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lunedì 24 novembre 2014

A... votare??? Nessuno!!!

Erano in molti a pensare che ci sarebbe stato un calo dell'affluenza... ma forse in pochi immaginavano ad un tracollo così deciso!!!
Le elezioni regionali in Emilia Romagna ed in Calabria, sono state vinte dall'astensionismo!!!
Hanno votato in media circa quattro elettori su dieci ed in particolare nella regione emiliana, con da sempre la maggiore affluenza e soprattutto sempre ligia al dovere quando si è trattato di andare a di votare per il proprio partito di colore "rosso", ecco che anche da loro, si conta soltanto un terzo degli aventi diritto...
Difatti, il prossimo presidente della Regione sarà il primo ad essere eletto con un numero di votanti inferiore non solo al 50%... ma bensì al 37%...
Un segnale chiaro a tutti... anche se come sempre i nostri politici faranno finta di non capire e cercheranno le solite attenuanti...
Ha vincere sono i cittadini che ormai sono stanchi di tutta questa politica inutile che cerca solo di salvaguardare le proprie posizioni, quei privilegi che continuano ancora a mantenere, alla faccia proprio nostra che invece continuiamo come sempre a dover pagare...
In Calabria - ma lì il voto viene ancora oggi influenzato dalle solite "amicizie" e da quel clientelismo speranzoso dal quale si spera di poter ricevere un vantaggio per se o per un proprio caro...
In definitiva sono andati a votare il 43,8% dei cittadini contro il 59% delle elezioni del 2010... ma comunque sempre più di quella temuta astensione, di cui in tanti si preoccupavano...
Una cosa è certa la politica ha perso..., perde su tutti i fronti, perde ogni giorno con le scelte inique che va facendo, perde mantenendo quei privilegi, perde non adottando vere politiche di sviluppo, di ricerca, d'innovazione...
Perde soprattutto quanto è convinta che con qualche Twitt... si possa modificare un paese allo sbando o con le solite frasi fatte... nelle quali si colpevolizza coloro che con le proprie affermazioni - secondo loro - remano contro questo sistema... ( ma se ormai non cè più neanche la barca...).
La settimana scorsa nel programma serale "Otto e mezzo" condotto dalla giornalista Lilly Gruber era presente la Prof.ssa Mariana Mazzucato - se riuscirete a vedere il video resterete profondamente colpiti dalle parole adottate e da quelle procedure, che a suo dire uno Stato dovrebbe realizzare...
Sono riportate nel Suo libro intitolato " Lo Stato innovatore " nel quale diversifica l’impresa privata considerata da sempre una forza innovativa, mentre lo Stato bollato come una forza inerziale, troppo grosso e pesante per fungere da motore dinamico...
Chi è difatti l’imprenditore più audace, l’innovatore più prolifico? Chi finanzia la ricerca che produce le tecnologie più rivoluzionarie? Qual è il motore dinamico di settori come la green economy, le telecomunicazioni, le nanotecnologie, la farmaceutica? Lo Stato.
È lo Stato, nelle economie più avanzate, a farsi carico del rischio d’investimento iniziale all'origine delle nuove tecnologie.
È lo Stato, attraverso fondi decentralizzati, a finanziare ampiamente lo sviluppo di nuovi prodotti fino alla commercializzazione ed ancora è lo Stato il creatore di tecnologie rivoluzionarie come quelle che rendono l’IPhone così "smart": internet, touch screen e gps.
Ed è lo Stato a giocare il ruolo più importante nel finanziare la rivoluzione verde delle energie alternative.
Ed allora, se è lo Stato il maggior innovatore, perché allora tutti i profitti provenienti da un rischio collettivo finiscono ai privati?
Per cui alla fine altro che elezione... qui ci vorrebbe forse una... @§#@çò*^one!!!

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