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martedì 14 maggio 2019

La politica a Catania??? E' sempre decisa dagli stessi uomini!!!

Se dovessi descrivere quanto sta avvenendo dietro le quinte della nostra politica, se pensassi ai nomi di quei politici che più di tutti si sentono pronunciare in questi giorni, ecco... potrei raccontarvi una storia, sì una di quelle che appartiene a un recente passato, ma che appena avrete terminato di leggerla, vi sembrerà molto attuale...   
Comincia così...
Raffaele Lombardo prosegue nel suo progetto di autonomista allargando sempre più i suoi consensi, in particolare nei confronti della gran massa degli scontenti del centrodestra... 
In questo progetto sui trova a fianco Nello Musumeci che uscito da Alleanza Nazionale ha fondato "Alleanza Siciliana"... 
Il MPA continua quindi a crescere ma per comprendere la situazione bisogna fare un passo indietro, sì bisogna ritornare al 2004 per ricordare un episodio che si rivelerà decisivo nel condizionare tutto il periodo successivo: la candidatura di Giuseppe Castiglione al Parlamento europeo. 
Questa scelta lo porta ovviamente ad abbandonare l’incarico di vicepresidente della Regione e assessore all'Agricoltura, una posizione di grande potere che viene scambiata con un posto a Bruxelles che invece di potere ne consente di gestire ben poco!!! 
Le conseguenze dirette e indirette furono: l’abbandono di Forza Italia da parte di Ferdinando Latteri, l’entrata in Giunta regionale di Giovanni Pistorio del MPA con un incarico importante (la Sanità) con la conseguente possibilità di creare le altre due liste che alle comunali catanesi consentiranno il grande successo dell’Autonomia, l’indebolimento del gruppo Firrarello sia al governo (nessun rappresentante) sia all'Assemblea Regionale (subentra Nino Garozzo già eletto sindaco di Acireale che è quindi costretto a lasciare a sua volta il posto a Giuseppe Arcidiacono).
A tutto questo va aggiunto che Firrarello e principalmente Castiglione avevano osteggiato in tutti i modi la ricandidatura a sindaco di Scapagnini poi risultata vincente, non è difficile comprendere il ridimensionamento dell'intera componente...
Forza Italia a Catania subisce quindi una doppia erosione di voti: da un alto verso la Margherita e il nascente Partito Democratico, dall'altro verso il MPA e in misura minore l’UDC.
La polemica scatenata da Castiglione nell'ottobre del 2007 contro Lombardo e Scapagnini (oltre ad una incomprensibile solidarietà a Bianco) scatenano le ire di Gianfranco Micciché e danno l’impressione della volontà di scatenare un “casus belli” per uscire dal centrodestra.
A quel punto Scapagnini e Salvo Fleres, facendo riferimento direttamente a Gianfranco Micciché, creano una nuova componente all'interno di Forza Italia che si pone in contrasto con quella di Firrarello e dialoga apertamente con Lombardo...
Una rottura che parte dal congresso azzurro del 6 luglio che Fleres definì “non una riunione di partito ma solo di una componente di esso”...
Nelle amministrazioni più importanti, mentre Lombardo “mette alla porta” gli assessori di Forza Italia in “attesa di chiarimenti” al comune di Catania su 15 assessori ben 13 fanno riferimento diretto o indiretto al MPA considerando che due di Forza Italia (Vasta e Nicotra) rompono anch'essi con Firrarello e il terzo (Zappalà) effettua solo un “passaggio virtuale”, aggiungendo il fatto che il vicesindaco Giuseppe Arena, isolato in AN, viene garantito nel suo ruolo dal solito Lombardo...
Gli unici due veramente indipendenti dall’Autonomia sono Salvo Santamaria e Fabio Fatuzzo (il primo referente di Santo Castiglione e del gruppo che a livello nazionale di riconosce il Gianni Alemanno, il secondo vicino a Basilio Catanoso).
E proprio Catanoso è nel centrodestra il miglior alleato di Firrarello e Castiglione...
Da segnalare, infine, l’adesione di Alleanza Siciliana alla “Destra”, il movimento creato da Francesco Storace.
Altro avvenimento importante di quell'inizio di autunno del 2007 è l'eclissi di Enzo Bianco, dominatore della scena politica catanese da quasi un ventennio.
La sconfitta subita nel maggioritario da parte di Giuseppe Palumbo nel 2001 aveva appannato un tantino la sua figura ma la crescita di consensi registrata negli anni successivi lo aveva riportato quasi agli antichi splendori.
La sconfitta del maggio 2005 da parte di Scapagnini fu l'inizio del tracollo politico per di più Bianco, prima leader indiscusso, doveva fare ora i conti col prestigioso ruolo nazionale ricoperto da Anna Finocchiaro e con la presenza nel centrosinistra catanese di diversi personaggi di spessore come Ferdinando Latteri, Giovanni Burtone, Salvo Andò, Giovanni Barbagallo, Gianni Villari ma principalmente Orazio Licandro e Cinzia Dato che nell'estate appena trascorsa aveva polemicamente abbandonato la Margherita, e conseguentemente il progetto del Partito Democratico, per approdare alla Costituente Socialista...
Questa è solo una parte della storia... ma se qualcuno è ancora convinto che vi sia stata un innovazione politica oppure un rinnovamento dei suoi referenti, forse è meglio che torni nuovamente a riflettere...
Perché a differenza di ciò che accade nelle vite di ciascuno di noi, in quella semplice evoluzione che andiamo vivendo ed osservando come tutto intorno si vada trasformando, vedasi ad esempio... gli affetti, le persone, il lavoro, le amicizie, sì... a differenza di quanto accade solitamente ciò che accade in politica resta totalmente inalterato... anzi potrei dire immutato, perché è così che si vuole, ed è così che andrà fintanto che si terranno ancora gli occhi chiusi...
Ma d'altronde non si dice che l'occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere??? Infatti, basti osservare quanto avviene da noi!!! 

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