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domenica 5 ottobre 2014

Seppure ci fosse un dio, resterebbe tutto ugualmente inspiegato, e seppure spiegabile, ugualmente inutile...

La domanda sorge spontanea...
Dov'è Dio??? Come possiamo sapere che Dio esiste? In quali modi possiamo relazionarci a Lui? E se Dio è veramente Dio, perché non fa niente di fronte a questo propagarsi del male? 
Ogni volta che ci si trova a dover analizzare situazioni per le quali non si trovano giustificazioni, ci chiediamo come Dio possa permettere ciò...
Ed ecco allora ripetersi le solite domande che da sempre assillano gli uomini contemporanei... già dove era Dio durante l'Olocausto???
Ma senza dover tornare così indietro... come fa Dio a permettere che terroristi distruggano le vite innocenti, già come può oggi un terrorista credere di combattere - per nome e per conto suo - compiendo i gesti cui assistiamo giornalmente?
Ed ancora, cosa dire dinnanzi alla fame nel mondo, a quei poveri disperati immigrati che rischiano di morire attraversando il mare, pur di riconquistare la propria libertà e come sopportare tutte quelle malattie che colpiscono migliaia di bambini... 
Una ingiustizia eterna... che viene riproposta da millenni ogni giorno... e che non trova alcuna comprensione logica...  
Un Dio buono e  perfetto - almeno è così che da sempre ci viene riportato, un Dio giusto che non conosce giustizia, che lascia che quanti dovrebbero essere puniti vengano premiati, un Dio che toglie ai buoni per dare a coloro che non meritano... 
Ma allora di quale Dio stiamo parlando...
Si è vero... Dio ha lasciato al genere umano il libero arbitrio... a dato cioè noi, la possibilità di scegliere... e quindi non è necessario avere un rapporto con lui.... possiamo anche farne a meno, possiamo quindi comportarci come meglio o peggio vogliamo, realizzando sì...grandi gesti d'amore o divenire sadici torturatori dei nostri simili...
Forse chissà a suo tempo abbiamo scelto... se rimanere burattini nelle sue mani,  senza poter commettere azioni contrarie alla Sua volontà, succubi di quella obbedienza forzata e chissà con tutti i nostri gesti controllati... 
Ma Dio è libertà e nello stesso tempo ha lasciato noi piena libertà...
Non partecipa alle nostre azioni, non ci osserva ( come qualcuno vorrebbe farci credere... ) e chissà, forse non ci condannerà neppure per quella ns. mancata messa in pratica di correttezza nei comportamenti...
Nulla... ecco questo rappresenta perfettamente Dio... il vuoto assoluto, estraneo e all'unisono con l'universo, ma il nulla rispetto a tutto ciò che costituisce limitatamente la vita dell'uomo...
Dio rappresenta i vuoti che nel corso della nostra vita avvertiamo, in particolare ogni volta che ci confrontiamo con una ingiustizia subita...
Non è vero che Dio ha detto... venite a me... quella è una frase del tutto umana... rappresenta il desiderio dell'uomo di voler compensare un vuoto, quel necessario bisogno di riempire quella separazione da Dio...
L'equivoco nasce dall'idea di voler immaginare Dio come infinitamente perfetto... in particolare con quanto desiderato dall'animo umano... non volendo comprendere che Egli, si trova su un piano superiore, differente, su valori discordanti da quelli umani, che non s'intersecano con le vicende umane...
Certamente sono in tanti che vorrebbero che Dio intervenisse, sperano che Egli controllasse le azioni degli uomini... desiderano che il suo potere evitasse la morte... in particolare  quando questa ci tocca personalmente...
Ma diversamente a cosa noi desideriamo, ecco, contrariamente a cosa noi vogliamo, Dio non sa cosa farsene delle nostre suppliche e preghiere... egli sa già cosa accadrà... è già tutto deciso...
Fino a che punto quindi possiamo credere in Lui... è davvero qualcuno su cui possiamo fare affidamento o serve soltanto a compensare quei nostri momenti difficili?
Qui non si tratta di screditare Dio o le sue scelte, nessuno deve pensare che, per i suoi continui silenzi, ci si debba per forza allontanare  dal suo conforto, ma bisogna essere altrettanto consapevoli, che non sono le nostre scelte a condizionarne le sue azioni e soprattutto che non vi sarà alcun premio per i mancati peccati commessi...
L'umanità tutta... deve capire che si può essere felice anche senza di lui... e non saranno le nostre azioni ad allontanarci o ad avvicinarci a lui...
Quanto ci raccontano le religioni su di lui, rappresentano qualcosa di limitativo, nessuno infatti può parlare per nome e per conto suo... a nessuno è stata offerta questa possibilità, a nessuno... neanche ai cosiddetti profeti tanto ostentati...
Dio è dentro di noi e fuori di noi... è la nostra forza interiore e la nostra debolezza...è la nostra mente ed il ns. cuore, ma è attraverso le ns. scelte che decidiamo il disegno della nostra vita...
Lasciamo perdere il desiderio del paradiso, della vita dopo la morte, questa è la nostra vita, con le difficoltà di ogni giorno, dalla gioia per una vita nuova, al dolore per la perdita di qualcuno caro... Rifiutare l'amicizia eterna con Dio, non ci farà divenire ai suoi occhi futili e neanche vivere e credere nel suo nome ci salverà..., tutto il resto, tutto quanto finora ci hanno raccontato e prospettato, rappresenta soltanto delle belle parole...
Perché se è vero che, potete chiedere a Dio di entrare nella vostre vite, pregarlo, parlare con lui, chiedergli qualunque cosa... se vi farà stare bene... fatelo, certamente ne riceverete in ogni caso un beneficio interiore... ma se non lo fate, se non chiederete nulla, se vivrete la vostra vita felici ma distanti da Lui, proprio perché pensate che è alquanto illogico credere di amare un Dio che non si vede, ecco... che allora, allo stesso modo, non bisogna mai scordarsi di amare il proprio prossimo, che viceversa..., si vede, si tocca e con il quale giornalmente si vive!!!

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