Allora, il procuratore Carmelo Zuccaro denunciava una situazione drammatica: quartieri degradati, spaccio controllato dalla mafia, reclutamento di giovani come pusher, e un sistema di videosorveglianza gravemente inefficiente.
La sua proposta? L’impiego dell’esercito in supporto alle forze dell’ordine, un intervento necessario per riprendere il controllo di strade ormai in balia della criminalità.
Eppure, per anni, solo silenzio. Quell'appello cadde nel vuoto, soffocato dall'indifferenza e dalla miopia politica.
Fino ad oggi, già... fino a quando, con sei anni di ritardo, il sindaco Trantino ha riscoperto quell'urgenza che altri avevano già gridato.
Nel suo recente incontro a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha presentato un dossier in cui chiede proprio questo: un rafforzamento dell’operazione "Strade Sicure", con militari schierati nelle aree più critiche della città.
Una richiesta che, se accolta, potrebbe segnare una svolta, ma che arriva con sei anni di ritardo rispetto a quell’allarme lanciato dal procuratore Zuccaro e da me ripreso con insistenza.
Trantino ha parlato anche di altre emergenze, come l’abbandono dei rifiuti e la necessità di misure più severe, ma il cuore della questione resta la sicurezza. La premier, a suo dire, si è mostrata attenta e disponibile.
Bene... meglio tardi che mai. Peccato, però, che ci sia voluto così tanto per arrivare a questa consapevolezza.
Come scrivevo già lo scorso anno: In Sicilia, ma non solo, c'è bisogno dell'esercito nelle strade!!! - https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/in-sicilia-ma-non-solo-ce-bisogno.html, la situazione richiedeva da tempo interventi decisi. 0
Ora che anche il primo cittadino lo riconosce, non resta che sperare che le parole si traducano in fatti, senza ulteriori ritardi.
Perché Catania, e i suoi cittadini, non possono più aspettare.
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