l'oceano Atlantico...
Già, come non ricordare le stragi commesse dalla rivoluzione messicana o da quei regimi dell'america latina, e poi... scendendo geograficamente verso l'america meridionale, come non evidenziare i crimini commessi dai regimi delle dittature miliari che hanno assassinato milioni di vittime, basti ripensare ai famosi “desaparecidos”, uomini e donne improvvisamente scomparsi, per poi scoprire anni dopo d'essere stati legati con catene e gettati vivi nell'oceano pacifico, direttamente da quegli aerei militari...
E cosa dire delle vittime stimate dall'organismo ONU nel 1998 in un milione di morti di cui 560 mila bambini, iracheni morti a causa dell’embargo internazionale e della politiche militari del dittatore Saddam Hussein.
Ed infine giungiamo ad oggi... dove i nostri ragazzi raccontano di stragi come quella dei migranti o realizzate dalle guerre civili, paesi africani prospicienti il mediterraneo, colpiti da quegli scontri interni che disgraziatamente neppure la comunità internazionale è riuscita a placare...
Riprendendo quindi la vicenda accaduta in questi giorni, concordo con la Prof.ssa quando dice:" un pensiero autonomo e indipendente e svilupparlo con la capacità di sostenere le proprie tesi e, che piaccia o no il lavoro svolto, quella relazione scolastica ha tutte le caratteristiche per essere un ottimo lavoro di una persona adulta e consenziente".
Ma oggi abbiamo compreso tutti che nessuno vuole persone adulte, capaci di ragionare, d'altronde a dimostrazione di quanto sopra basti vedere i programmi scolastici che hanno eliminato nelle scuole superiori la materia di "storia", l'hanno ridotta nei contenuti (volontariamente...) e unita con la geografia...
Ecco quindi la nuova materia insegnata ai nostri ragazzi: si chiama "Geostoria!!!
Dietro questa scelta vi è certamente un motivo ed è quello di rendere ignoranti - sotto il profilo storico - i nostri studenti, affinché essi non abbiano memoria su quanto accaduto, perché si sa... senza alcun approfondimento della storia, non potrà mai esserci alcuna riflessione personale!!!
La "Storia" insegna a non dimenticare ma soprattutto a non ripetere gli errori, affinché si possano prevenire e contrastare quegli orrendi genocidi sopra riportati che hanno condotto alla morte quasi 50 milioni di persone!!!
Ecco perché... "la ragion di stato teme lo svilupparsi del pensiero, in particolare i nostri governanti perché quella libertà mette loro con le spalle al muro, i quali preferiscono la banalizzazione alla complessità, così la politica rinuncia al suo compito di suggeritore di analisi e divide il campo tra sfegatati tifosi di una parte, contro l’altra.
E invece il pensiero complesso ha bisogno di numeri, dati certi, di valori non derogabili e di conoscenze, e il pensiero complesso, purtroppo per noi, è uscito dal dibattito da un bel pezzo. Purtroppo per noi".
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