Sud, un giovane su tre è disoccupato!!!

Secondo il rapporto Svimez 2011, il nostro PIL è totalmente fermo e se aumenterà sarà non più dello 0,1%, creando di fatto, sempre più un divario tra questo SUD ancor più povero ed un Nord che guarda all'Europa!!!

Oggi nel meridione solo un ragazzo su tre ha un lavoro, con un tasso di disoccupazione attorno al 25% e vedrete che continuando con questa politica del "NON FARE" la cifra salirà  oltre il 30%...

La cosa grave è che molti giovani si stanno trasferendo; si è calcolato che in questi anni la popolazione giovanile è diminuita nel meridione di quasi mezzo milione e le previsione per  2050 sono di quasi 2 milioni...

Ci troviamo ancora oggi con gli stanziamenti per le infrastrutture bloccate, con una crisi mondiale che non aiuta lo sviluppo imprenditoriale giovanile, con le banche sempre meno disposte a partecipare a eventuali perdite, con i fondi Fas che rischiano di essere utilizzati, con trasporti viari e collegamenti ferroviari e aerei ancora lontani da quelle aspettative trionfanti con cui erano stati propagandati, ma soprattutto ciò che maggiormente preoccupa è la mancanza di politica di sviluppo per l'occupazione e per la ripresa economica...   

Ormai il sistema sta collassando, ed i nostri politici -inesperti sotto il profilo tecnico imprenditoriale- programmano (almeno questo è quanto ci dicono...) soluzioni a breve termine, mettendo forse chissà qualche "pezza", per tamponare una barca che sta per affondare...

La Grecia ha ricevuto gli aiuti dall'Europa e a noi invece chi dovrebbe aiutarci...???
Forse la Lega con le sue politiche del Nord???
Tanto ormai neanche quelle serviranno più, già sin d'ora in quella cosiddetta "Padania", s'iniziano a valutate gli errori compiuti da quegli esponenti del governo "verde", diretti da quel loro "senatour" Bossi...

Difatti, di oggi una manovra economica che penalizza il ceto medio/basso, l'unico produttivo del paese, senza di contro intaccare coloro che continuano a godere di privilegi e benefici della casta!!!
Si resta a parlare di programma di sviluppo che riguardano la ripresa economica e quindi le nuove opportunità di lavoro, ma come riportavo sopra... si parla, ma poco di concreto si realizza!!!
D'altronde, in tutti questi anni non si è fatto altro che colpire le nostre imprese siciliane, soprattutto quelle di costruzione (e di conseguenza tutte quelle società che gravitano intorno a questo indotto ), hanno cominciato con i famosi "Quattro Cavalieri" ed hanno continuato con quelle che hanno provato a farsi notare, in particolare negli appalti del centro-nord Italia, ed allora ecco che qualcuno ha deciso che fosse tempo di bloccarci...
Ci si è mossi in assoluto silenzio, grazie ad una struttura parallela ben organizzata, si è messo in moto quell'apparato politico-amministrativo-giuridico, che determina chi deve andare avanti e chi deve chiudere i battenti...
Una lobby costituita da personaggi con alte cariche istituzioni, che creano o modificano a seconda delle circostanze, situazioni d'instabilità tali da colpire quelle società che non si piegano ai loro comandi...
Tanto nel meridione basta poco per crearne i presupposti e non sto qui ad elencarli...
Peraltro li conosciamo già... ed il sistema è ben collaudato.
Le società entrano in un vortice da cui non escono più: controlli giuridici cadenzati si alternano con frequenza a misure disciplinari, cala la scure dei provvedimenti per reati di vario titolo, si chiamano i giornalisti opportunamente inquadrati, si limita la società e in breve tempo la si porta in stallo, in particolare vengono requisiti gli appalti bloccati e si conclude così pian piano l'attiva  per giungere così alla totale resa... 

"Non ci resta che piangere" direbbe l'ormai scomparso Troisi, e difatti noi meridionali non facciamo altro che lamentarci e piangerci addosso!!!
Viceversa sarebbe bello vederci uniti, sì contro quel sistema che da oltre 50 anni ci controlla e ci illude, sì... facendoci credere d'essere di grande sostegno all'economia del paese, mentre la verità è che sfruttano esclusivamente tutte le nostre potenzialità, da quelle culturali a quelle naturali e turistiche...
Noi serviamo soltanto a portare benefici all'economia nazionale, mentre per il resto non riceviamo nulla, anzi quello che ci viene concesso, è quasi una elemosina..., come quella che oggi fa l'Europa alla Grecia...

Non preoccupatevi si ricorderanno di noi molto presto, quando cominceranno a preparare le nuove votazioni...
Già... in quei giorni vedrete saranno tutti qui, a promettervi di tutto e di più: lavoro, servizi, appalti, sicurezza, ecc...
Ecco sarebbe forse il momento in cui per una volta provassimo tutti insieme a ribellarci, ad esempio a non recarci al voto oppure rivolgerci verso altre realtà diverse e lontane da quei partiti, far provare così a chi ci sta governando e soprattutto ai loro familiari, quella stessa insicurezza che oggi contraddistingue ciascuno di noi, sì... tutti coloro che giornalmente si alzano rischiando la propria vita, per un posto di lavoro...