E' quanto emerso dall'inchiesta sulle morti per inalazione d'amianto negli stabilimenti della Olivetti...
I pericoli erano stati scoperti nel 1981 ma fino al 1987 nessuna precauzione era stata adottata per la salvaguardia dei dipendenti..., anzi la negligenza era talmente ampia che le fibre di polveri d'amianto erano presenti anche nella sala mensa...
Adesso la famiglia De Benedetti rischia il processo per omicidio colposo.
Già attraverso tutta una serie di mancate procedure quali la formazione e prevenzione del personale dipendente, il mancato utilizzo di Dpi individuali e collettivi, si è permesso ai lavoratori di continuare ad operare al massimo di rischio, situazione questa che ha contribuito all'aumento in percentuale di tumori e soprattutto di morti accertate...
Un prodotto quello dell'amianto utilizzato nel ns. paese in maniera indiscriminata, posto ovunque e ritenuto perfetto per alcuni usi tanto da essere utilizzato in maniera massiccia nelle industrie, in edilizia, e nei trasporti...
Sono state proprio le caratteristiche dell'amianto e soprattutto il basso costo di lavorazione ad averne favorito l'impiego in numerosi campi e in oltre 3000 prodotti differenti.
Manufatti e oggetti venivano trattati per fungere da isolante termici nelle centrali termiche e/o termoelettriche, nelle industrie chimiche, siderurgiche, edili, nella produzione di conglomerati cementizi ed anche per quei prodotti realizzati in ceramica, vetro e laterizi...
Inoltre, nelle abitazioni quali frigoriferi o impianti di climatizzazione, pannelli fonoassorbenti o di rivestimento nel soffitto, serbatoi d'acqua e tessuti ignifughi per arredamento come tendaggi e tappezzerie...
Inoltre sono all'interno di carta e cartone, filtri per purificare, negli stessi filtri delle sigarette o delle pipe, negli assorbenti igienici e nelle suole interne delle scarpe... ed ancora in abbigliamento ignifugo e non come feltri per cappelli, cachemire sintetico, coperte, grembiuli, giacche, pantaloni, stivali, ecc..
Nei teatri, nelle auto in particolare nei freni e nelle frizioni, negli schermi parafiamma, nelle guarnizioni e per finire solo con la lista... anche nei giochi dei bimbi,
Ovunque questo materiale killer è stato utilizzato e per decenni nessuno si è mai preoccupato dei suoi possibili effetti collaterali..., nessuno ha mai verificato o vigilatore su questo materiale o sul suo impiego...
Nessuna valutazione dei rischi è stata realizzata da parte della società per capire a quali rischi il proprio personale andava incontro... anzi si è continuato a costruire capannoni con questo materiale...
Inoltre ad aggravare i rischi presenti nelle strutture, vi è anche un particolare prodotto usato durante le lavorazioni, la cosiddetta tremolite... una forma di talco che conteneva al suo interno polveri d'amianto, le stesse analisi dimostreranno che il talco usato, possedeva una concentrazione 500 volte superiore il limite massimo prestabilito negli U.S.A.
Nessuna misura di sicurezza e protezione è stata utilizzata per prevenire questo grave rischio, a cominciare dal modificare lo stesso talco dalla catena produttiva di trasformazione...
Il problema dell'amianto non soltanto sanitario ma anche ambientale...
Il fatto stesso di essere stato così massicciamente utilizzato ne fa una delle sostanze più devastanti nel nostro paese, del mondo del lavoro.
Per risolvere ancora oggi questo problema, non è sufficiente mettere in sicurezza o confinare/bonificare i materiali contenenti amianto dagli edifici rimuovendoli, occorre infatti anche smaltire correttamente i rifiuti prodotti.
Si stima che in italia ci siano dai 20 ai 30 milioni di tonnellate i materiali ancora presenti su tutto il territorio e che nei prossimi anni, con il procedere delle bonifiche, diventeranno rifiuti da smaltire.
Ora che la procura d'Ivrea ha fatto riemergere il problema, sono tutti lì pronti a scaricarsi le colpe e ad accusare i responsabili della vicenda, ma in quel periodo mi chiedo, i responsabili degli uffici Inail, Istituto Superiore di sanità, l'ufficio igiene e Sicurezza, l'ispettorato del lavoro, dov'erano... come è stato possibile che nessuno si sia mai preoccupato di fare dei controlli, delle analisi, di relazionarsi con quanto svolto in altri paese, di valutare attraverso altre ricerche universitarie la possibilità su eventuali rischi... ecco... dov'erano tutti...
Come al solito, come sempre dopotutto... non c'è mai nessuno che parla... ognuno cerca di fare sempre "
i propri cazzi...", sperando così, di restare in equilibrio, come si dice...
con due piedi in una scarpa... così facendo, potrà continuare a vivere la propria vita in modo del tutto anonimo e certamente senza doversi addossare mai, alcuna propria responsabilità...
C'è un detto che fa proprio al caso in questione è rappresenta la storia di quattro individui: Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno.
Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s'arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare.
Ecco questo è proprio il nostro paese!!!
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